Cascate di Triberg, il cuore selvaggio della Foresta Nera

Le Cascate di Triberg, nella Foresta Nera, offrono scenari naturali, leggende, eventi stagionali e percorsi facili da raggiungere in auto o treno

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Non sono le più famose d’Europa, e nemmeno le più alte del mondo, eppure le Cascate di Triberg riescono a fare quello che molte altre si dimenticano: stupire con semplicità. Incastonate nel cuore cupo e leggendario della Foresta Nera, sono ben sette e oltre a salti d’acqua incredibili da osservare permettono di fare un viaggio verticale tra roccia, muschio e storia. Qui l’acqua non cade: danza, ruggisce, scompare tra le pieghe di un paesaggio che sembra uscito da una fiaba dei fratelli Grimm. Scopriamo insieme tutto ciò che bisogna sapere su queste meraviglie della natura.

Dove si trovano le Cascate di Triberg

Le Cascate di Triberg si nascondono tra gli abeti fitti e le valli misteriose della Foresta Nera, nel sud-ovest della Germania, e più precisamente nel Land del Baden-Württemberg. Siamo nel cuore di una regione che profuma di resina, leggende e orologi a cucù, e proprio di questi ultimi Triberg ne è uno dei borghi simbolo.

Il paese, piccolo e raccolto, è attraversato dal torrente Gutach, che proprio qui decide di lanciarsi in una serie di salti spettacolari per oltre 160 metri, dando vita a uno dei capolavori naturali più affascinanti del Paese.

Cosa fare in estate alle Cascate di Triberg

Durante la bella stagione, le Cascate di Triberg sono un’esperienza che mischia l’imponenza della natura, la praticità turistica e qualche trucco che solo chi vive qui sa. L’accesso è semplice: basta parcheggiare in centro Triberg e scegliere uno dei cinque ingressi per raggiungere queste meraviglie. Il principale è vicino al centro, a poca distanza da ristoranti e negozietti di orologi a cucù, ideale per un mix tra natura e cultura locale.

Poco dopo ci si ritrova al cospetto di ben 163 metri di salto d’acqua, distribuiti su sette cadute, che scorrono su massi di granito scolpiti dal tempo. A disposizione dei visitatori ci sono 3 trekking estivi ben segnalati:

Non mancano punti di ristoro, panchine con vista top e la possibilità di attraversare un ponte sospeso che porta vicinissimi alla potenza dell’acqua e alla fresca nebbiolina che si alza a ogni schianto. Ciò non toglie che, in alcune giornate, la contemporanea presenza di centinaia di turisti e visitatori possa nascondere un po’ di fascino del luogo.

Nei mesi clou (giugno-agosto) le ore centrali sono spesso affollate, con code ai tornelli per le foto migliori. Il biglietto “Triberger Inklusiv-Karte” costa 8 euro per gli adulti, con prezzi ridotti per bambini (7–7,50 euro) e 20 euro per famiglie; include l’ingresso anche al Schwarzwaldmuseum, al Triberg-Land (trenini e modellini), e al museo Instagram Triberg‑Fantasy.

I più curiosi saranno felici di sapere che c’è persino un percorso “dietro le quinte”, nascosto poco sopra il paese (attenzione, non è un sentiero ufficiale e nemmeno sempre consigliato). Per trovarlo occorre andare a piedi salendo sulla sinistra. Tra aprile e ottobre, inoltre, le cascate restano accese fino alle 22:00/24:00 (dipende da diversi fattori) e la luce notturna crea atmosfere magiche, ultrafotogeniche per chi ama lo scatto serale.

Dal punto di vista pratico, è necessario indossare scarpe robuste, fare scorta di acqua, avere occhiali da sole e vestirsi a strati, perché la temperatura sale tra le rocce illuminate e i vapori d’acqua. Nei mesi con piogge (più fine marzo-aprile), le cascate sono al massimo della forza, ma il terreno diventa più insidioso: in quei casi chiedete in loco eventuali restrizioni su certi sentieri .

Infine, se cercate qualcosa in più, potete abbinare al percorso al Greifvogelpark accanto, dove ci sono rapaci in volo, oppure un’escursione di mezza giornata lungo la storica Schwarzwaldbahn. In alternativa, potete semplicemente fermarvi nella città per una fetta di Schwarzwälder Kirschtorte in uno dei caffè d’epoca, completando un’esperienza che mixa natura, cultura e autenticità locale.

Cosa fare in inverno alle Cascate di Triberg

In inverno, le Cascate di Triberg si trasformano in un regno fiabesco di ghiaccio, silenzio e luci soffuse. L’acqua, pur non congelando completamente, forma colonne di ghiaccio e stalattiti spettacolari, mettendo in scena un ambiente surreale che solo pochi luoghi al mondo possono vantare. I percorsi asfaltati restano aperti e accessibili, con alcune limitazioni solo in caso di condizioni particolarmente scivolose, ma gli spalti inferiori sono fruibili quasi sempre (tranne con la presenza di ghiaccio intenso).

I prezzi d’inverno sono più vantaggiosi rispetto all’estate: il biglietto per adulti costa circa 6 euro, una piccola gratificazione per entrare in un paese delle meraviglie ghiacciate senza svuotare il portafoglio.

I sentieri, anche se non fruibili nella loro interezza in caso di ghiaccio, mettono a disposizione passeggiate suggestive tra alberi imbiancati e roccia gelata. La piattaforma panoramica classica rimane aperta, anche se può diventare una superficie di ghiaccio lucido: scarpe con grip o ramponcini leggeri sono altamente consigliati. L’altro suggerimento che vi diamo è quello di visitarle entro le ore centrali del giorno, quando il sole scalda e predispone condizioni più sicure.

Un evento straordinario che non si può mancare è il Triberger Weihnachtszauber, tra Natale e Capodanno. In questo periodo le cascate vengono illuminate da oltre un milione di luci, accompagnate da fuochi d’artificio, spettacoli di fuoco sui ponti e una veste festiva unica. Tuttavia, è bene sapere che anche fuori dal periodo delle feste le cascate rimangono illuminate fino alle 22:00, creando uno scenario misterioso e affascinante.

Chi vuole abbinare alla visita altre scoperte, può dirigersi al piccolo Bergsee (745 metri di quota), un lago che si trasforma in uno specchio ghiacciato in cui, con clima rigido, è possibile persino pattinare. Se amate invece l’aria gelida e l’avventura, potete partire per escursioni guidate con ciaspole nei dintorni, come sul Westweg o verso la Schramberg (è sempre meglio chiedere informazioni agli uffici turistici locali).

Curiosità e leggende sulle Cascate di Triberg

Non è solo l’acqua a scorrere tra i massi antichi delle Cascate di Triberg, perché qui fluiscono anche storie, superstizioni e segreti che la Foresta Nera non ha mai smesso di sussurrare. Secondo alcune leggende locali, queste cascate sarebbero custodite da spiriti antichi, protettori della natura e della montagna, che si mostrerebbero solo nelle notti di luna piena quando il fragore dell’acqua si mescola a strani echi nel vento. Altri giurano che nelle pieghe più oscure del sentiero, tra muschi e radici contorte, si possano intravedere fugacemente le “Wasserfrauen”, donne d’acqua simili a ninfe che non sono altro che spiriti silenziosi che abitano i torrenti e proteggono chi rispetta il bosco.

Una curiosità più concreta riguarda invece il rumore delle cascate. Oltre a essere suggestivo, infatti, è terapeutico. Gli abitanti della zona raccontano che da generazioni si va “a sentire l’acqua” per liberarsi dai pensieri pesanti. Non è un caso se la camminata lungo i sentieri è considerata quasi una forma di meditazione naturale. E poi c’è la storia locale del primo orologio a cucù elettrico, inventato proprio a Triberg: sembra che il suono delle cascate abbia ispirato quel “cucù” così caratteristico, che risuona oggi in mezzo mondo.

Nei periodi di pioggia intensa o in primavera, con lo scioglimento delle nevi, le cascate diventano talmente potenti da far vibrare leggermente il terreno nei pressi del primo salto. Un fenomeno molto particolare e che alcuni attribuiscono alle “energie della montagna”, mentre altri semplicemente alla forza dell’acqua. E infine, ogni tanto si parla di una pietra nascosta tra i salti, da cui, secondo la tradizione, bisognerebbe lanciare una moneta per esprimere un desiderio. Tuttavia c’è un problema: nessuno sa indicare quale sia veramente, e forse è proprio questo il bello.

Come arrivare

Arrivare alle Cascate di Triberg è più facile di quanto sembri, anche se il paesino si trova nel cuore profondo della Foresta Nera. Se si viaggia in auto, il percorso più comodo è attraverso la B500, una delle strade panoramiche più belle della Germania, che serpeggia tra boschi fitti, salite dolci e scorci da cartolina. Occorre seguire le indicazioni per Triberg e, una volta in paese, parcheggiare. Attenzione però: nei mesi estivi e nei weekend è meglio arrivare presto perché i posti si riempiono in fretta e in centro il traffico può rallentare tutto.

Per chi sceglie il treno, la stazione di Triberg Bahnhof si trova a circa 20-25 minuti a piedi dalle cascate (in salita all’andata, ma niente di proibitivo). La linea ferroviaria collega direttamente con Offenburg, uno snodo ben servito anche da treni ICE e regionali, rendendo Triberg raggiungibile senza troppe complicazioni. Se non avete voglia di camminare ci sono bus locali (consultabili via app o al punto info in stazione), ma i tempi d’attesa possono essere un po’ lenti (specialmente fuori stagione). È bene sapere, inoltre, che esiste anche un ingresso secondario alle cascate nella parte alta del paese (ma non offre la vista iniziale più scenografica).

Infine, per i viaggiatori in camper o in moto Triberg è ben attrezzata. Ci sono aree sosta dedicate e le strade, seppur tortuose, sono mantenute in ottime condizioni.

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