Se volete scoprire il volto più antico e spirituale della Georgia, non potete assolutamente perdervi una gita a Mtskheta, nella provincia storica di Kartli. Una tappa obbligata dopo aver visitato le meraviglie di Tbilisi, che offre sorprese imperdibili anche nei suoi dintorni.
Questa magnetica città fu la capitale del regno di Georgia fra il III secolo a.C e il V secolo d.C. Fu qui che i i georgiani si convertirono al Cristianesimo nel 317 ed è qui che ha sede la Chiesa ortodossa e apostolica georgiana. Un luogo speciale, ricco di storia e di bellezza che vale la pena scorpire anche perché qui si trovano molte chiese storiche sono state inserite nei Patrimoni dell’Umanità Unesco, ma non solo: nel 2009 sono stati inseriti anche nella lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo.
Indice
Mtskheta e le chiese patrimonio UNESCO
Tra i principali motivi per cui Mtskheta in Georgia merita una visita ci sono proprio le splendide chiese antiche, inserite tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO quali esempi eccezionali di architettura religiosa medievale nel Caucaso e testimonianza dell’alto livello artistico e culturale raggiunto da questo antico regno, come viene spiegato sul sito ufficiale.
Le favorevoli condizioni geografiche e la posizione strategica come crocevia delle rotte commerciali hanno contribuito allo sviluppo di Mtskheta, portando all’integrazione di diverse influenze culturali con le tradizioni locali. Dopo il VI secolo d.C., quando la capitale venne trasferita a Tbilisi, la città alle porte di Tbilisi ha continuato a rappresentare uno dei più importanti centri culturali e spirituali del Paese.
Un posto in cui sembra di passeggiare nella storia, quella più antica e in cui si sentono gli echi di quel passato lontano nelle tante meraviglie che si possoni visitare. Perchè Mtskheta si trovava all’incrocio di importanti rotte commerciali che le hanno permesso di avere legami con l’Imprero Romano, quello Persiano, ma anche la Siria, la Palestina e Bisanzio.
Tra gli edifici principali di questa città vi sono il Monastero della Santa Croce di Jvari, la cattedrale di Svetitskhoveli e il monstero di Samtavro, chiese in cui si trovano anche i resti di precedenti strutture.
La cattedrale di Svetitskhoveli
La cattedrale di Svetitskhoveli, il monastero di Jvari e il monastero di Samtavro sono monumenti iconici della Georgia medievale. La cattedrale ortodossa di Mtskheta è conosciuta come il luogo in cui sarebbe stata sepolta la tunica di Gesù Cristo.
Per molto tempo la chiesa è stata il principale edificio di culto del Paese e tutt’oggi rimane uno dei luoghi più venerati dai fedeli, sede dell’arcivescovo di Mtskheta e Tbilisi. L’attuale edificio, a croce inscritta su pianta rettangolare allungata, è stato eretto nel corso dell’XI secolo sul sito in cui era stata edificata una prima chiesa nel IV secolo. Poi è stata oggetto di diversi restauri.
Il monastero di Jvari
Sulla cima di una montagna, in prossimità della confluenza dei fiumi Mt’k’vari e Aragvi è, invece, situato il monastero di Jvari (o monastero della Croce), dove, secondo la tradizione, all’inizio del IV secolo Santa Nino costruì una grande croce di legno ponendola dove allora vi era il sito di un tempio pagano.
Si pensava che questa croce fosse miracolosa, motivo per cui attirò numerosi pellegrini provenienti da ogni parte del Caucaso, così sui suoi resti fu edificata la “piccola chiesa di Jvari”. Successivamente, presumibilmente tra il 586 e il 605, si ritiene sia stata realizzata quella che oggi è conosciuta come “grande chiesa di Jvari”).
Il suggestivo edificio è un antico esempio di struttura con quattro absidi ed ebbe una forte influenza sull’architettura georgiana. Da qui si può ammirare uno dei panorami più belli e mozzafiato di Mtskheta.
Il monastero di Samtavro
Tra i monumenti eletti patrimonio Unesco figura, infine, il monastero di Samtavro, costruito nel IV secolo per volere del re Mirian III d’Iberia nel luogo in cui si dice che Santa Nino si sia fermata per pregare. L’edificio ospita interessanti affreschi contemporanei e custodisce anche alcune pietre della tomba della santa, situata nel monastero di Bodbe.
Si trtta di un complesso architettonico che comprende la chiesa dedicata alla Trasfigurazione e il convento di Santa Nina, oltre a un campanile e a un muro con una torre.