La leggenda del Lago di Misurina: ecco cosa nasconde

È uno dei laghi naturali più belli d’Italia e si trova nel Cadore. Ecco perché andarci

Pubblicato: 6 Settembre 2016 12:38Aggiornato: 17 Settembre 2024 16:57

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Il Lago di Misurina, conosciuto anche come “Perla delle Dolomiti”, è uno dei laghi più belli d’Italia. È un lago naturale che si trova nel Cadore, in provincia di Belluno, a 1.754 metri di altitudine. Si tratta di un meraviglioso specchio d’acqua incastonato tra le Dolomiti di Sesto e Cortina d’Ampezzo, che muta il proprio aspetto a seconda delle stagioni: da lago ghiacciato (e calpestabile) d’inverno a splendida e colorata meraviglia a primavera. Ciò che lo rende famoso è proprio il contesto paesaggistico in cui si trova. Questo lago è noto anche per le proprietà terapeutiche che offre grazie a un microclima particolarmente salubre.

La bellezza del Lago di Misurina

Non è un lago grandissimo, ma è comunque il più grande lago naturale del Cadore. Ha un perimetro di 2,6 chilometri ed è profondo circa 5 metri. D’estate, soprattutto, è un’importante meta di turismo, in quanto da qui partono diversi sentieri, come quello che porta fino alle Tre Cime o al Rifugio Auronzo, o l’impianto di risalita che direttamente dal lago trasporta gli escursionisti al Rifugio Col de Varda. Ma lo è anche d’inverno, quando si ghiaccia completamente. Dal Lago di Misurina si gode di un meraviglioso panorama. Lo sguardo, infatti, si perde verso le incredibili vette delle tre Cime di Lavaredo, che si specchiano magicamente proprio nelle sue acque, di Sorapiss, i Cadini di Misurina e il Monte Cristallo.i

La leggenda del Lago di Misurina

Attorno a questo lago gira una leggenda che ne aumenta ancor più l’interesse. La leggenda narra la storia di Misurina, figlia unica del re Sorapiss, governatore delle terre comprese tra le Tofane, l’Antelao, le Marmarole e le Tre Cime di Lavaredo. Misurina era una bambina molto viziata, molto capricciosa e molto dispettosa, ma era anche una bambina molto graziosa. Per il re Sorapiss, rimasto vedovo, era l’unica ragione di vita. Il re giustificava, quindi, il comportamento della bambina dando la colpa di tutto alla sofferenza che la piccola provava per la mancanza di una figura materna. Al compimento dell’ottavo anno di età, Misurina venne a conoscenza dell’esistenza di una fata che viveva sul Monte Cristallo e che possedeva uno specchio magico, il quale dava il potere di leggere i pensieri di chiunque vi si specchiasse. Misurina supplicò lungamente il padre affinché le procurasse lo specchio, che desiderava a ogni costo, finché Sorapiss cedette e l’accompagnò.

La fata resistette a lungo, perché non voleva accontentare quella bimba capricciosa ma, di fronte alle lacrime di Sorapiss, finì per acconsentire, ponendo però una condizione, nella speranza che il re e sua figlia rinunciassero. La fata possedeva un bellissimo giardino ricco di fiori stupendi sul Monte Cristallo, ma l’eccesso di sole li appassiva prematuramente. Sicché chiese, in cambio dello specchio, che Sorapiss accettasse di essere trasformato in una montagna, che proteggesse con la propria ombra il giardino della fata. Il re acconsentì.

Quando Misurina ricevette lo specchio e venne informata del patto, non si scompose, anzi, si mostrò entusiasta all’idea che suo padre, per renderla felice, diventasse una montagna, sulla quale lei avrebbe potuto correre e giocare. Ma in quello stesso istante, mentre Misurina contemplava lo specchio, Sorapiss cominciò a trasformarsi, gonfiandosi e cambiando colore: i capelli divennero alberi e le rughe crepacci. Misurina si accorse improvvisamente di trovarsi in alto, sulla montagna che era stata suo padre e, rivolgendo lo sguardo in basso, fu colta da un capogiro e precipitò nel vuoto. Il re Sorapiss, nei suoi ultimi istanti di vita, dovette così assistere impotente alla tragica morte della figlia; pertanto dai suoi occhi ancora aperti sgorgarono così tante lacrime da formare due ruscelli, i quali si raccolsero a valle formando un immenso lago, che prese il nome di Misurina. Lo specchio, cadendo, si infranse tra le rocce e i frammenti furono trascinati a valle dai ruscelli di lacrime del re, dove ancora oggi danno riflessi multicolori e rendono ancora il Lago di Misurina un luogo unico al mondo.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963