La fiction televisiva Mediaset “Più forti del destino” è una serie in costume, ispirata a fatti realmente accaduti. Adattamento della serie-evento francese “Le Bazar de la Charité” (disponibile su Netflix con il titolo “Destini in fiamme”), è ambientata nella Sicilia del 1897. A Palermo, in quell’anno, infatti, alla Mostra sulle nuove tecnologie fa il suo debutto il cinematografo ed è famoso per l’uscita dei primi film dei Fratelli Lumière.
Di cosa parla la fiction
Alla mostra, dal proiettore partono delle fiamme, divampa così un incendio che fa molte vittime, quasi tutte donne, e che sconvolge la vita delle protagoniste Arianna (l’attrice Giulia Bevilacqua, Costanza (Dharma Mangia Woods), Rosalia (Laura Chiatti) e Donna Elvira (Loretta Goggi).
Il fatto realmente accaduto
L’incendio intorno a cui ruota la serie è accaduto realmente il 4 maggio 1897, nel corso di una fiera di beneficenza che risaliva all’epoca di Maria Antonietta di Francia. La fiera era organizzata ogni anno dall’aristocrazia cattolica francese e aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per le popolazioni più povere.
Le vere location della fiction
Sebbene la serie sia ambientata in Sicilia, il vero set della fiction è stato allestito in Puglia, e in particolare a Lecce.
I palazzi di Lecce
Le riprese sono state fatte all’interno della Villa Reale anche chiamata Villa Carrelli, una dimora storica ottocentesca nel centro della città. Di questa villa è famoso il bellissimo giardino, polmone verde di Lecce. Il primo impianto della villa risale alla seconda metà dell’Ottocento. L’intera opera ha un sapore prettamente toscano, in quanto i lavori vennero affidati all’allora giovane Pietro Porcinai, il famoso paesaggista del Novecento di origine toscana che mise in atto un progetto di giardino all’italiana, dal raffinato gusto esotico e mediterraneo, tipico dell’epoca.
Villa Carrelli è un vero e proprio pezzetto di Toscana perfettamente incastonato nel paesaggio salentino, formato da tanti piccoli paesaggi in cui il verde intenso dei cipressi si mescola al verde grigio degli ulivi e a quello più cupo dell’alloro.
Altro palazzo leccese che ha fatto da sfondo alla serie è Palazzo Tamborino Cezzi, un edificio del ‘500. Nelle scene protagonista è il giardino, tipico salentino di città e, stilisticamente, un po’ rococò, con le sue aiuole e i vialetti di pietre a secco.
E poi il Convitto Palmieri, che oggi comprende degli spazi espositivi, una biblioteca e un piccolo teatro.
Le location della Puglia
Altre scene di “Più forti del destino” sono state girate nel Comune di San Cesario di Lecce, in quella parte di Salento centro-settentrionale che fa parte della Valle della Cupa, eletta dall’aristocrazia, fin dal XV secolo, a luogo di villeggiatura, tanto che nel corso dei secoli, tra vigneti e uliveti, furono costruite numerose ville.
A San Cesario sono parecchi gli edifici storici degni di essere visti, come Villa Patarnello, che ha un ingresso che non passa di certo inosservato, con alte colonne al di sopra delle quali sono posti dei vasi con una cornice floreare, o come anche il Palazzo Ducale, ricostruito nella seconda metà del XVII secolo sulle fondamenta di una fortezza cinquecentesca, con un’elaborata facciata ricca di nicchie contenenti statue mitologiche e busti degli antenati dei duchi Marulli e una balconata barocca. All’interno è ospitato il Museo civico d’arte contemporanea.
Poi c’è la galleria del Palazzo Ducale di Cavallino, una magnifica sala ricevimenti riccamente decorata e decorata con i simboli dello zodiaco. Il palazzo è un edificio del ‘500 tra i più belli del Salento.
Non poteva mancare anche il mare del Tacco d’Italia. Ecco allora che alcune scene sono state ambientate a Otranto, dove è riconoscibile la spiaggia chiamata Baia dei turchi. È il luogo dove, secondo la tradizione, sbarcarono i guerrieri turchi nel corso dell’assedio alla città nel XV secolo ed è una delle spiagge naturalistiche più belle del Salento.
Una location d’eccezione è infine San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, e in particolare il Castello Dentice di Frasso, in stile medievale, con la torre merlata quadrata che s’affaccia proprio sulla piazza principale del paese. Fu proprio intorno alla torre voluta dai Normanni nel XII secolo che si sviluppò il borgo.
Intorno alla torre c’è un ampio cortile su cui si affaccia la costruzione cinquecentesca della residenza, con una serie di beccatelli e di eleganti finestre rettangolari. Notevole è la scalinata di pietra che conduce a una veranda. All’interno conserva ancora oggi sale decorate, tele e trofei di caccia e l’Archivio Storico, recentemente restaurato. A oggi il castello è di proprietà privata ed è abitato dai discendenti della famiglia Dentice di Frasso.
A San Vito dei Normanni hanno ambientato anche la miniserie Tv Sky con Claudio Bisio e Stefania Rocca, “Cops – Una banda di poliziotti”.