The Guardian racconta un’Italia sconosciuta

I lettori del Guardian raccontano un'Italia meno conosciuta, ma altrettanto affascinante, tra piccoli borghi, ottimo cibo e tesori nascosti

Pubblicato: 3 Agosto 2024 10:25

Flavia Cantini

Content writer & Travel Expert

Content Writer specializzata nel Travel. Per lei il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se, scrivendo, riesce ad emozionare, ha raggiunto il suo obiettivo.

Negli ultimi anni (ma non solo), il turismo nel Belpaese ha visto una crescita esponenziale con l’arrivo di visitatori da ogni parte del mondo alla scoperta di città storiche, coste lambite dal mare cristallino e rinomate attrazioni culturali. Tuttavia, al di là delle mete più gettonate, si cela un’Italia meno conosciuta, ma altrettanto affascinante, plasmata da cittadine termali, piccoli borghi, paesaggi mozzafiato, ottimo cibo e tesori nascosti che aspettano soltanto di essere scoperti.

E a raccontarli sono i lettori del Guardian, il noto quotidiano britannico.

Il Lazio degli Etruschi

Il territorio della Tuscia, nel nord del Lazio comodamente raggiungibile da Roma, si svela come una tranquilla oasi ricca di storia e di bellezze paesaggistiche: dal Palazzo papale di Viterbo, tortuose stradine si snodano tra dolci colline punteggiate da boschi di querce e noccioleti fino ad arrivare al cospetto dei “curiosi” mostri di pietra del Parco di Bomarzo, alle preistoriche grotte rupestri  nelle gole vicine e all’arte della cittadina di Caprarola, Bandiera Arancione del Touring Club. Ma il luogo preferito rimane Civita di Bagnoregio, la suggestiva “città che muore” che svetta su un promontorio di tufo, con vista spettacolare su tutta la vallata.

La potenza dell’arte a Roma

La Città Eterna pullula di musei ma una delle gallerie d’arte più interessanti, seppur meno famosa, è la Centrale Montemartini: ex centrale elettrica, oggi ospita statue e mosaici di epoca romana e greca incastonati tra le attrezzature industriali. Anche in alta stagione, non è mai troppo affollata, quindi è uno di quei luoghi ideali per ritagliarsi momenti arricchenti lontano dalla tipica ressa dei turisti. Per visitarla, bastano pochi minuti a piedi dalla Metro Garbatella.

Cucina tradizionale e aria buona in Sicilia

Incanta poi i lettori del Guardian il pittoresco borgo montano di Novara di Sicilia, la cui invidiabile posizione regala vedute difficili da descrivere a parole.

Qui, l’accoglienza è calorosa, l’aria fresce e buona, e i vicoli acciottolati narrano di secoli di conquiste. In più, per gli amanti della buona tavola, i ristoranti servono piatti della cucina tradizionale quali arancini, pasta alla Norma (con pomodoro e melanzane) e cannoli. Da segnalare è il ristorante sorto tra le rovine del Castello normanno con vista unica sul mare.

Non mancano il fornaio, un produttore di biscotti, una salumeria, caffè, bar, un ufficio postale, un teatro, nonché festival quasi ogni fine settimana durante l’estate. Ma non c’è la folla.

La “penisola dell’abbondanza” in Puglia

Il Gargano è un’altra punta di diamante, grazie alle spiagge di sabbia finissima e splendide località come Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo, mete di fede e pellegrinaggio.

Ancora, tra Vieste e Peschici, lungo la costa adriatica sorprendono i trabucchi, intriganti strutture da pesca su palafitte dalle origini antichissime, alcune trasformate in ristoranti per una cena da favola.

I sentieri delle “piccole Dolomiti”

Tutti conoscono le Dolomiti ma pochi avranno sentito parlare delle loro sorelle minori, le Piccole Dolomiti, breve gruppo montuoso della sottosezione Prealpi Vicentine. La zona è ricca di storia poiché rappresentava la linea del fronte tra Austria e Italia durante la Prima Guerra Mondiale, con numerosi sentieri tracciati dagli eserciti che oggi offrono una vasta gamma di opportunità per gli escursionisti, tra cui la storica Strada delle 52 Gallerie, con panorami che lasciano senza fiato. L’Ossario del Pasubio è un toccante monumento sulla vetta che accoglie le ossa di molti Caduti.

Terme e “super cheese”

La Val Brembana, a nord di Bergamo, nella splendida cornice delle Alpi Orobiche è una tappa fantastica da conoscere. A San Pellegrino Terme potrete ammirare l’architettura in stile liberty o fare il pieno di benessere alle terme, Carona è un’ottima base per escursioni in montagna, e a Branzi non si può non gustare l’omonimo formaggio e un’ottima cucina di montagna.

In inverno il top per sciare è Foppolo mentre in ogni periodo dell’anno è bellissimo passeggiare per le vie di San Giovanni Bianco e Piazza Brembana osservando lo scorrere lento del fiume Brembo.

Girasoli e salumi vicino a Parma

Castell’Arquato, a circa una trentina di chilometri da Parma, è un gioiello medievale ai piedi della Val d’Arda, dominato dalla maestosa Rocca Viscontea e impreziosito dai girasoli che colorano la pianura nel periodo estivo. Tra le stradine e i vicoli acciottolati catturano lo sguardo il panorama, la già citata Rocca, la vicina chiesa romanica e, di fronte, il Palazzo del Podestà, sede di mostre d’arte.

Lungo il percorso meritano una sosta il Museo Luigi Illica (librettista), il Museo Geologico con reperti fossili e minerali (in particolare del periodo del Piacenziano), e i ristoranti e le enoteche dove assaggiare gustosi salumi e il vino rosso locale, gutturnio o ortrugo bianco.

Una passeggiata alle Isole Eolie

Salina è una delle isole vulcaniche più incantevoli delle Eolie: i suoi crateri non sono più attivi, ma offre viste spettacolari sullo Stromboli, che erutta quasi senza sosta.

Inoltre, i residenti organizzano visite guidate (lungo sentieri gestiti da loro stessi) per ammirare il tramonto sulle vicine isole di Filicudi e Alicudi, seguite da barbecue, vino e canti. Poi, accendono le torce frontali e riconducono tutti al villaggio. Si tratta di un modo davvero autentico di vivere una vacanza e gli isolani si divertono tanto quanto gli ospiti. Per informazioni, chiedere al panificio di Leni o al bar sulla spiaggia giù al porto, Rinella.

Farfalle e una baia senza eguali in Calabria

Ad attirare l’attenzione dei lettori del Guardian è anche San Nicola Arcella,  piccolo paese sulla scogliera che veglia l’isola di Dino in una bellissima baia sulla costa calabrese, a circa due ore di macchina a sud di Napoli.

È una meravigliosa cittadina con musica dal vivo ogni fine settimana, spiagge di sabbia nera e rigeneranti nuotate nelle acque limpide, il Palazzo dei Principi Lanza di Trabia, il forte saraceno (ora chiamato Torre Crawford in onore della scrittrice italo-americana Frances Marion Crawford, che vi soggiornava) e colline con vedute meravigliose e, in alcuni giorni di primavera ed estate, miriadi di farfalle.

I borghi e le colline nei dintorni di Padova

Infine, a un’ora da Venezia e appena a sud di Padova, conquista l’ameno Parco regionale dei Colli Euganei, un paradiso naturale di foreste rigogliose, graziosi paesini collinari, sorgenti termali e vigneti. Dalla stazione ferroviaria di Monselice, una tranquilla passeggiata di circa quattro chilometri conduce al villaggio di Arquà Petrarca, patria del poeta del XIV secolo Francesco Petrarca.

Il confine sud del parco è la città fortificata di Este, mentre per godere di magnifici panorami il consiglio è di recarsi verso Teolo a nord e al Monte Venda, alto 603 metri, il più alto tra i colli, a ovest. Da non perdere la Strada del Vino, per immergersi a fondo nell’enogastronomia di questa zona incredibile.

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