Non lontano da Milano si possono visitare due splendidi borghi medievali che si trovano in provincia di Piacenza. Si tratta di Rivalta e di Castell’Arquato, due dei borghi antichi più suggestivi della provincia piacentina
All’imbocco della Val Trebbia troviamo Rivalta, la cui visita parte dall’Oratorio della Madonna del Ponte, ricavato da una torre che faceva parte del ponte levatoio. L’unica traccia che rimane di quest’ultimo oggi è nel nome del luogo sacro
La tappa successiva è la Torre Medievale di Rivalta, primo nucleo del castello, utilizzata in quei secoli lontani come punto d’avvistamento e come residenza. Passando sotto un arco, si entra nel borgo vero e proprio, caratterizzato da fabbricati costruiti fra il XIII e il XVII secolo. Si trattava, in origine, di un piccolo centro artigianale e rurale autosufficiente, con botteghe, stalle, pollai e l’osteria. Dalla metà del XX secolo, grazie alla famiglia Zanardi Landi, che è tornata a risiedere a Rivalta, è iniziato il recupero del borgo e del castello: gli edifici sono stati tutti restaurati e oggi si presentano come strutture moderne e funzionali che non hanno però perso l’evocativo aspetto originario
A dominare il borgo di Rivalta è l’imponente castello, di cui si hanno notizie a partire dal 1025 e che ha subìto diversi interventi nel corso dei secoli. Si dice che sia abitato da ben due fantasmi. Il primo è quello di Pietro Zanardi Landi, la cui ultima manifestazione risale al 1970, quando tormentò per tutta una notte un ospite, discendente del suo assassino. Il secondo è il fantasma del cuoco Giuseppe, ucciso nel '700 dal maggiordomo di cui aveva insidiato la moglie. Pare che si manifesti pacificamente, accendendo e spegnendo interruttori. Negli Anni '80, durante una notte in cui era al Castello la principessa Margaret d’Inghilterra, Giuseppe si sarebbe divertito a mettere in funzione elettrodomestici e altre apparecchiature e a spostare quadri e oggetti vari, soprattutto nell’ala del castello affacciata sul Trebbia, dove si trovava la vecchia cucina. Ogni tanto, quando la casa è particolarmente affollata, il cuoco Giuseppe torna a manifestarsi, sempre però in modo più scherzoso che terrificante
Affascinante è anche il borgo medievale di Castell’Arquato, dove è possibile ammirare diversi e splendidi monumenti. Basti pensare che a metà degli Anni ‘80 è stato il set del film “Lady Hawke”, valorizzato per l’occasione dalla fotografia di Vittorio Storaro. Se partiamo dalla parte bassa del paese, la visita inizia dal viale delle Rimembranze, dove si trova il Torrione Farnese, edificio militare di pianta quadrata costruito in mattoni di laterizio nel XVI secolo
Accanto al Torrione di castell'Arquato si erige il Palazzo del Duca con l’omonima fontana, costruito nel 1292 ma che riporta tracce di rifacimenti in epoche posteriori. In origine, da qui partiva un cunicolo che collegava il palazzo al Torrione Farnese. Proseguendo la salita lungo la via Solata, appare la Rocca Viscontea, la cui costruzione iniziò nel 1342 e terminò nel 1349. Dell’edificio originario, restano oggi la struttura esterna e le quattro torri difensive, delle quali solo una è integra
Giunti alla Rocca di Castell'Arquato, lo sguardo cade inevitabilmente sulla Piazza Monumentale, nella quale sono rappresentati i tre poteri del Medioevo: religioso (la Collegiata), militare (la Rocca Viscontea) e politico (il Palazzo del Podestà). La costruzione di quest’ultimo risale al 1292, ma le modifiche sono state continue nel corso dei secoli. A caratterizzarlo sono la balconata coperta, la grande scalinata d’onore, la merlatura e la torre civica con due orologi. In epoca medievale, il Palazzo veniva utilizzato anche per la proclamazione degli editti, attraverso la Loggia delle grida. Oggi è invece la sede della sala consiliare del Comune
Degne di nota anche le due Porte di Castell’Arquato, testimonianza dei quattro originari accessi al borgo. In blocchi di arenaria fu costruita Porta di Monteguzzo, della quale, nonostante i rimaneggiamenti secenteschi, è ancora visibile la struttura. Meglio conservata, nella parte del paese, è Porta Sotana (o di Sasso), in pietra e mattoni. Della cinta facevano parte anche la Porta Soprana e la Porta di Mezzo. Tutte erano munite di ponte levatoio
Da qualche tempo è possibile visitare questi due splendidi borghi senz’auto, cogliendo l’occasione per visitare una cantina locale dove degustare vini, salumi e formaggi piacentini partecipando al Wine&Castel Tour Rivalta e Castell’Arquato. Ogni sabato mattina alle 9.30 parte da piazza Cittadella, diretto a Rivalta, un minivan con guida bilingue (italiano e inglese) a bordo per tutta la durata del tour. La domenica, alla stessa ora, il minivan prende invece di la via di Castell’Arquato. In entrambi i casi, il rientro a Piacenza è previsto per le 13.30. Il pacchetto, che comprende trasporto in minivan, guida, biglietti d’ingresso ai castelli e degustazione in cantina, costa 59 euro (45 euro per i bambini fino a dieci anni. Per i bambini di età inferiore a quattro anni il tour è gratuito)