L'aereo è tra i mezzi di trasporto più utilizzati per viaggi di lavoro e di piacere. Al di là di paure reali o psicologiche che accompagnano un viaggio in alta quota, vi sono disagi fastidiosi legati all'aria condizionata. In tanti si lamentano dell'aria fresca in aereo. Pochi, però, si domandano perché ci siano temperature così basse. Soprattutto durante i voli intercontinentali -a lungo raggio- ci sono lamentele. Gli assistenti di volo, possono fornire il passeggero di una coperta in più, ma soltanto i piloti hanno la facoltà di controllare la temperatura. Tuttavia anch'essi sono obbligati a tenerla bassa. Sapete perché? Per abbattere il rischio di batteri in cabina.
L'aria respirata durante una tratta aerea non è poi così pulita come si può pensare: se nella cabina di pilotaggio sono riprodotte temperature mediterranee e l'area è ossigenata in modo ottimale, per garantire al pilota una maggiore lucidità e riflessi più pronti, nel resto dell'aereo la situazione cambia. I passeggeri viaggiano in un ambiente pressurizzato, tanto che all'atterraggio molti hanno disturbi uditivi: ciò che è peggio è che spesso viene immessa nell'abitacolo, insieme all'aria fresca esterna, aria riciclata con alti livelli di anidride carbonica. Se a ciò associamo l'aria condizionata si comprende bene come il rischio di ammalarsi sia decisamente molto alto.
Alcuni batteri muoiono con le basse temperature e per salvaguardare la salute dei passeggeri, in aereo si mantiene una temperatura bassa. L'aereo è un luogo piccolo e ospita una gran quantità di persone di differente provenienza. Ognuno portatore di batteri che viaggiano nell'aria e che andranno ad infettare almeno un passeggero su ogni volo.
L'aria fresca, inoltre, riduce il rischio di ipossia: condizione determinata da una carenza di ossigeno, che può portare anche a frequenti svenimenti a bordo. Una cabina surriscaldata può innescare ulteriormente questa condizione e aumentare il rischio di svenimento. Per questo motivo le compagnie aeree preferiscono mantenere la cabina più fredda: meglio passeggeri infreddoliti che possono scaldarsi piuttosto che passeggeri con un malessere.
Il metabolismo di una donna è notoriamente diverso da quello di un uomo. La conferma arriva anche da una ricerca condotta qualche tempo fa dall'università di Maastricht. Secondo i ricercatori olandesi, le donne avrebbero più freddo rispetto agli uomini per via del metabolismo basale -il meccanismo che permette di bruciare energia e generare calore- più lento. Ma il fenomeno può dipendere anche da altri fattori, quali l'età, la tiroide, il peso e il microcircolo.
Per affrontare il viaggio comodamente è bene prestare attenzione ad alcuni accorgimenti. Innanzitutto occorre scegliere scarpe comode e chiuse, soprattutto durante i voli della durata di 10 o più ore. Naturalmente, tenere i piedi al caldo aiuta a sentire meno freddo. Ricordatevi sempre di portare in aereo con voi un maglione e delle salviettine umide per disinfettarvi le mani. Infine, chiudete i bocchettoni dell'aria che si trovano sopra la testa e chiedete una coperta, nel caso in cui non sia già stata fornita.
Anche la scelta del posto è fondamentale durante i viaggi a lungo raggio. Quando si è a 32.000 piedi di altitudine, è normale soffrire più facilmente il freddo. Ecco perché se siete molto freddolose conviene stare lontano dalle uscite di emergenza, che consentono all'aria fredda di penetrare all'interno dell'aereo.