Un altro orgoglio italiano è stato svelato, si tratta del mosaico più grande d'Europa situato in una deliziosa frazione di Arezzo. Un capolavoro artistico e visionario guidato dall'artista Andreina Giorgia Carpenito e da oltre cento professionisti provenienti da ogni parte del mondo per creare questo murales e salvare la demolizione della chiesa dello Spirito Santo a Indicatore. L'opera prende il nome di Visione di Ezechiele ed è spettacolare. Sfogliate la gallery per conoscere la sua storia.
Quando la notizia della demolizione della Chiesa dello Spirito Santo a Indicatore si è diffusa, la macchina creativa e portentosa di Andreina Giorgia Carpenito è stata messa in moto da Don Santi Chioccioli, il parroco che ha combattuto per la riqualificazione della chiesa.
Detto, fatto. Nel 1997 l'artista inizia a lavorare al grandioso progetto: Andreina realizza 160mq di vetrate dedicate alla Trinità e alla Creazione del Mondo, una pala lignea che prende il nome dalla chiesa Discesa dello Spirito Santo e una cappella adiacente all’architettura religiosa che raffigura l'Incontro con Gesù.
Nel 2006, dopo aver realizzato le opere interne alla chiesa cambiandone completamente l’aspetto, Andreina ne inizia una nuova: un altorilievo sulla facciata della chiesa realizzato in terrecotte policrome raffigura il bene e il male dell’Apocalisse di Giovanni.
Quando si vive nella bellezza, non si può fare a meno di bramarla ancora. Dopo aver completato l'altorilievo, Andreina progetta di creare un nuovo capolavoro per dare continuità agli interni della chiesa e per valorizzare gli esterni dell'edificio.
In quello che era il parcheggio antistante alla chiesa, destinato ad auto e pullman, viene realizzato un mosaico trencadis, ispirato all'opera di Gaudí, di 240mq dedicato alla Visione di Ezechiele.
L'opera, visibile dall'esterno, inizia a suscitare molto interesse da parte della stampa e dei cittadini. Tutti ne parlano, e mentre la fama del mosaico di Andreina raggiunge tutto il Paese, l'artista continua il suo progetto di espansione.
L’artista immagina la creazione di hub multidisciplinare fatto di laboratori in tutte le discipline artistiche un posto dove si celebra l'inclusione, dove si impara attraverso l’amicizia, il gioco e la cultura. Nasce così il Centro Polivalente delle Arti.
Ma Andreina è un'artista visionaria, così il suo sogno di espandere ancora di più il progetto artistico e portare alla luce quella frazione di Arezzo è andato avanti con l'obiettivo di trasformare il sagrato in un palcoscenico con un pubblico seduto nella zona antistante alla chiesa su un anfiteatro all’aperto.
È un progetto enorme, quello di Andreina, che però trova il supporto da artisti, professionisti internazionali e altre associazioni. Così il Mosaico di Andreina si è trasformato in un'iniziativa artistica sociale dalla portata mondiale sostenuta l’Associazione Culturale Ezechiele APS, fondata nel 2012.