Brisbane e la sua vera identità

Assaporare lo spirito Australiano

Pubblicato: 7 Giugno 2019 21:55Aggiornato: 22 Luglio 2020 14:35

SiViaggia

Redazione

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La nostra lunga permanenza Australiana, due anni passati in giro per la terra dei canguri a bordo di un van arredato con le nostre mani, ha visto numerose fasi e numerosi scenari, per via delle diverse località e “mood” delle zone scoperte.

Le nostre visite a Brisbane sono state, nel periodo in cui abbiamo esplorato il Queensland, il modo più semplice ed originale per miscelare la pace e la serenità dei paesaggi sconfinati dell’entroterra con la civiltà e la movida che la città sa offrire.

Brisbane infatti è la capitale dello Stato del Queensland nonché la terza città più popolosa dell’Australia. Nonostante non sia sentita come una città di particolare rilievo in Australia, soprattutto all’estero, la coscienza che abbiamo sviluppato noi di Brisbane la vede come una meta assolutamente da scoprire se ci si vuole calare appieno nello spirito Australiano.

Questo principalmente perché a differenza delle due bellissime metropoli principali, Sydney e Melbourne, le quali contaminate dallo sviluppo e dall’espansione hanno un po’ perso i tratti somatici tipici, Brisbane conserva ancora quello che noi definiremmo la tipica impronta Australiana, permeata infatti dal vero mood Australiano.

Spiegare il mood Australiano è semplice e addirittura simpatico e ve ne parliamo fra poco raccontandovi proprio della bella e viva capitale tropicale del Queensland e dei motivi per cui vale la pena visitarla.

Non giudicare mai un luogo dalla prima impressione

Ci trovavamo su una stradina che collegava i Territori del nord al confine con lo stato del Queensland, del quale fino ad allora avevamo solo sentito parlare, piuttosto bene diremmo. Tutti sorridevano e citavano la frase “The Sunshine State” (che si potrebbe tradurre più verosimilmente in “lo stato che splende”, motto nazionale del Queensland.

Avremmo scoperto solo di li a poco quanto era vera questa affermazione, ma nel momento in cui leggevamo quella scritta a caratteri cubitali sul cartello che segnava il confine, tutto ciò che vedevamo era una lingua di asfalto che si allungava fino a perdersi nel lontanissimo sfondo fuori fuoco, non recintata e peraltro ricoperta da enormi grilli gialli che sembravano arrivati da un film di Tarantino.

Inutile dire che le prime impressioni fanno sempre veloce a fregarti, e malgrado i presupposti sembravano non essere dei migliori, proseguimmo con grande attesa verso l’anima vera del Queensland.

Da Brisbane ci separavano circa 2000 chilometri, quasi 2 volte l’intera estensione dell’Italia, ma sapevamo che l’immenso tratto stradale, oltre a regalarci degli scorci inediti di paesaggio, ci avrebbe anche condotto alla città che ambivamo di vedere da un po’.

L’impatto con la città fu altrettanto contraddittorio, il traffico folle ci tenne un intero pomeriggio imbottigliati fra le strade del centro, complice anche la nostra non conoscenza del luogo e un susseguirsi di salite e discese che ci faceva sentire come sulle montagne russe.

Non volevamo chiaramente fermarci alla prima impressione quindi dopo aver trovato un alloggio ci siamo fiondati in centro.

La città si presenta ordinata e frizzante, i due lati principali del centro sono separati da un grosso fiume che la taglia in due, sebbene ci siano numerosi ponti che facilitano il transito da una sponda all’altra.

Il primo quartiere che salta all’occhio è proprio quello di Southbank, dove si trova un grande giardino che costeggia una vasta parte del Brisbane River.

L’elemento più iconico di questa zona è sicuramente la scritta “BRISBANE” grande da vedersi pure dall’altra parte del centro, illuminata dei colori dell’arcobaleno nelle ore serali, ma oltre questa l’intero quartiere pullula di attrazioni turistiche.

Già a partire dai musei in questa area possiamo trovare il Museo della Scienza, il Centro delle Arti, una sala concerti, il Teatro Lirico, per continuare con la ruota panoramica, anch’essa simbolo della città, i Giardini di Epicuro (una mini versione di giardino botanico), la Pagoda Nepalese della pace, 3 piscine gratuite e addirittura un mini centro commerciale.

Una zona davvero incredibile! Se le nostre prime impressioni erano state dubbie, Southbank aveva appena abbattuto ogni nostra perplessità e creato in noi un notevole effetto “wow”.

L’area è frequentatissima a tutte le ore come si può immaginare, già dalle prime ore del mattino (si, noi siamo mattinieri) vedevamo classi di Yoga gratuite tenute al parco all’interno dei giardini. Durante la mattinata, quando il caldo si fa sentire, le grandi piscine si riempiono di locali e visitatori intenti a gustare appieno l’atmosfera tropicale della città.

Fatto curioso perché dovete sapere che a Brisbane ci sono 320 giorni di caldo all’anno, seppur la città non è bagnata direttamente dal mare, cosa che ha reso necessaria l’installazione di piscine totalmente gratuite che permettano alla città di tenere vivo il suo spirito “estivo”.

Peraltro le piscine sono suddivise in area bimbi, con numerosi giochi d’acqua e spruzzi vari (nei quali abbiamo visto pure dei papà divertirsi), zona “mare” nella quale la piscina è composta d’acqua salata e circondata da un’oasi di sabbia ricostruita per tenere fede all’ambientazione rappresentata, e la zona classica, dove una normalissima piscina intrattiene gli appassionati delle acque azzurro cielo.

L’intera area è controllata da bagnini, accompagnata da musica in pieno stile di “festa”, chioschetti con bevande fresche, gelati, sandwich all’avocado e una straordinaria atmosfera da vacanza perenne.

Incredibile come una città poco considerata possa offrire tanta serenità e relax! Le ore passate nell’intera Southbank sembrano volare, fra un bagno e l’altro passeggiamo lungo il viale fiorito che come una serpentina taglia l’intero quartiere all’ombra dei gerani; stile, utilità e gusto insieme, cosa si può chiedere di più?

Più ci guardiamo intorno più il mondo ci sembra a colori, e veniamo totalmente assorbiti da questa leggerezza che cominciamo a pensare abbiano spruzzato una qualche forma di spray rilassante nell’aria.

 

Il centro di Brisbane e il suo animo Australiano

Dal quartiere di Southbank, come dagli altri, è possibile saltare a bordo di uno dei traghetti cittadini, i CityCat, il servizio pubblico a pagamento che collega diverse zone della città. Per inciso una visita della città dai traghetti può anche offrirti una vista molto particolare del centro, soprattutto nelle ore serali quando tutto si illumina e luccica per ore.

Si può addirittura fare un giro panoramico a costo zero con il CityHopper, il servizio che la città di Brisbane mette a disposizione gratuitamente. Questo traghetto collega le zone più centrali di Brisbane, come Eagle Street e South Bank, e il servizio è attivo dalle 6:00 fino a mezzanotte. Noi non ce lo siamo perso e grazie ad esso ci siamo beccati una piacevolissima navigata nelle ore in cui i rumori della città si placano, la brezza si fa più fresca e le forme più misteriose ed affascinanti nei momenti in cui il buio incontra i giochi di colore.

Non avendo ancora attraversato il Victoria Bridge, che collega Southbank all’altro lato del centro, il giorno dopo ci mettiamo di buona lena in cammino nella sponda opposta del fiume, dove sorge il CBD, ovvero il Central Business Distict della città.

Come catapultati in un vortice spazio-tempo, ci ritroviamo a guardare una zona che si presenta da subito più schematica ed evoluta. Un grande palazzo in stile imperiale ci accoglie dopo i primi passi e scopriamo che si tratta di un centro commerciale con all’interno un famoso hotel, un casinò di alta fascia, fast food e negozietti.

Da qui la città si dirama in più direzioni e già a primo sguardo riusciamo a notare un mercato tipico con stand che offrono cibo, souvenir e prodotti tipici, monumenti dall’impronta artistico-futuristica; scorgiamo un altro grande palazzo in stile imperiale con la scritta “Banca del Nuovo Galles del Sud” e una via davanti a noi che lascia intravedere numerosi negozi.

Avevamo appena raggiunto George Street, l’arteria principale del CBD, dalla quale ci si addentrava nel fulcro della quotidianità cittadina.

Percorrendo la modernissima Queen Street abbiamo trovato moltissimi negozi, tra souvernirs, abbigliamento, grandi firme, bar, ristoranti, tatoo shop, banche ed ogni sorta di simbolo di civiltà e progresso che la città riuscisse a comunicarci.

E pian piano l’idea che Brisbane potesse essere una città “secondaria” si sgretolava come un biscotto, per lasciare spazio nella nostra mente ad un profilo caratteriale ben definito e notevolmente delineato. La città è un concentrato di vita.

Pensandoci questo sposava in pieno il concetto che l’intera Australia ci aveva comunicato per tutta la nostra permanenza: la vita è un bene da gustare, attimo dopo attimo.

Gli Australiani si accontentano di poco per essere felici: la famiglia (sono molto legati al concetto di unione e tempo speso con gli affetti), la birra (ricordiamoci che si tratta di una colonia inglese seppur sotto un sole che picchia tutto l’anno), il tempo (la loro vita non ruota attorno al concetto di lavoro ma lo usano per sostentarsi e avere il più possibile la libertà di godersi dei momenti spensierati di relax).

Non stavamo solo scoprendo una nuova città, ci stavamo rapportando ancora una volta ad una cultura per noi del tutto nuova, sovversiva e straordinariamente affascinante.

Passeggiando per il centro sentivamo musica provenire da ogni angolo, si capiva che non si trattava di semplici radio ad alti volumi per cui seguendo la curiosità ci lanciavamo dentro ogni ambiente che emettesse suoni.

Scoprimmo così che a Brisbane la musica live è su un altro livello, qui viene suonata letteralmente ad ogni ora all’interno dei locali; ci sono le sessioni della tarda mattinata, del pranzo e del post pranzo, dell’aperitivo e serata fino a notte fonda.

Per due come noi che amano la musica e le atmosfere gioviali, entrare in un locale alle 14 e vedere che c’è gente che si gusta della birra e della musica live è stato un toccasana che ha contribuito in maniera fondamentale alle nostre valutazioni dello spirito della città.

Man mano che l’orario incalzava tuttavia osservavamo lo strano fenomeno dello svuotarsi del CBD, notavamo che progressivamente la gente fruiva verso altre direzioni.

Non credevamo al fatto che tornassero tutti alle loro abitazioni lasciando il centro deserto, questo non era conforme all’immagine che Brisbane ci aveva dato fino a quel momento. Quale miglior modo di scoprirlo se non chiedendo a qualcuno del luogo? La risposta fu comune per tutti i soggetti interpellati, Fortitude Valley.

 

La movida serale di Brisbane

A differenza dello sviluppo tipico delle città dalle nostre parti, dove in genere il centro cittadino oltre ad essere il protagonista delle visite dei turisti è anche il fulcro della movida, gli Australiani di solito preferiscono scindere le due cose e dedicare una zona della città alle attività diurne e altri quartieri per la movida serale.

Ci saremmo accorti più avanti che anche nelle altre città la questione si ripropone, un po’ come il quartiere New Town per la bella Sydney.

Nel caso di Brisbane, il cuore del movimento serale si trova nel quartiere di Fortitude Valley, menzionata dai locals anche solo come “Valley”, una delle zone più belle e divertenti da frequentare, nonché sede della Chinatown della città.

La concentrazione di ristoranti, cafè e bar in questa area la rendono la scelta ideale se si vuole passare una serata all’insegna del divertimento, accompagnata anche dalla folta scena gastronomica di Brisbane.

Non si può negare che il carattere italiano sia sbarcato anche li, ma in generale se dovessimo consigliarvi alcuni punti dove trovare del buon cibo a prezzi non troppo alti diremmo:

Le attrazioni di Brisbane da non perdere

Ovviamente Brisbane non è solo vita notturna e divertimento ma raccoglie anche tanta arte e storia. I più importanti sono il Queensland Museum, lo Sparklab Science Center, la Galleria di Arte Moderna e la State Library of Queensland (qui trovi anche la connessione wifi gratuita).

Se dovessimo indicare alcuni quartieri da non perdere diremmo:

Muoversi a Brisbane è davvero semplice grazie all’efficiente sistema di trasporti, e la posizione della città è oltretutto congeniale per scoprire altre bellissime aeree limitrofe, tra le quali dobbiamo necessariamente citare la famosa Gold Coast, la soleggiata Sunshine Coast e per sprofondare nei confini del New South Wales la bellissima Byron Bay.

Vi troverete a visitare queste zone nell’immediato futuro?

Speriamo di avervi dato un ottimo assaggio di quello che vi aspetta.

Buon viaggio, Francesco&Veronica

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