Coloratissime e dalle forme più spettacolari, minuscole oppure incredibilmente grandi, le conchiglie sanno ammaliare come poche altre cose al mondo. Gli antichi greci e romani le vedevano come simboli di rinascita e di prosperità: quei gusci variopinti venivano dal mare e così anche le popolazioni, che dallo stesso mare ricavavano la vita. Non è un caso se ancora oggi siano considerate elementi legati alla nascita e all’amore. Sono una delle maggiori espressioni della perfezione della natura, e noi ci innamoriamo ogni volta che ne incontriamo una, piccola o grande che sia.
Se in passato, durante una vacanza al mare, era consuetudine raccogliere le conchiglie dai bagnasciuga per poi portarle a casa conservandole come ricordi indelebili, oggi questo non è più possibile. Ma se la legislazione statale e molteplici regolamentazioni regionali e locali proibiscono tale pratica, nulla vieta la loro ricerca visiva tra gli arenili sabbiosi delle spiagge italiane più ricche di esemplari.
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La legge italiana sulla raccolta di conchiglie
In Italia la legge parla chiaro: non è possibile raccogliere sabbia, conchiglie, alghe e sassi dalle spiagge dello Stivale. Una decisione presa per tutelare e salvaguardare l’ambiente, preservando la flora e la fauna del nostro Paese. Infrangendo la norma si può incorrere in multe salatissime.
A stabilirlo è l’articolo 1162 del Codice della navigazione, che prevede che “chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296“.
Ad inasprire la legge nazionale sono le ulteriori delibere regionali e comunali, che possono decidere di imporre ulteriori tutele e divieti a determinate zone sensibili. Ne è un esempio la Sardegna, che in più aree ha imposto a livello locale e regionale divieti e linee guida di comportamento per proteggere i luoghi naturali e le spiagge dai grandi afflussi di turisti provenienti da tutto il mondo, una situazione che sta mettendo in difficoltà sia le realtà più piccole che le grandi città.
Alla ricerca delle conchiglie: cosa fare senza raccoglierle
La tutela degli ambienti naturali e degli ecosistemi è ormai di vitale importanza, in Italia come nel resto del mondo, e il divieto di raccogliere conchiglie è uno dei numerosi sforzi messi in atto per preservare ciò che il passaggio dell’uomo potrebbe rovinare per sempre.
Ecco allora che la vecchia usanza di raccogliere le conchiglie in spiaggia può essere sostituita dalla loro ricerca visiva durante una camminata lungo il bagnasciuga, fotografandole e costruendo così un album dei ricordi digitale. Un’attività rilassante se fatta in solitaria, ma anche stimolante e arricchente, soprattutto se svolta in famiglia, accompagnando i bambini in una divertente “caccia al tesoro” a tema conchiglie. Una volta raccolte quante più fotografie che immortalano diverse varietà di gusci colorati, allora non resta che cercarne la specie e la loro curiosa storia. Sì, perché dietro ad ogni conchiglia c’è un mondo tutto da scoprire.
Dove trovare le conchiglie di mare
Non è sempre facile trovare conchiglie sulle spiagge, soprattutto quelle più particolari. Quali sono allora i luoghi migliori nei quali andare alla ricerca delle più belle conchiglie in Italia?
Uno dei luoghi per eccellenza per l’avvistamento di splendide specie colorate è il Lido delle Conchiglie, in Salento: un’ampia insenatura naturale situata tra l’estremità nord di Gallipoli e la Montagna Spaccata, un’imponente costone roccioso a picco sul mare. Qui, la sabbia fine e chiara della spiaggia si mischia a un’infinità di conchiglie dalle forme e dai colori più disparati. Uno spettacolo per gli occhi, che dona il nome a questo tratto di costa dalla bellezza disarmante.
Restando in Puglia, un altro luogo ricco di conchiglie è l’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto. Qui, lungo la paradisiaca spiaggia Torre Guaceto, si nasconde una piccola caletta di 88 metri fatta interamente di conchiglie. Una quantità incredibile di gusci dai mille colori che rendono il paesaggio quasi surreale. Raggiungibile solo dopo una lunga camminata, è un incredibile luogo in cui la natura è capace, ancora una volta, di stupire e incantare.
Si trova in Friuli-Venezia Giulia, invece, l’isola di Martignano, facente parte delle Isole della Laguna di Marano. Chiamato anche “isola delle conchiglie”, è un isolotto deserto ricco di esemplari di conchiglie di ogni tipo. Per raggiungerla è necessario prendere una delle barche che la collegano con Lignano Sabbiadoro, e che organizzano tour guidati.
L’Italia è ricca di spiagge che custodiscono un’infinità di conchiglie da ammirare e fotografare. Oltre a quelle già citate, merita una menzione speciale anche la spiaggia di Randello (Ragusa), vicina a Scoglitti. Un arenile che si trova dietro alle dune della Riserva di Randello e disseminato di piccole grandi bellezze che un tempo contenevano i molluschi.
Conchiglie: tipi principali e come riconoscerli
Una delle conchiglie che si trovano di solito sulle spiagge italiane è quella chiamata “cuore” per via della sua forma. Queste conchiglie sono solitamente di colore giallo-rossiccio e hanno dimensioni variabili tra 3 e 5 centimetri. Altrettanto comuni sono le “patelle“, di forma conica e ovale e di colore grigio: da vive si possono trovare attaccate agli scogli.
Tra le conchiglie più interessanti che si possono scovare sulle spiagge italiane ci sono quelle della famiglia dei Pettini a cui appartiene anche la capasanta o, appunto, pettine di mare. Sono conchiglie piuttosto grandi e la loro dimensione varia tra i 12 e i 14 centimetri. Un’altra varietà molto presente sugli arenili del Belpaese è quella detta “lumachina“, una spirale di circa 3 cm con fasce alternate giallastre e brune. Più stretta e affusolata è la Campanile, giallo bruna ma a volte anche tutta bianca, che va dai 2 ai 6 cm.
Più particolari sono le conchiglie Murice, dalla forma rigonfia che si allunga stringendosi verso un’estremità, con piccole punte su tutta la superficie. Misura dai 6 ai 10 cm ed è bellissima.
Ci sono poi conchiglie rare come l’Orecchio di San Pietro – con la sua madreperla brillantissima – e l’Occhio di Santa Lucia, ambitissimo da chi realizza gioielli.