Sciacca, visitare la città dei cinque sensi

Il borgo marinaro in provincia di Agrigento, in Sicilia, è un museo a cielo aperto

Pubblicato: 12 Luglio 2021 16:01

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Sciacca, il borgo marinaro in provincia di Agrigento, in Sicilia, è un museo a cielo aperto. Come non restare incantati dai colori pastello degli edifici che si riflettono nel mare blu cobalto, con i pittoreschi pescherecci attraccati al porto, elementi che, nell’insieme, trasformano Sciacca in una vera e propria cartolina vivente. Costruita con una forma ad anfiteatro, si affaccia sul mare lungo uno sperone chiamato Coda di Volpe.

Famosa per le sue ceramiche, le strade della città sono abbellite da vasi decorati di ogni forma e colore. L’architettura del centro storico risente moltissimo dell’influenza araba e normanna, ecco perché la città è circondata da spesse mura difensive, intervallate di tanto in tanto dalle antiche porte, tra le quali spuntano splendidi palazzi dell’aristocrazia di un tempo.

A Sciacca, l’intera comunità si è messa in gioco per promuovere l’intera cittadina e raccontare il proprio territorio e la propria identità attraverso tante esperienze che guidano il visitatore, considerato un “cittadino temporaneo“, in un viaggio autentico.

Diventando un “cittadino temporaneo”, si possono incontrare i Maestri di antichi saperi pronti a condividerli: si può imparare a lavorare la famosa ceramica e il corallo di Sciacca, l’unico esempio di corallo sostenibile al mondo in quanto di origine fossile, imparare l’arte della cartapesta legata allo storico carnevale, sentire i profumi delle erbe aromatiche, ammirare le grotte dai vapori benefici che la leggenda attribuisce a Dedalo, ascoltare le voci del mercato e fare la spesa alla scoperta delle materie prime locali, imparare a guidare una barca, scoprire i segreti della cucina siciliana e l’arte di colorare la frutta martorana, scoprire come fare pane e pasta partendo da un campo di grano, passando per il mulino per poi portare l’impasto alla cotture in un antico forno comunitario assieme alle nonne del paese, fare yoga e meditazione in spiaggia immaginandosi l’Isola Ferdinandea che riemerge.

Sono oltre le 50 esperienze autentiche che si possono fare a Sciacca con una selezione di luoghi speciali dove poter pernottare e mangiare, in ognuna delle quali attivare i cinque sensi per vivere in profondità l’identità del territorio.

La comunità si trasforma per accogliere e condividere i propri tesori con i visitatori coinvolgendo ogni settore, dai b&b, alle botteghe, dai pescatori ai bar. Il direttore creativo del progetto, Emilio Casalini, ha spiegato che “Nel Museo Diffuso dei 5 Sensi puoi scoprire ogni aspetto della sicilianità con l’intensità riservata ad un cittadino temporaneo: diventi parte di una comunità e con te vengono condivisi la nostra quotidianità e i nostri saperi secolari”.

Sciacca diventa, così, un museo da vivere attraverso itinerari e percorsi consigliati in base alle proprie esigenze, per scoprire ed esplorare la città, accompagnati dalle guide locali o in autonomia, grazie ad audioguide gratuite che raccontano storie, luoghi ed esperienze. Attività che coinvolgono tutti i sensi per comprendere a fondo l’identità di Sciacca.

Chi arriva a Sciacca incontra un gruppo di persone, la “Comunità della Città dei 5 Sensi”, che ha organizzato un insieme di esperienze e un sistema di ospitalità e di narrazioni che accoglie il visitatore.

Viviana Rizzuto, fondatrice e Presidente della Cooperativa di Comunità “Identità e Bellezza”, che gestisce il Museo Diffuso dei 5 Sensi, ama definire Sciacca “Un Museo a cielo aperto, dove le porte della città sono gli ingressi del museo, le strade sono i corridoi, le vetrine e le finestre sono le teche. E il tesoro che viene offerto è l’identità di chi ci vive”.

Sciacca è anche una città termale. Furono i Romani, famosi cultori delle terme, a sfruttare per primi le acque calde di Sciacca chiamandole “Thermae Selinuntinae”. Negli Anni ’50 è nato il primo stabilimento e oggi è una località di turismo termale oltre che balneare. Le spiagge sono fuori città. A circa 7 km c’è la Spiaggia Capo San Marco, raggiungibile in auto e poi a piedi lungo un sentiero ombreggiato da palme, mentre andando verso Sud si arriva alla Spiaggia Torre del Barone, ai piedi di una scogliera bianca e abbagliante.

L’iniziativa, Sciacca, la città dei 5 sensi, ha ricevuto il plauso della Fondazione Italia Patria della Bellezza, la cui missione è rimettere al centro il valore del patrimonio culturale, artistico, monumentale e paesaggistico del nostro Paese.

Fonte: Daniele Cortese
Sciacca vista dal mare

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963