Poche case, pochi turisti (anche ad agosto), due belle spiagge: in Croazia c’è un piccolo borgo che pochissimi turisti conoscono e che è il paradiso delle vacanze estive.
Chi conosce Valun se lo tiene per sé. Non ci sono hotel. Solo case in affitto. Il luogo perfetto dove trascorrere le vacanza con la propria famiglia. Qualche trattoria tipica dove servono cucina tradizionale (la specialità sono gli scampi) a poco prezzo, un mini-market e un’edicola-tabaccaio. Non è un meta propriamente low cost. La Croazia, infatti, da qualche anno ormai non è più considerata una delle mete più economiche dove andare d’estate.
Valun si trova sull’isola di Cres (in italiano Cherso), una delle isole dell’arcipelago del Quarnero, a circa 150 chilometri dal confine italiano. Si sviluppa lungo l’omonima baia, racchiusa tra le due spiagge di ciottoli come un piccolo gioiello.
In origine era il porto del vicino villaggio di Bucev, i cui resti si trovano vicino alla chiesa di San Marco, sul colle che sovrasta l’attuale Valun. Oggi è un piccolo villaggio molto pittoresco, raccolto attorno al minuscolo porto dove non è consentito l’accesso alle auto e dove possono attraccare al massimo quattro o cinque barche.
Il molo è un po’ il “salotto buono” del villaggio. Qui si incrociano i villeggianti che passeggiano dopo il tramonto che fanno avanti e indietro: andando a sinistra si finisce ai parcheggi, mentre proseguendo verso destra si arriva a una delle due spiagge di Valun e all’unico campeggio della zona, molto piccolo e spartano, ma in una posizione splendida.
La spiaggia più vicina al paese, quella che si incontra proseguendo a destra dal porto, è di ciottoli bianchi, è attrezzata con docce ed è utilizzata anche dai campeggiatori, quindi a volte può essere un po’ affollata, ma proseguendo oltre la baia con un sentiero che attraversa il bosco si arriva a altre piccole baie più isolate con scogli e qualche caletta di ciottoli.
Se dal molo si prosegue con la passeggiata lungomare a sinistra, si superano le spiagge di roccia e si procede oltre la punta che delimita la baia del paese, camminando per altri 500 metri si arriva in una grande baia di ghiaia bianca con l’acqua turchese, circondata dalla macchia mediterranea che, nelle ore più calde, regala angolini freschi dove schiacciare un pisolino o leggere un buon libro. Chi ci arriva all’ora del tramonto scoprirà che anziché bianca la spiaggia diventa dorata: il merito è del tramonto che trasforma questo angolo magico in un luogo decisamente romantico.
A Valun la vita scorre lenta. Qui ci viene solo chi è in cerca di totale relax. Oltre alla vita di mare si possono fare delle piacevoli passeggiate lungo i sentieri che corrono dietro il paese e lungo la costa fino alla Punta Pernat, da dove si può proseguire lungo quei sentieri che venivano usati dai pastori e dai contadini per accedere ai loro campi; in buona parte questi sentieri sono stati ripuliti e resi più facilmente accessibili, possono essere percorsi sia a piedi che in bicicletta e connettono, oltre ai paesi sulla penisola, anche le baie che affacciano al mare. Una curiosità: sull’isola di Cres non ci sono serpenti velenosi di cui preoccuparsi durante le escursioni. Secondo una leggenda, infatti, le serpi sarebbero state maledette e allontanate da S. Gaudenzio, patrono di Osor, durante gli anni in cui visse da eremita sul monte Televrin, vicino a Osor.
Per chi volesse allontanarsi, sulla punta meridionale dell’isola, a Punta Kriza, sono stati inaugurati di recente oltre 12 km di sentieri turistici di diverso livello, dai più facili ai più difficili, tutti ben segnalati. Quando il sentiero attraversa un’area archeologica di particolare interesse, sono disponibili delle guide dal museo di Cres che spiegano ai visitatori la storia del sito.