La Penisola curlandese in Lituania, un paradiso da scoprire d’estate

Questa sottile striscia di sabbia è uno dei luoghi più pittoreschi e meno conosciuti d’Europa che vale la pena scoprire nella bella stagione

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Una sottile striscia di sabbia lunga un po’ meno di cento chilometri, per metà lituana e per metà russa, è uno dei luoghi più pittoreschi e meno conosciuti d’Europa. La Penisola curlandese, a Nord della Lituania, costituisce il Parco Nazionale di Kuršių Nerija, che conta, nella bassa stagione, a malapena duemila abitanti, ma che, d’estate, richiama turisti provenienti da tutto il Nord Europa. I lituani la chiamano molto più semplicemente “Spit”. Per accedervi bisogna pagare un biglietto d’ingresso, una sorta di tassa ecologica che serve per tenere sotto controllo gli afflussi turistici.

La Penisola curlandese in Lituania

Questa penisola è affacciata da una parte sul Mar Baltico e dall’altra è separata dalla terraferma da una tranquilla laguna. Formata esclusivamente da sabbia, è caratterizzata da enormi dune mobili alte fino a 60 metri, dune che, nei secoli passati, hanno letteralmente inghiottito interi villaggi.

Il panorama, qui, è bellissimo e varia in continuazione a seconda di come tira il vento. Per la bellezza paesaggistica, nel 2000 l’Unesco ha iscritto la Penisola curlandese tra i Patrimoni dell’Umanità. Secondo una leggenda locale, questa lingua sabbiosa fu creata dalla gigante Neringa (che ha dato il nome alla regione) che si divertiva a giocare sulla spiaggia. In realtà, secondo gli esperti le dune della Penisola curlandese si sarebbero formate all’incirca 5.000 anni fa.

Molte delle dune su cui fino a qualche tempo fa si poteva camminare – oggi sono protette e calpestarle è vietato – nascondono tuttora case ed edifici. La più grande di esse, che ha addirittura un nome, Parnidis, si trova nei pressi di Nida, il villaggio più turistico e più caratteristico della penisola, a pochi metri dal confine con la Russia, ed è soprannominata il “Sahara della Prussia Orientale”.

Fonte: 123RF
Il villaggio di Nida nella Penisola curlandese

Il villaggio di Nida, amato da artisti e scrittori

Questo delizioso villaggio è puntellato di case di legno colorate, rosse, verdi, blu, che sembrano uscite da un libro di fiabe. Molte di esse ospitano ristorantini dove assaggiare il pesce affumicato fatto al momento e dell’ottima birra artigianale o negozi di souvenir. Nida ha ispirato diversi artisti e scrittori nel corso dei secoli, primo fra tutti Thomas Mann che amava rifugiarsi qui d’estate per trascorrere le vacanze e lavorare. Oggi si può visitare la sua casa-museo e ogni estate viene organizzato un interessante festival artistico.

Nonostante sia una cittadina piccola, da visitare a Nida ci sono anche il museo del mare, che racconta la vita dei pescatori, e il museo dell’ambra, essendo la Lituania uno dei pochissimi Paesi dove ancora si raccoglie questa preziosa e sempre più rara pietra. Essendo tuttora un villaggio artistico, vengono spesso ospitati artisti, designer e creativi che ripagano il loro soggiorno con opere d’arte.

Un parco naturale unico

Per proteggere le dune i villaggi dei pescatori, nei primi anni dell’800 il governo prussiano avviò una massiccia campagna di riforestazione dell’area tanto che, oggi, grandi foreste di pini coprono la quasi totalità della penisola, proteggendola dall’erosione degli agenti atmosferici.

I boschi sono diventati, così, un’altra attrazione turistica per tutti coloro che amano trascorrere vacanze in mezzo alla natura, passeggiando o pedalando con la mountain bike. Tutta la penisola è attraversata da piste ciclabili e sentieri su cui ci si può spostare stando lontano dalla strada, l’unica che attraversa il territorio e che comunque non è mai molto trafficata.

Una bella gita da fare è quella che porta alla Collina delle Streghe, un luogo adatto soprattutto ai bambini, dove si possono ammirare enormi sculture intagliate nel legno, esempi unici di arte locale, con opere che raffigurano streghe, demoni e altre creature terribili legate alle leggende lituane.

Fonte: @SiViaggia - Ilaria Santi
I boschi della Penisola curlandese

Le spiagge di dune

Essendo una lingua di sabbia con mare a destra e a sinistra, non mancano di certo le spiagge. La sabbia qui è bianchissima e finissima, quasi come le nostre dune di Piscinas, in Sardegna. L’acqua, però, è molto più fredda. Ci sono belle spiagge a Nida, a Preila, a Pervalka e a Juodkrantė. Spiagge per tutti, ma alcune anche solo per donne e altre solo per uomini (un retaggio dell’occupazione sovietica), così come una spiaggia naturista, a Nida, e una pet friendly.

Sulla penisola ci sono alcuni alberghi e appartamenti che si possono affittare, specie a Nida e nei pochi altri villaggi, come Smiltyne Juodkrante e Pervalka Preila, per chi desidera trascorrervi anche solo qualche giorno in questo angolo del Nord Europa davvero incredibile. Gli hotel hanno spesso una spa dove vengono fatti trattamenti a base di ambra che pare abbia tantissimi poteri benefici, a partire dall’antistress fino a curare problemi della tiroide.

Fonte: 123RF
La costa della Penisola curlandese

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