Il villaggio immerso in una valle senza elettricità

Potrebbe sembrare una valle della Svizzera come un'altra, ma qui si vive senza elettricità: alla scoperta di Foroglio, dove il tempo si è pietrificato

Pubblicato: 4 Maggio 2022 10:30

Emma Santo

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista pubblicista, web content editor e storyteller, scrive di viaggi, enogastronomia, arte e cultura. Per lei, scrivere è come viaggiare.

Ci sono luoghi dove le forze della natura modellano non solo il paesaggio ma anche le vite delle persone che lo abitano. Uno di questi è la selvaggia Val Bavona, la più rocciosa e impervia del territorio alpino. Siamo nel Ticino, nel punto in cui nasce la famosa cascata di Foroglio, accanto alla quale sorge l’omonimo e pittoresco villaggio dove il tempo sembra essersi pietrificato. Fin qui potrebbe sembrare una verde valle della Svizzera come un’altra, ma c’è una caratteristica che la rende davvero unica e green: la mancanza di elettricità.

Foroglio, villaggio senza tempo

Foroglio è il villaggio più conosciuto della valle, grazie alla cascata che porta il suo nome e che gli fa da sfondo con un fragoroso salto di 110 metri. Un grazioso centro con le case raccolte attorno alla chiesetta quattrocentesca, che ricordano la vita delle generazioni dedite alla transumanza, modeste abitazioni in pietra costruite seguendo le necessità del lavoro e la configurazione del terreno, che nel tempo hanno mantenuto quasi intatto il loro aspetto primitivo. Tra una e l’altra spuntano anche le torbe (che abbiamo incontrato anche a Bosco Gurin), caratteristiche costruzioni in legno e pietra adibite alla conservazione dei cereali, soprattutto della segale.

Foroglio è uno dei dodici villaggi che costellano il fondovalle, posti più o meno a un chilometro l’uno dall’altro, e chiamati “terre” dai locali. Ad aver contribuito alla perfetta conservazione di questo mondo rurale è stata l’assenza di una strada carrozzabile in Val Bavona, costruita solo dopo il 1950, e di una rete elettrica (fatta eccezione per San Carlo). In questa valle, infatti, il fabbisogno energetico viene soddisfatto da sempre solo con l’energia solare, motivo per cui i villaggi che la costellano sono abitati esclusivamente d’estate.

Un paradosso se si pensa alla grande quantità di energia elettrica prodotta in Val Bavona, tra tre centrali e tre laghi artificiali. Come risultato della scelta dei residenti di continuare a vivere senza il lusso dell’elettricità, la valle isolata rimane più o meno la stessa oggi come lo è stata per secoli.

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Il pittoresco villaggio di Foroglio

Itinerario alla scoperta della Val Bavona

Per Foroglio passa anche un’incantevole passeggiata che percorre i dodici insediamenti della valle e permette ai visitatori di scoprirne tutti i segreti e apprezzarne il fascino senza tempo. Un percorso ricco di suggestioni non solo per gli splendidi paesaggi che offre allo sguardo, ma anche per le testimonianze dell’intervento dell’essere umano che ha saputo interpretare il territorio e trasformare anche gli elementi naturali più ostili in alleati.

Durante l’escursione ci si imbatte nei cosiddetti “splüi”, caratteristiche costruzioni sottoroccia che dovevano rispondere alle esigenze dei contadini, e per cui sono state adibite a rifugio per sé e per gli animali, a depositi per il cibo o a magazzino per il fieno e la legna. La maggior parte si trova ai piedi delle frane, dove si depositano i macigni più grossi. Gli abitanti hanno anche realizzato terrazze sulle pendici della montagna, coltivando così la terra tra le rocce e sopra di esse e creando i cosiddetti prati pensili. A stupire, in questa valle, è il modo in cui le persone abbiano vissuto in armonia e simbiosi con la terra e con la natura, e le loro ingegnose tecniche di sopravvivenza.

La storia della Val Bavona, proprio come quella di altre valli alpine, è fortemente caratterizzata dalle transumanze. Per saperne di più, si può seguire il sentiero didattico sul tema presso i villaggi di Cavergno e Bignasco. Il percorso accompagna gli escursionisti attraverso le varie tappe del fondovalle fino a Foroglio, proseguendo attraverso la Val Calnegia fino ai pascoli alpini, a un’altitudine di oltre 2000 metri.

Da alcuni anni, la Fondazione Valle Bavona, attraverso le attività del “Laboratorio Paesaggio”, offre ai visitatori l’occasione di vivere a diretto contatto con il territorio, sperimentando, sviluppando conoscenze, acquisendo pratica di tecniche tradizionali, contribuendo a mantenere intatto e a salvaguardare un patrimonio straordinario.

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La cascata di Foroglio, attrazione della Val Bavona

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