Cosa vedere a Dar es Salaam, la più grande città della Tanzania

Non solo Zanzibar: facendo base a Dar es Salaam è possibile vivere il cuore autentico della Tanzania, ed epslorare splendide isole

Pubblicato: 12 Giugno 2019 09:53Aggiornato: 12 giugno 2019 11:36

SiViaggia

Redazione

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È la più grande e più importante città della Tanzania, Dar es Salaam. Da dormiente villaggio di pescatori, ha saputo trasformarsi in una metropoli dall’aria tropicale, con quattro milioni di abitanti e interessanti attrattive.

L’architettura di Dar es Salaam è uno straordinario mix d’influenze africane, arabe, indiane e tedesche. E la sua posizione sull’Oceano Indiano le regala un’aria esotica, tra spiagge da sogno e grattacieli, paradisiache isole e locali alla moda. Tra le architetture più belle troviamo la St. Joseph’s Cathedral, chiesa cattolica in stile gotico che – con le sue guglie – spicca tra gli edifici più moderni: recarsi qui la domenica mattina, alle 8.30 o alle 11.00, permette di ammirarne gli spettacolari interni mentre risuonano le note del coro.

Anche se, per vivere il cuore autentico di Dar es Salaam, è necessario recarsi al Kivukoni Fish Market, il suo mercato del pesce. È questo il posto migliore per assistere alla fusione di culture, e per “fare affari” in un ambiente tradizionale tanzaniano: qui potrai scattare foto ai pescatori che scaricano i pesci lungo le banchine, ma è necessario avere uno stomaco forte visti gli odori e le centinaia di pesci eviscerati. Se si vogliono acquistare invece sculture o oggetti d’artigianato, meglio optare per l’altrettanto tradizionale Mwenge Woodcarvers Market (aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00).

Città a parte – coi suoi monumenti e i suoi musei (imperdibile il National Museum and House of Culture, il luogo ideale per approfondire la cultura della Tanzania) – a Dar es Salaam si viene per le isole e per le spiagge. Mbduya Island è perfetta per una fuga rilassante, e per trascorrere qualche giorno tra la sabbia bianca, l’acqua turchese e una cucina di mare da favola. La si può raggiungere dal porto della città e – una volta giunti qui – ci si può dedicare allo snorkeling oppure rilassarsi all’ombra delle cabanas.

Oppure, ci si può dirigere alla riserva marina dell’isola di Bongoyo, nota per le belle spiagge e per la possibilità di snorkeling presso la barriera corallina, distante solo venti metri dalla riva. Per raggiungerla, si va allo Slipway Center e si paga un fee per una gita di un’intera giornata, a bordo di una barca che – in mezz’ora – conduce sino alle sue rive. Il paesaggio che si trova di fronte è spettacolare, anche se non ha il glamour di Zanzibar.

Perché in fondo Dar es Salaam è questo: una città a cui dedicare un paio di giorni, e da utilizzare come base di partenza per esplorare le splendide e pacifiche isole dei dintorni, dove ancora il turismo non è arrivato.

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