In Gran Bretagna cambia tutto: serve un nuovo documento per entrare

In Gran Bretagna a partire dal 2024 servirà, anche per gli italiani, un nuovo documento per viaggiare: di cosa si tratta e quanto costa

Pubblicato: 10 Marzo 2023 14:45

SiViaggia

Redazione

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Come tutti sappiamo viaggiare in Gran Bretagna, dalla Brexit in poi, non è più la stessa cosa. Dall’1 ottobre del 2021, infatti, è richiesto il passaporto con validità residua per almeno tutto il periodo di permanenza nel Paese. Non è accettato, inoltre, il passaporto collettivo perché le Autorità britanniche richiedono che ogni viaggiatore sia dotato di un proprio documento.

Ma stando a recenti dichiarazione, dal 2024 per i viaggiatori provenienti dall’Italia servirà un documento in più.

Visto per la Gran Bretagna sì o no?

In questo momento per chi viaggia dall’Italia verso la Gran Bretagna non c’è bisogno di visto turistico, a patto che si voglia rimanere per meno di 6 mesi per fini turistici. A breve, però, le cose cambieranno in quanto la Gran Bretagna è pronta a introdurre il suo sistema ETA o ESTA, che dovrebbe diventare operativo a partire da ottobre 2023 per i visitatori del Qatar, seguiti da Bahrain, Kuwait, Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Giordania, mentre a partire da febbraio 2024 sarà richiesto a tutti i viaggiatori.

In cosa consiste il sistema ETA o ESTA

Stando a quanto riportato sul sito del governo britannico, per fare ingresso in Gran Bretagna bisognerà registrarsi al sistema ETA ossia l’Electronic Travel Authorization che, ovviamente, sarà a pagamento.

Attualmente non è ancora stato deciso il costo preciso e anche quando sarà pienamente operativo, anche se a quanto pare si vocifera che lo sarà per tutti nel 2024.

La regola non sarà valida esclusivamente per gli italiani: servirà a tutti gli stranieri, europei compresi, adulti e bambini. E soprattutto servirà per entrare nel territorio britannico sia per turismo che per lavoro, anche per brevi periodi.

Sarà possibile fare la domanda per ottenere questo documento online e dovrà essere approvata dalle autorità del Regno Unito nel giro pochi giorni o addirittura qualche ora. L’approvazione arriverà via e-mail e dovrà poi essere presentata insieme al passaporto al momento del passaggio al confine.

Non sarà possibile, come potete immaginare, rimanere nel Regno Unito dopo la scadenza dell’autorizzazione e, come è giusto che sia vista l’entità del documento, si potranno svolgere solo attività consentite dall’ETA mentre ci si trova in Gran Bretagna. In sostanza, per esempio, non si potrà lavorare.

Con il programma ETA, si legge sul sito ufficiale, le forze dell’ordine britanniche potranno prevenire e combattere al meglio i reati gravi come il furto di identità e il controllo dei documenti automatizzato sarà più veloce. I brevi tempi di elaborazione, secondo la loro opinione, consentirà anche agli italiani di pianificare viaggi last minute poiché si potrà presentare domanda anche pochi giorni prima della partenza.

Come riportato da TTG Italia, il Ministero dell’Interno britannico ha dichiarato che: “il costo dell’Eta sarà in linea con schemi internazionali simili e le persone potranno effettuare più visite nel Regno Unito per un periodo di validità di due anni. Il programma rafforzerà ulteriormente il nostro confine, garantendo che vengano condotti severi controlli di sicurezza su ogni visitatore prima del viaggio. Come parte del processo di candidatura, le persone dovranno fornire dettagli biometrici e rispondere a una serie di “domande di idoneità”.

Da parte dell’industria turistica c’è però un po’ di preoccupazione per gli intoppi burocratici. “Ciò di cui l’industria e i potenziali clienti hanno bisogno in questo momento è sapere quanto costerà, con quanto anticipo i visitatori potranno fare domanda e se il modulo di domanda sarà disponibile in lingue diverse dall’inglese” ha detto Joss Croft, amministratore delegato di UKinbound.

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