La costa laziale è una destinazione balneare molto frequentata dai turisti, perché offre spiagge belle e acque cristalline, nonché molti comodi servizi. Ed è proprio nel mar Tirreno che spicca uno dei gioielli di questa regione, l'Arcipelago Ponziano. Sette piccole isole che si affacciano sul golfo di Gaeta, dove la natura regna ancora incontaminata e si possono ammirare paesaggi da sogno: andiamo alla loro scoperta.
L'isola principale, nonché la più rinomata, è senza dubbio Ponza. È anche la più grande dell'arcipelago, con i suoi 7,5 km quadrati di estensione. Sebbene presenti un profilo molto frastagliato, è possibile trovare spiagge e piccole calette sabbiose dove concedersi qualche giorno di relax, lontani dal caos. Il centro abitato principale dell'isola è Ponza, un ridente villaggio affacciato su acque meravigliose.
Ponza è un vero paradiso per gli amanti delle immersioni. Ci sono molti angoli suggestivi dove praticare attività subacquea, uno dei quali è senza dubbio Cala Inferno. Si tratta di una scogliera bellissima, formatasi dall'intensa attività vulcanica che secoli addietro ebbe luogo sull'isola. Vi si arriva solo in barca, e offre un panorama a dir poco mozzafiato.
La più settentrionale dell'arcipelago è l'isola di Zannone, un fazzoletto di terra a nord-est di Ponza. È completamente disabitata da anni, e per questo motivo flora e fauna hanno potuto proliferare liberamente, dando vita ad un ecosistema favoloso. Oggi l'isola appartiene al Parco Nazionale del Circeo ed è possibile visitarla, ma non pernottarvi.
Appena più grande è Palmarola, anch'essa disabitata ad eccezione di qualche villeggiante che vi si trasferisce nei mesi estivi. L'isola è quasi interamente selvaggia e le sue spiagge sono prevalentemente rocciose: così si rivela la sua origine vulcanica. Lungo la costa si possono ammirare decine di grotte e piccoli anfratti, scavati dalle acque che rifulgono cristalline alla luce del sole.
Palmarola è famosa anche per i numerosi scogli che arricchiscono il panorama circostante. Una delle viste più affascinanti è quella dei Faraglioni di Mezzogiorno, un piccolo arcipelago di quattro isolotti che emergono dalle acque a sud dell'isola. Qui ha il suo habitat un raro esemplare di lucertola, ma è anche possibile trovarvi un po' di vegetazione - in particolare le palme nane che danno il nome all'isola.
A pochissimi passi da Ponza possiamo scorgere la piccola isola di Gavi, che è poco più di uno scoglio disabitato. Non ci sono spiagge, ma solamente rocce che affiorano dal mare e una bellissima costa frastagliata. La sua vera bellezza è data dal grottone di Gavi, l'unica apertura affacciata sulle acque.
Più a sud, separate dalle restanti isole dell'Arcipelago Ponziano, ecco altri due spettacoli della natura: Ventotene e Santo Stefano. La prima è una meta turistica molto apprezzata per le sue bellissime spiagge, ma anche il luogo perfetto per le immersioni. La sua Area marina protetta garantisce fondali meravigliosi, ricchi di fauna e di flora subacquee.
Ventotene, al contrario della maggior parte delle altre isole, non è disabitata: le poche casette che costituiscono il suo unico centro abitato si affollano a ridosso del porticciolo, dove possiamo vedere anche un bellissimo faro. Il borgo è arricchito da un pittoresco castello che, in origine, aveva funzioni militari. Convertito in carcere, oggi ospita il Comune e il Museo Archeologico.
Infine, l'isola di Santo Stefano. Minuscola e disabitata, è un paradiso terrestre per chi ama la natura incontaminata. Vi sorge anche una bizzarra struttura che un tempo fu una prigione costruita nel periodo borbonico. Nel 1860, a seguito di una rivolta, i detenuti presero le redini dell'isola e proclamarono la costituzione della Repubblica di Santo Stefano, che durò solamente poche settimane.