Il sogno d’Oriente rivive in Italia in questi edifici straordinari

Lusso orientale, intagli sapienti, colori vivaci e brillanti che splendono al sole e poi, ancora, ornamenti fantasiosi. Lo stile moresco vive in Italia: questi edifici fanno sognare

Pubblicato: 23 Marzo 2022 09:47Aggiornato: 3 luglio 2024 16:35

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

L’Italia, si sa, è terra di santi, poeti e navigatori, ma anche di meraviglie che lasciano senza fiato. Opere d’arte firmate da Madre Natura, capolavori artistici e architettonici ideati dall’uomo e poi ancora sculture rinascimentali, musei, piazze e monumenti. E se da una parte, conosciamo bene tutto ciò che caratterizza in maniera univoca e riconoscibile il nostro Paese, dall’altra esistono cose che ci sembrano estranee alla nostra cultura e all’identità nazionale.

Una sensazione che abbiamo vissuto sulla nostra pelle tutte le volte che abbiamo viaggiato in quei luoghi del Bel Paese che ci catapultavano, immediatamente, in altre realtà e dimensioni. E ci sono opere architettoniche, maestose e bellissime, che assolvono il medesimo compito perché sono ispirate a culture lontane.

È il caso dello stile moresco, l’arte sviluppata fine dell’XI secolo e la fine del XV nell’area del Mediterraneo occidentale, soprattutto in Spagna e in Maghreb, che esplode in tutta la sua bellezza in alcuni dei tesori che popolano il nostro Stivale e che ci permettono di vivere un sogno orientale mai dimenticato.

Serra Moresca di Roma: l’Alhambra italiana

Quando parliamo di sogno d’Oriente, è impossibile non pensare all’Alhambra di Granada, un vero e proprio capolavoro artistico che incanta gli occhi e riscalda il cuore. Eppure anche l’Italia ha la sua Alhambra, una Serra Moresca nascosta in uno dei parchi più suggestivi della città eterna.

Ci troviamo a Villa Torlonia, meta prediletta dei cittadini romani e dei vacanzieri. Voluta dal principe Alessandro Torlonia nella prima metà dell’Ottocento, questa Serra Moresca è una vera e propria meraviglia. Caratterizzata da un giardino esotico lussureggiante, una grotta artificiale e vetrate policrome che splendono al sole, questo gioiello architettonico riportato alla luce dopo il restauro, è una vera e propria perla orientale tutta da scoprire.

Fonte: Getty Images
Serra Moresca

Castello di Sammezzano: il gioiello orientale italiano

Molto più di un castello, quello di Sammezzano è il più grande sogno orientale mai realizzato nel nostro Paese. Situato nel comune di Reggello, in provincia di Firenze, questo capolavoro di intagli, decorazioni preziose e dettagli lussuosi, è uno dei luoghi più belli e straordinari dello stivale.

Se l’architettura esterna incanta, quella interna lascia senza fiato: un caleidoscopio di colori e dettagli ispirati allo stile moresco inebriano e stordiscono i sensi. Il Castello di Sammezzano è un sogno a occhi aperti.

Rocchetta Mattei, un palazzo fantasy

Ci spostiamo ora tra le colline che circondano Bologna perché è qui, su un’altura del comune di Grizzana Morandi, che si trova un palazzo incantato e fantastico che sembra uscito da un libro di fiabe. Rocchetta Mattei non è propriamente un edificio moresco, anche se da questo il suo creatore si è lasciato ispirare.

Dimora del conte Cesare Mattei, letterato, politico e medico autodidatta fondatore dell’elettromeopatia, la Rocchetta Mattei deve al suo creatore la bellezza senza tempo che la caratterizza. L’edificio, complesso ed elaborato, fonde lo stile moresco all’architettura medievale mitteleuropea e al gotico italiano. Il risultato è un edificio fantasy dall’atmosfera straordinaria, un unicum in Italia e nel mondo.

Fonte: iStock
Rocchetta Mattei

Palazzo Mazzone di Catania

Ci spostiamo ora a Catania, in una delle strade più popolate della città. Lungo via Umberto, infatti, si erge un palazzo che svetta verso il cielo: si tratta di Palazzo Mazzone, uno straordinario esempio di architettura moresca. Realizzato nel 1900 dall’architetto Tommaso Malerba, l’edificio conserva tutto il fascino orientale misto a quello dello stile liberty che caratterizzava la scena catanese durante la realizzazione del palazzo.

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