“Hai mai visitato Livorno?”: ecco una domanda a cui, probabilmente, molti italiani risponderebbero di no. La città toscana, infatti, è spesso fuori dai circuiti turistici più battuti, offuscata dalla fama di altre perle della regione come Firenze, Siena, Pisa e Lucca. Eppure, Livorno vanta un’identità forte e incantevole, ben diversa da quella delle sue celebri vicine.
Chi decide di esplorarla, infatti, non deve aspettarsi capolavori medievali o rinascimentali, bensì un’atmosfera autentica, dovuta alla sua giovane storia. Nata poco meno di 500 anni fa per volontà dei Medici, Livorno non custodisce tesori millenari, ma conserva un fascino legato al mare, alla sua anima portuale e ai colori vissuti del quartiere Venezia Nuova, con i canali e i palazzi segnati dalla salsedine.
Tra le attrazioni principali spiccano le antiche fortezze, la spettacolare Terrazza Mascagni, il vivace Mercato delle Vettovaglie e l’iconico monumento dei Quattro Mori. Luoghi che raccontano una città in cui l’acqua è protagonista e il vento del Tirreno soffia tra le strade cariche di storia.
Indice
Terrazza Mascagni
Se c’è un luogo che rappresenta Livorno più di ogni altro, è senza dubbio la Terrazza Mascagni. Spazio amatissimo dai livornesi e tappa obbligata per chi è in visita la città, regala un panorama spettacolare sul mare, che si estende fino alle isole dell’Arcipelago Toscano.
Più che una semplice passeggiata, è un ampio belvedere sospeso sull’acqua, caratterizzato da un’elegante pavimentazione a scacchiera bianca e nera, realizzata con oltre 30.000 piastrelle, e da una balaustra sinuosa composta da più di 4.000 colonnine. E la sua bellezza diviene irresistibile all’ora del tramonto, quando il cielo si tinge di sfumature calde e il mare si accende di riflessi dorati.
Tuttavia, nel punto in cui oggi si apre la vista sulla costa, un tempo sorgeva il Forte dei Cavalleggeri, smantellato nell’Ottocento per far posto a un’area di svago per i cittadini. Il belvedere, così come lo vediamo, fu completato nel 1925 e in seguito dedicato a Pietro Mascagni, celebre compositore livornese, autore della Cavalleria Rusticana.
Il Duomo e Piazza Grande
Il cuore religioso di Livorno è il Duomo di San Francesco, edificato tra il 1594 e il 1606 su progetto di Bernardo Buontalenti e più volte rimaneggiato nel corso dei secoli e, purtroppo, quasi completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Dell’originaria costruzione rimane ben poco, ma la cattedrale è stata ricostruita con dovizia di particolari: la facciata a capanna, il portico ad arcate e l’interno a navata unica, arricchito da cappelle laterali, le donano un aspetto sobrio ed elegante.
Un motivo in più per visitarla è la presenza, nella Cappella del Santissimo Sacramento, del dipinto Cristo coronato di spine del Beato Angelico, un’opera straordinaria che da sola vale la sosta.
Accanto al Duomo si apre Piazza Grande, che un tempo faceva parte della fortezza medicea. Oggi è un punto di riferimento per orientarsi nel centro cittadino e un luogo di passaggio per chi scopre Livorno.
Venezia Nuova e la Fortezza Nuova
Uno dei quartieri più affascinanti è senza dubbio Venezia Nuova, così chiamato per la presenza di un sistema di canali navigabili simile a quello della Serenissima. Si tratta di una splendida zona, risalente al XVII secolo, che sprigiona ancora la sua atmosfera antica, con ponti, palazzi storici e magazzini portuali.
Passeggiare lungo i fossi medicei significa immergersi in un mondo plasmato da acqua, facciate scrostate dal vento e storie di marinai. Per apprezzare al meglio tale scorcio, l’ideale è partecipare a una gita in battello e godersi una prospettiva insolita.
Inoltre, su tutto si staglia la Fortezza Nuova, un tempo avamposto militare trasformato in parco pubblico e sede di eventi culturali. Salire sulle mura permette di ammirare un bellissimo panorama sui canali e sulla città.
La Fontana dei Quattro Mori
Un altro simbolo di Livorno è la Fontana dei Quattro Mori in Piazza Micheli, imponente scultura che rappresenta Ferdinando I de’ Medici in cima a un piedistallo, con ai suoi piedi quattro prigionieri incatenati, i cosiddetti “Mori”.
L’opera, iniziata nel 1595 da Giovanni Bandini e completata da Pietro Tacca, è diventata nel tempo una vera e propria icona. Esiste una curiosa leggenda legata alla statua: si dice che trovare il punto esatto da cui si vedono contemporaneamente i nasi di tutti e quattro i Mori porti fortuna!
La Fortezza Vecchia
Appena oltre la Fontana dei Quattro Mori si apre la suggestiva Darsena Vecchia, dove le barche dei pescatori riposano cullate dalle onde e le reti vengono riordinate con pazienza. Sul lato destro, la maestosa sagoma della Fortezza Vecchia si erge come una sentinella di pietra, testimone della lunga storia cittadina. Fu il primo baluardo voluto dai Medici attorno al 1530, quando presero il controllo di Livorno, ma già in epoche precedenti Pisani e Genovesi avevano eretto fortificazioni nello stesso luogo.
Il progetto, affidato ad Antonio da Sangallo il Vecchio, prese forma nel 1519 e si concluse nel 1534 sotto il governo di Alessandro de’ Medici. La struttura si compone di tre bastioni: l’Ampolletta, che guarda verso la città, la Canaviglia, protesa sul porto, e la Capitana, che si orienta a nord-est.
L’elemento più iconico è il Mastio di Matilde, una torre circolare alta 30 metri, erroneamente attribuita a Matilde di Canossa ma in realtà costruita dai Pisani nel XIII secolo per difendere il porto.
Piazza della Repubblica
Vero e proprio cuore pulsante, Piazza della Repubblica è un punto di riferimento perfetto per conoscere il centro storico. Definita dai livornesi “Il Voltone” per la sua imponente struttura sopraelevata, si colloca all’incrocio di tre importanti vie: Via Grande, Via Garibaldi e Via de Larderel.
Realizzata nell’Ottocento, ospita al suo interno il Cisternino, elegante edificio ottocentesco nato per garantire l’approvvigionamento idrico e che oggi ospita eventi culturali, rassegne e mostre.
A impreziosire ancora di più la piazza, ecco le statue dei granduchi Ferdinando III e Leopoldo II, che si fronteggiano ai lati opposti, simboli della dinastia che contribuì allo sviluppo di Livorno.
Chiesa di San Ferdinando
Tra i gioielli sacri di non si può non citare la Chiesa di San Ferdinando, chiamata “Crocetta” dai livornesi. Straordinario esempio di barocco toscano, venne progettato agli inizi del Settecento dall’architetto Giovan Battista Foggini e completato da Giovanni del Fantasia.
L’edificio, a croce latina, si distingue per la sua navata centrale riccamente decorata con stucchi e marmi pregiati, che rendono l’ambiente fastoso e solenne. Tra le opere più importanti al suo interno si trova La Visione di San Giovanni di Matha, conosciuta anche come Gli schiavi liberati, una maestosa scultura in marmo di Carrara realizzata da Giovanni Baratta, artista che collaborò con il celebre Borromini.
Museo di Storia Naturale del Mediterraneo
Nella splendida cornice di Villa Henderson, il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo è un punto di riferimento per chi ama la scienza e la natura. Le sue collezioni si sviluppano in varie sezioni dedicate all’evoluzione umana, al mondo marino e agli invertebrati.
Tra le attrazioni di maggior interesse vi sono gli scheletri di cetacei, le ricostruzioni di fondali marini e la fedele riproduzione dell’Uomo di Neanderthal. A completare il percorso espositivo, un orto botanico arricchito da una vasta gamma di piante tipiche dell’area mediterranea.
Mercato delle Vettovaglie
Tra la Fortezza Vecchia e la Fortezza Nuova, da non perdere è il Mercato delle Vettovaglie, uno dei mercati coperti più caratteristici del Belpaese. Inaugurato alla fine dell’Ottocento, il suo elegante edificio fu costruito per rilanciare l’economia cittadina dopo l’Unità d’Italia.
Frequentato ogni giorno dai livornesi per la spesa quotidiana, è un tripudio di colori e profumi: banchi ricolmi di frutta, verdura, carne, pesce e specialità locali. Oltre a essere un luogo di commercio, ha ispirato artisti come Amedeo Modigliani, che aveva il suo atelier al piano superiore, e famosi comici come Gino Bramieri e Walter Chiari.
Acquario di Livorno
Non sarà grande come quelli di Genova o Valencia, ma l’Acquario di Livorno, all’interno della meravigliosa Terrazza Mascagni, offre un viaggio indimenticabile alla scoperta dei segreti del mondo sommerso.
Il percorso si divide in tre sezioni: al piano terra, si esplorano gli habitat marini mediterranei, con una grande vasca che riproduce un’area archeologica greco-romana, popolata da pesci quali spigole e scorfani. Il primo piano ospita invece un rettilario, dove vivono anfibi, rettili e insetti, oltre a un formicaio con instancabili formiche tagliafoglia. Dalla terrazza panoramica si apre una vista eccezionale sul lungomare e sulle isole dell’Arcipelago.
Casa natale di Amedeo Modigliani
Passeggiando per via Roma si arriva al civico 38, dove si trova la casa natale di Amedeo Modigliani, un sorprendente tuffo nella quotidianità dell’illustre artista livornese.
L’edificio, un’elegante dimora borghese ottocentesca, conserva ancora gli arredi originali, dalle stanze da letto agli studioli, dove sono esposte pagelle scolastiche e lettere del giovane “Modi”.
Tra i cimeli più emozionanti spiccano i ritratti di famiglia e una fotografia dell’artista abbracciato al suo maestro Giovanni Fattori. La collezione include inoltre riproduzioni di alcune delle sue opere più note.
Lungomare dai Bagni Pancaldi Acquaviva fino ad Antignano
Per chi ama le passeggiate vista mare, il tratto di lungomare che va dai Bagni Pancaldi Acquaviva fino ad Antignano è un percorso da mettere in lista. Lungo circa 4 chilometri, si snoda tra ville ottocentesche, eleganti palazzi in stile razionalista e l’Accademia Navale.
Ma non solo: numerose “baracchine” invitano a una sosta per gustare un caffè o un gelato, mentre la brezza marina accompagna la camminata fino al borgo di Antignano, laddove il panorama si apre su una delle coste più suggestive della Toscana.
Museo Civico Giovanni Fattori
Villa Mimbelli, sontuosa residenza ottocentesca immersa in un lussureggiante parco, ospita il Museo Civico Giovanni Fattori, scrigno d’arte e di storia, tappa fissa per gli appassionati di pittura e per chi desidera vedere con i propri occhi l’eleganza delle dimore signorili dell’epoca.
La collezione comprende dipinti che spaziano dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Quaranta del Novecento, con particolare attenzione agli artisti livornesi e toscani.
Santuario della Madonna di Montenero
Poco fuori Livorno, arroccato su un colle panoramico, ecco infine il Santuario della Madonna delle Grazie, conosciuto come Santuario di Montenero, oasi di pace e bellezza comodamente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici.
Luogo di culto e di pellegrinaggio, è avvolto da leggende e devozione popolare. Dalla sua terrazza lo sguardo si perde sul porto e sul mare, che nei giorni più limpidi sembra fondersi con l’orizzonte.