La trentunesima edizione delle Giornate FAI primavera vede 750 tra Beni FAI e, per la prima volta, tantissimi siti privati aperti eccezionalmente per l’occasione in 400 luoghi d’Italia. Questo evento che vede ogni anno migliaia di persone visitare luoghi inediti, non è più soltanto un evento tdel Fondo Ambiente Italiano, ma è al cento per cento italiano, in quanto consente di entrare in palazzi, ville, chiuese, musei, fabbriche parchi e oasi mai visti prima dal grande pubblico.
Quest’anno sono tantissimi i luoghi che aprono per la prima volta per le Giornate del FAI di primavera che cadono il 25 e 26 marzo.
Ci sono splendidi palazzi che ospitano le Ambasciate straniere in Italia, edifici statali e comunali, tribunali, edifici militari, banche, e poi teatri, istituti scolastici, osservstori astronomici, fabbriche e cantieri nautici. Non mancano ovviamente musei, chiese, conventi, templi, castelli, dimore patrizie e interi borghi. E tanti anche i luoghi naturali all’aperto tra oasi e giardini.
I luoghi inediti da visitare
Tra i luoghi che aprono in via del tutto eccezionale per questa occasione c’è per esempio Villa Bonaparte a Roma che ospita l’Ambasciata francese, uno dei più celebri “luoghi segreti” della Capitale. Quando le truppe del Regno d’Italia aprirono la “Breccia di Porta Pia”, il 20 settembre 1870, entrarono a Roma proprio attraverso il giardino di Villa Bonaparte. Qui visse anche Paolina Borghese sorella di Napoleone Bonaparte.
Un’altra Ambasciata che apre in eslcusiva è quella inglese, Villa Wolkonsky, collina dell’Esquilino a Roma, dove soggiornò anche Elisabetta prima di diventare regina.
In queste due giornate si può visitare anche Palazzo Piacentini, in via Veneto a Roma, che è sede del ministero dello Sviluppo economico, decorato, tra gli altri, da Mario Sironi. Sempre a Roma viene aperta la sede del CNEL, il Consiglio nazionale economia e lavoro a Villa Lubin, nel parco di Villa Borghese, un palazzo riccamente decorato sia all’interno sia all’esterno in stile neobarocco e liberty. E poi ancora Palazzo Piacentini-Vaccaro, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, solitamente chiuso al pubblico.
Apre anche l’Osservatorio astronomico sulle pendici di Monte Mario, che con i suoi 139 metri di altitudine è il rilievo più importante di Roma ed è considerato uno dei punti panoramici della città.
A Milano apre Palazzo Marino, sede del Comune con gli affreschi del Tiepolo, la sede RAI di corso Sempione e alle porte del Capoluogo lombrado il poco noto Castello Mediceo di Melegnano, edificato a metà del 1200. A Brescia si può entrare nel Monte di Pietà Nuovo in piazza della Loggia mentre a Pavia nel Teatro Fraschini, annoverato tra i più belli d’Italia, ma altre chicche sono i giardini di Villa Ravizza nel centro di Arcore e l’Autodromo Nazionale di Monza.
A Torino aprono Palazzo Ferrero d’Ormea, sede della Banca d’Italia, Palazzo Perrone di San Martin, dove c’è la sede della Fondazione Cassa di Risparmio. Appena fuori città aprono il Castello di Valperga risalente al X secolo, il Castello Doria che svetta sull’abitato di Montaldeo, nell’Alto Monferrato e ad Arona il Cantiere della navigazione del Lago Maggiore.
A Napoli aprono, tra i tanti luoghi, Palazzo Salerno, sede del Comando forze operative sud e l’Accademia di Belle arti mentre a Ercolano si può visitare il Real Osservatorio Vesuviano. A Bologna si visitano Palazzo Dall’Armi Marescalchi, l’Accademia delle scienze e la Palazzina della Viola dentro l’università.
Visite guidate ai borghi
Oltre a edifici e palazzi si possono visitare interi borghi in diverse zone d’Italia. Uno di questi è l’abitato di Vajont, in provincia di Poerdenone, sorto alla fine degli Anni ’60 in seguito alla tragedia del Vajont del 1963. In occasione delle Giornate FAI vengono organizzate delle passeggiate guidate tra gli edifici urbani. Un altro è Irsina, vicino a Matera, a 550 metri d’altitudine, in un’area abitata dall’homo erectus e che fu punto di riferimento per Greci e Romani per poi divenire centro fortificato nel Medioevo, dominato dalle famiglie più potenti d’Italia. Ogni stradina qui è fonte di sorprese in quanto ricca di chiesette e palazzi storici costruiti tra il Cinquecento e il Settecento. Qui si trova l’unica scultura attribuita ad Andrea Mantegna, la splendida Sant’Eufemia, custodita nella Concattedrale Santa Maria Assunta.
E ancora, organizzano visite guidate al borgo di Corfinio in provincia dell’Aquila, nel cuore della Valle Peligna. Si sviluppò grazie al collegamento diretto con Roma tramite la via Valeria, costruita a partire dal III secolo a.C. per collegare il Tirreno con l’Adriatico. Qui comparve per la prima volta la parola “ITALIA”.
Chiese e conventi
I luoghi sacri sono spesso scrigni di bellezza artistica e architettonica. Tra i luoghi più belli che si possono visitare nelle Giornate FAI c’è il convento di Sant’Angelo a Ocre, L’Aquila. Costruito su uno sperone di roccia. Gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale ancora non è stato ristrutturato ma lo si può visitare. Splendida è anche la Basilica di San Nicola da Tolentino a Macerata, tra i santuari più importanti dell’Italia centrale.
Ville e castelli
Tanti anche i palazzi signorili che aprono al pubblico. Oltre ai castelli di Melegnano e di Valperga si può andare nel villaggio fortificato di Barbara in provincia di Ancona, un avamposto dei Longobardi, popolazione barbarica, da cui il nome. Il castello fu eretto nel XIII secolo. Da qui, si può ammirare l’incantevole paesaggio collinare marchigiano.
Un altro castello che si visita è Castello Doria, in provincia di Alessandria. Il castello svetta sull’abitato di Montaldeo, paese dell’Alto Monferrato che offre, nei giorni tersi, un panorama dalle Alpi agli Appennini. Durante le Giornate di primavera sono visitabili per la prima volta spazi abitualmente chiusi, le cantine e il parco.