Le Fiandre attirano milioni di turisti ogni anno, spinti a scoprire le bellezze di questa zona del Belgio, caratterizzata da un fascino fiabesco. Si tratta di luoghi pregni di storia, arte e cultura. Un mondo romantico nel quale, in parte, il tempo sembra essersi fermato. Pur consigliando di visitare l’intera area, perdendosi tra gli splendidi scorci paesaggistici, ecco le sei città d’arte che non possono mancare nell’elenco dei luoghi apprezzati da un vero viaggiatore che vuole scoprire le Fiandre
Per molti le Fiandre si identificato in Bruges, senza dubbio una delle città più caratteristiche del Belgio. Le sue strade trasudano romanticismo, con i visitatori ammaliati dai suoi canali e dai tanti monumenti medievali. Gli amanti di Instagram avranno di certo pane per i propri denti, circondati da ponti pittoreschi, viali tenuti perfettamente e ricchi di ciottoli, antiche chiese in pietra e svariati archi in mattoni sotto i quali passeggiare. Il suo centro storico sembra davvero fermo nel tempo e, a dimostrazione di ciò, è divenuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Sviluppatasi tra quattordicesimo e quindicesimo secolo, Bruges era lo snodo commerciale che unica sud e nord Europa. Ha vissuto secoli di fasti e sviluppo culturale, durante i quali vennero realizzate numerose residenze patrizie come Hof van Sint-Joris e Hof van Gistel. Ha inoltre dato i natali a Jan Van Eyck, le cui opere possono essere apprezzate presso il Groeninge Museum.
Gand ha il pregio di riuscire a conciliare passato e presente in maniera eccellente. Ci si ritroverà così a passeggiare per il centro storico, apprezzando i tanti ponti che scavalcano il fiume, circondati da chiese, musei e splendidi edifici, tra i quali il teatro dell’opera. È il luogo ideale da visitare in bicicletta, per poi trovare un posticipo sulla sul Grastel, riva che costeggia il canale posto nel cuore della città. Si potrà inoltre provare la sensazione di perdersi nel labirinto di stradine del quartiere Patershol, recandosi presso la torre campanaria, patrimonio Unesco e il castello dei conti di Fiandra, risalente al 1180. La città vide nascere l’imperatore Carlo V, battezzato nell’attuale cattedrale di San Bavone. Al suo interno verrà esposta nel 2020 L’Adorazione dell’agnello mistico, una pala d’altare, capolavoro dei fratelli Van Eyck, sottoposta a un lungo processo di restauro e, tra qualche mese, finalmente posta sotto i riflettori che merita.
Anversa sa stupire i suoi visitatori fin da subito, a partire dalla splendida stazione centrale, realizzata agli inizi del XX secolo e considerata tra le cinque più belle al mondo. Non mancano i musei da visitare, come il Mas, alto ben 60 metri, e il Momu, dedicato alla moda. In città è facile individuare antichi edifici, come il Municipio, che risale al 1560, con svariate strutture art nouveau. Anversa è però anche altro, com’è facile intuire passeggiando per il centro, avvicinandosi alla zona portuale o al fiume Schelde. Lo scenario urbano che si ottiene è quello di una città che esalta il proprio passato ma non intende restarne ancorata. La stazione, nell’area orientale, ne è un chiaro esempio, con la sua imponente cupola in vetro e ferro. Si contrappone perfettamente alla Cattedrale di Nostra Signora, la chiesa gotica più grande dei Paesi Bassi, alla piazza Grote Markt e al Municipio. Guarda al futuro inoltre il quartiere Eliandje, il più in voga in città, dove sono tornati a nuova vita le vecchie banchine e i magazzini portuali, con il museo MAS divenuto vero e proprio simbolo dell’area.
Mechelen è tanto piccola quanto ricca di storia e arte. Le ampie aree pedonali consentono ai turisti di visitarla in lungo e in largo senza fatica, passando in rassegna i ben 336 palazzi e monumenti protetti, tra i quali spiccano ben otto chiese gotiche e barocche dal fascino innegabile, tutte risalenti a un periodo tra il XIV e il XVII secolo. Un luogo adatto a tutti, con il Museo dei giocattoli per i bambini e l’Het Anker, tra i birrifici più antichi delle Fiandre, per le sere tra adulti. Si tratta però di una città viva a qualsiasi ora, come dimostra il Grote Markt, dominato dalla cattedrale e dalla torre di san Rombaldo. All’interno di quest’ultima è inoltre possibile ammirare alcuni dipingi di Anthony Van Dyck e delle sculture di Lucas Faydherbe e Michiel Vervoort. In cima alla torre si potrà inoltre accedere allo Skywalk, dal quale godere di una vista che si estende fino ad Anversa e Bruxelles.
Lovanio offre una combinazione davvero intrigante, caratterizzata da un’atmosfera particolarmente vivace, una grande tradizione artistica e un’università con ben seicento anni di storia alle spalle, che riempie le strade di giovani e consente alla città di guardare costantemente al futuro. Immancabile un giro presso Bondgenotenlaan, tra le aree più vive della città, il cui aspetto è senza dubbio reso più particolare dal Totem, creato dall’artista Jan Fabre. Un gigantesco ago di 23 metri, con in cima infilzato un insetto gigante. Qualcosa di assolutamente impensabile, posto dinanzi alla storica biblioteca universitaria, in stile neoclassico. Passato e presente riescono però a fondersi perfettamente qui, come dimostra la trasformazione subita negli anni dall’M-Museum, che oggi offre una ricca collezione d’arte, con focus sui manufatti proveniente da Lovanio. Al suo interno si potranno apprezzare capolavori di maestri come Jan Rombouts e Josse van der Baren, posti di fianco a oggetti di uso contemporaneo.
Bruxelles è di certo un polo artistico tra i più importanti in Europa, vantando più di 80 musei, che ovviamente coprono le più svariate tematiche. Immancabile una visita presso il Museo reale delle belle arti, dove poter apprezzare opere di Brueghel, così come il Museo Magritte, lo Scientastic, dedicato alla scienza e ricco di installazioni interattive. Tra le tappe cruciali è necessario inoltre annoverare il Museo di scienza naturale, al cui interno è presente la collezione di dinosauri più grande al mondo. In giro per il centro sarà decisamente facile innamorarsi di questa splendida città, magari raggiungendo Grand Place, che fece innamorare Victor Hugo, che la definì la piazza più bella d’Europa, entrata di diritto tra i patrimoni dell’Unesco.