Le location della serie Netflix Cent’anni di solitudine

Arriva su Netflix la nuova serie tratta dal romanzo del premio Nobel Gabriel García Márquez

Pubblicato: 21 Aprile 2024 07:55Aggiornato: 11 dicembre 2024 17:12

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Sbarca dall’11 dicembre su Netflix una nuova serie che si preannuncia come un viaggio entusiasmante: si tratta della trasposizione del celebre romanzo di Gabriel García Márquez “Cent’anni di solitudine” che gli valse il Premio Nobel per la letteratura nel 1982.

Un’impresa di grande portata che, in modo simile al libro, conduce gli spettatori nel leggendario e cangiante macrocosmo di Macondo, il mitico villaggio sperduto in mezzo alle paludi.

Il cast e la regia della serie Netflix

La regia della serie Netflix “Cent’anni di solitudine” è stata affidata ad Alex García López, noto per aver lavorato in Daredevil e The Witcher, e a Laura Mora, la regista di Los reyes del mundo. Il cast vede la presenza, tra gli altri, di Susana Morales, Claudio Cataño, Ella Becerra e Jerónimo Barón.

L’ambientazione e il contesto

Tra i capitoli del libro (e della serie) si susseguono le vicende della famiglia Buendía per un intero secolo, mentre i personaggi affrontano amori proibiti, guerre, follia, nascite traumatiche e, in particolare, una maledizione che li condannerà alla solitudine. I Buendía appaiono, così, di generazione in generazione, dal capostipite José Arcadio ad Aureliano Babilonia, con eventi che vanno dalla scoperta del ghiaccio alle pergamene decifrate dello zingaro Melquiades.

Fonte: @Netflix
Una delle scene clou di Cent’anni di solitudine

La loro storia inizia nel momento in cui José Arcadio Buendía e Úrsula Iguarán, cugini, si sposano nonostante il parere contrario delle famiglie e lasciano il villaggio per costruire una nuova casa. I loro discendenti nascono con un destino che sembra ineluttabile, legato in maniera indissolubile al villaggio di Macondo, isolato tra le paludi, simbolo della condizione umana. Gli eroi maschili appaiono solitari, tragici e destinati alla sconfitta mentre le figure femminili si ergono sagge, piene di vitalità, affascinanti e solide.

Le location di Cent’anni di solitudine

I 16 episodi di “Cent’anni di solitudine” rappresentano una delle produzioni più ambiziose mai realizzate in America Latina e sono stati girati in lingua spagnola (con il supporto della famiglia Márquez). La serie è stata filmata in Colombia, gli straordinari paesaggi di questo meraviglioso Paese. Macondo, il paese immaginario fondato dai novelli sposi-cugini in mezzo alla foresta, si trova nella Colombia caraibica.

Tra le zone affascinanti dove sono state girate le scene c’è Guajira, che appartiene ad uno dei 32 dipartimenti in cui è divisa la Colombia. Si trova nel Nord del Paese e confina con il Mar dei Caraibi e il Venezuela. Comprende 15 Comuni e, sin dagli Anni ’70, ospita immigrati provenienti dai Paesi del Medioriente, quindi la demografia è cresciuta notevolmente. In questa zona si trovano tre parchi naturali e cinque città popolate da nativi americani.

Un’altra location dove è stata girata la serie è Magdalena, che prende il nome dal fiume che domina questa zona. È formato da quattro bacini idrografici che riforniscono diverse zone del Paese, per questo gli specchi d’acqua sono affascinanti e, a loro volta, sono circondati da una natura decisamente verde che fornisce ossigeno e, inoltre, zone perfette per escursioni e non solo. Va ricordato che Magdalena è la città natale di Gabriel García Márquez, anche se trascorse gli ultimi giorni della sua vita a Città del Messico.

Fonte: @Netflix
Una scena di di Cent’anni di solitudine

Cundinamarca, una regione molto vicina a Bogotá che conserva antichi edifici coloniali, è stata usata per le scene cittadine, mentre a Tolima ci sono una serie di ruderi risalenti al XVII secolo a testimonianza dell’invasione spagnola ed è diventata una delle zone più attraenti anche perché è immersa nella giungla, così come a Honda dove ci sono dei ponti in mezzo alla natura con diversi edifici che raccontano la storia della Colombia, perfetti per ripercorrere anche le vicende dei Buendía.

Attraverso le immagini della serie “Cent’anni di solitudine” la Colombia, insomma, si fa amare per la bellezza disarmante del paesaggio e della natura rigogliosa, lussureggiante e selvaggia, per gli scorci incontaminati, le piantagioni di banane e di caffè, i vulcani, i siti archeologici precolombiani e l’architettura coloniale tipica delle città, tutte da vivere tra eventi, festival e mercati.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963