In Italia, non è raro imbattersi in cartelli stradali piuttosto curiosi e insoliti, capaci di strappare un sorriso ai viaggiatori, soprattutto per via dei nomi bizzarri di parecchi comuni della nostra nazione. Ce ne sono di divertenti in tutto il mondo, ma il nostro Paese non è affatto da meno.
Infatti, sparsi in varie regioni del Paese, questi cartelli si distinguono per messaggi stravaganti, segnalazioni particolari o semplici errori linguistici che diventano un’attrazione turistica a sé e che sicuramente fanno fare quattro risate a chi li legge e vi si imbatte. Ecco alcuni dei casi di cartelli stradali strani e divertenti che troviamo in Italia.
Indice
Quali sono i cartelli più curiosi del Paese
Un esempio noto riguardante cartelli stradali insoliti e capaci di far divertire chi li vede, in Italia è quello di alcuni piccoli paesi che, per scoraggiare il traffico veloce, hanno installato cartelli con scritte come “Attenzione, bambini!”, seguiti inoltre da frasi umoristiche del tipo “Paese con abitanti poco avvezzi alla velocità, rallenta!”. Questi sono casi, passati alla cronaca appunto per la loro stravaganza, in cui si vuole usare l’ironia quasi a scopo di strategia persuasiva (come quelle adottate nel marketing) per far sì che diventi un deterrente, nel caso ad esempio dell’eccessiva velocità, al commettere infrazioni e a guidare in maniera imprudente e irrispettosa delle regole di circolazione stradale.
In alcuni piccoli paesi, invece, per evidenziare il legame con la tradizione o con il dialetto, i cartelli stradali includono avvisi in vernacolo, come accade in alcune zone della Sardegna o del Sud Italia, dove i segnali in lingua locale affiancano quelli in italiano, creando situazioni divertenti per chi non conosce il dialetto, sebbene si tratti di pochi curiosi casi.
Nel comune di Montale, vicino a Pistoia, esiste un cartello unico nel suo genere. Piuttosto che segnalare il classico attraversamento pedonale o di animali come cervi o mucche, avverte gli automobilisti del “rischio” di attraversamento di gatti. Questo cartello, divenuto virale sui social media, testimonia l’amore del paese per i felini e l’attenzione per la sicurezza anche dei più piccoli abitanti a quattro zampe.
Non è da meno Napoli: in alcune aree della città partenopea, famosa per il suo spirito goliardico, è possibile trovare cartelli che vietano “lo scarico di risate rumorose” accanto alle zone residenziali. Sebbene chiaramente ironici, questi cartelli sono parte della cultura napoletana e servono a sottolineare la necessità di rispettare la quiete delle persone, pur mantenendo l’umorismo che caratterizza la città.
Venezia, una delle mete turistiche più visitate al mondo, non è immune da cartelli con traduzioni maldestre che, nel tentativo di spiegare il regolamento ai turisti, finiscono per essere comicamente errati. Uno dei casi più noti è la traduzione inglese del “Pericolo di caduta in acqua“, che tradotto diventa “Danger of falling into the water”: peccato che alcuni di questi cartelli, invece, siano stati realizzati e tradotti con errori di grammatica o di spelling che hanno suscitato non poche risate tra i passanti (e poi alcuni sostituiti).
Nel piccolo borgo ligure di Triora, nella provincia di Imperia, c’è un cartello che è perfetto per il periodo di Halloween. In questo caso è d’obbligo una premessa: il pittoresco borgo ligure è infatti noto per la sua storia legata alla caccia alle streghe. Ecco perché a Triora, in effetti, esiste un cartello che avverte di fare attenzione alle “streghe in transito”. Il paese ha così saputo trasformare la sua storia in un’attrazione turistica, facendo sì che anche questo cartello sia parte dell’atmosfera misteriosa e della suggestione del luogo, pur mantenendo un tone of voice decisamente ironico.
Nel cuore delle Dolomiti, continuando con il filone “fantasy”, in alcune aree montane del Trentino, si possono invece trovare addirittura alcuni cartelli che indicano strade o sentieri riservati a personaggi fiabeschi come ad esempio agli gnomi. Questo tipo di segnaletica è spesso presente per arricchire in modo originale e coinvolgente molti dei diversi percorsi tematici di trekking in montagna riservati a bambini e famiglie, che invitano a immergersi in atmosfere magiche e a esplorare i boschi con un pizzico di fantasia.
In Alto Adige, regione con una forte presenza di popolazione germanofona, i cartelli stradali sono spesso bilingui (italiano e tedesco). Tuttavia, a causa di questa duplice trascrizione, di frequente capita che alcune traduzioni risultino confuse o addirittura esilaranti per chi comprende entrambe le lingue. Infatti, un esempio famoso è la “sosta vietata”, tradotta in tedesco come “verboten parkplatz”, che invece significa “parcheggio proibito” (anziché “vietato parcheggiare”). Sembrerebbe ammiccare a qualcosa di peccaminoso, non trovate?
I cartelli stradali più strani sui nomi dei comuni
Alcuni dei cartelli stradali più ironici e divertenti che gli automobilisti e i viandanti possono trovare per le strade dell’Italia riguardano proprio i nomi reali di alcuni comuni. Ecco i più insoliti:
- Po’ di Gnocca, nel comune di Porto Tolle, in provincia di Rovigo
- Ramazzano le Pulci, frazione di Perugia
- Sesso, in provincia di Reggio Emilia
- Trepalle, in provincia di Sondrio
- Belsedere, in provincia di Siena
- Purgatorio, in provincia di Trapani
- Femminamorta, in provincia di Messina
- Orgia, in provincia di Siena
- Paperino, in provincia di Prato