A Tuscania riaprono alcune straordinarie necropoli

Inaugurato il progetto che prevede due visite guidate al mese alla scoperta delle necropoli etrusche di Tuscania: ecco quando si possono ammirare

Pubblicato: 18 Aprile 2024 13:30

SiViaggia

Redazione

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Se avete il desiderio di una gita fuori porta, che vi porti alla scoperta di tesori archeologici unici, la meta ideale di questi mesi è Tuscania. Da oggi, i visitatori avranno l’occasione di ammirare la necropoli della Madonna dell’Ulivo, con la famosa Grotta della Regina e le Tombe della famiglia Curunas, Pian di Mola e Peschiera, grazie a una bellissima iniziativa che punta a valorizzare un imperdibile patrimonio UNESCO.

Necropoli di Tuscania: alla scoperta dei tesori degli etruschi

Gioiello della provincia di Viterbo, Tuscania è uno splendido borgo medievale circondato da rocce di tufo e campi di lavanda. Per valorizzare il suo inestimabile patrimonio storico e artistico, Promo Tuscia ha inaugurato un importante progetto che prevede due visite guidate al mese alla scoperta delle sue meraviglie archeologiche, fino al 22 dicembre.

Si potranno così scoprire le bellezze della Necropoli di Madonna dell’Ulivo, non lontana dal centro storico medievale del paese, che si affaccia a levante su uno splendido pendio tufaceo, da cui si può godere di un magnifico panorama sulla valle del fiume Marta. La necropoli si sviluppa su tre gradoni lungo il pendio. Al primo livello si trova la famosa Grotta della Regina,  subito al di sotto spunta un gruppo di tombe a camera di epoca arcaica, mentre all’ultimo livello si trovano le Tombe della Famiglia Curunas e la Tomba del Sarcofago delle Amazzoni di epoca ellenistica. E ancora, si potranno scoprire i tesori unici delle Necropoli di Pian di Mola e della Peschiera, dove sono presenti caratteristiche tombe a dado, semi-dado e a casa con portico, risalenti al VI secolo avanti Cristo. Intanto, vediamo questi gioielli archeologici più da vicino.

Grotta della Regina

La Grotta della Regina prende il nome dalla leggenda narrata dall’archeologo Secondiano Campanari di Tuscania, secondo il quale, al momento della scoperta, su una parete della tomba venne vista l’immagine dipinta di una fanciulla, forse una giovane regina, dissoltasi poco dopo. A rendere famosa la Grotta furono soprattutto i racconti di viaggio dello scrittore inglese G. Dennis del 1842.

L’ipogeo, scoperto scavando una galleria a destra dell’ingresso principale, risale all’epoca ellenistica (IV-II secolo a. C.) e deve la sua notorietà soprattutto alla sua particolare e complessa planimetria e per la suggestione conferita alla tomba dalla presenza di numerosi cunicoli, che si dipartono in più direzioni e si sviluppano su tre livelli, il cui significato è ancora avvolto nel mistero. Nel tempo sono state avanzate molti ipotesi al riguardo, ma la particolare struttura, completamente differente dalle altre tombe, ne fa supporre l’utilizzo come luogo di culto. Purtroppo, i numerosi sarcofagi e le suppellettili rinvenuti all’interno, al momento della scoperta, sono andati dispersi.

Fonte: Getty Images - Ph: Universal Images Group Editorial
La suggestiva Grotta della Regina

Tombe Curunas

Queste tre tombe sono state scoperte durante i lavori di consolidamento del complesso monumentale principale, condotti dalla Soprintendenza tra il 1967 e il 1970. Sono situate nel terzo gradone della necropoli e avevano la funzione di accogliere le sepolture della famiglia aristocratica etrusca Curunas, dalla metà del IV secolo alla fine del II secolo. Gli ipogei avevano un impianto monumentale ben visibile dalla valle in quanto l’intento era quello di testimoniare l’importanza sociale ed economica della famiglia. Anche gli oggetti rinvenuti rappresentano un raro e prezioso esempio di corredo funerario etrusco, come i bronzi che costituiscono un sontuoso servizio da mensa e la pregevole serie di ceramiche a figure rosse, oggi conservati al Museo Archeologico di Tuscania.

Tomba del Sarcofago delle Amazzoni

Nel terzo gradone della necropoli si trova anche la Tomba del Sarcofago delle Amazzoni, composta da due camere disposte sullo stesso asse, parzialmente crollate a causa della particolare friabilità del tufo in cui fu scavata. Deve il nome a un particolare sarcofago, risalente alla seconda metà del IV secolo a.C. e oggi conservato al Museo Archeologico di Tuscania, riportante scene di Amazzonomachia realizzate sui lati della cassa.

Necropoli di Pian di Mola e della Peschiera

In uso fin dal VII secolo a.C. la Necropoli etrusca di Pian di Mola prende il nome dall’altura dove è situata nei pressi di Tuscania. È composta da tombe allineate, risalenti al VII-I secolo a.C., scavate per lo più nelle rocce circostanti. Si possono trovare tombe di epoca tardo-ellenistica, che hanno conservato una serie di sarcofagi fittili di produzione locale, e tombe rupestri a dado. Tra le più note, la tomba a casa con portico, incastonata nella roccia, è caratterizzata da tre camere sepolcrali. In origine, presentava un portico d’ingresso e statue di sfingi e leoni a ornare il tetto.

Vicino alla Necropoli di Pian di Mola troviamo la Necropoli della Peschiera, composta da tombe di varia tipologia, prevalentemente di tipo a camera, realizzate tra il VII ed il II sec. a.C.. Comprende tombe risalenti tra il VII – II sec. a.C., ma è famosa soprattutto per la caratteristica Tomba a Dado, un esempio eccezionale di tomba rupestre arcaica a forma di casa etrusca scavata nella roccia.

Museo Archeologico Nazionale di Tuscania

Gli interessanti reperti delle necropoli sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Tuscania, che ha sede nella suggestiva cornice dell’ex convento fondato nel 1247, adiacente alla Chiesa di Santa Maria del Riposo. La prima sezione del Museo venne inaugurata nel 1988, a piano terra, mentre nel 1997 e nel 2007 furono allestite le due ali espositive al piano superiore, che ospitano le testimonianze archeologiche provenienti dal territorio della provincia di Viterbo e ripercorrono la storia della famiglia Campanari, legata a quella degli scavi e ai tesori dell’etruscologia.

Particolare importanza rivestono i complessi funerari provenienti dalle tre tombe rupestri della famiglia Curunas, come i sarcofagi in nenfro, con coperchi che restituiscono a tutto tondo la figura del defunto, le pregevoli ceramiche e i materiali in bronzo connessi al banchetto o al mondo femminile.

Fonte: Getty Images - Ph: Hulton Fine Art Collection
Un sarcofago della famiglia Curunas al Museo Archeologico di Tuscania

Visita alle necropoli di Tuscania: le date

Le visite guidate alle importanti Necropoli di Tuscania si terranno da aprile a dicembre, nelle seguenti date:

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