Inizia la sperimentazione dell’IT Wallet, l’app per avere i documenti sullo smartphone

Il nuovo portafoglio digitale, utile anche per chi viaggia, consentirà di avere sempre a portata di mano documenti e accesso ai servizi pubblici.

Pubblicato: 16 Luglio 2024 18:34

Maria Grazia Casella

Giornalista specializzata in Travel

Giornalista esperta di viaggi e turismo, ha fatto della passione per il viaggio una professione, che l’ha portata a visitare oltre 80 paesi in tutti i continenti.

Parte la sperimentazione dell’IT Wallet, il portafoglio digitale che permette di avere accesso ai documenti personali e ai servizi pubblici direttamente sullo smartphone, tramite l’app IO. Una vera rivoluzione digitale, che potrebbe rivelarsi estremamente utile anche per chi viaggia. L’IT Wallet consente infatti di avere sempre a portata di smartphone documenti essenziali come tessera sanitaria, patente, passaporto e altri attributi verificabili, eliminando la necessità di portare con sé documenti fisici, riducendo pertanto il rischio di perderli o danneggiarli durante il viaggio.

Inoltre, facilita l’accesso ai servizi pubblici e privati, come il noleggio di auto, l’acquisto di biglietti o il check-in in albergo, in modo rapido e sicuro. Grazie alla possibilità di autenticazione e verifica immediata tramite il portafoglio digitale, i viaggiatori possono quindi gestire in modo più efficiente e sicuro le loro necessità documentali, migliorando l’esperienza complessiva del viaggio.

Cos’è l’IT Wallet

Al momento sono un migliaio gli utenti selezionati per questa prima fase di test del progetto, finanziato con circa 300 milioni di euro provenienti anche da fondi del Pnrr, che dovrebbe estendersi a tutti gli italiani entro il 2025. Quando il portafoglio digitale conterrà vari “attributi verificabili”, come gli estremi del passaporto, il certificato di nascita, la patente e la tessera elettorale. L’obiettivo è creare un’identità digitale universale, anticipando l’European Digital Identity Wallet (EUDI) che l’Unione Europea prevede di lanciare nel 2026, con cui ogni cittadino europeo potrà condividere documenti digitali, aprire conti bancari, effettuare pagamenti e accedere a servizi pubblici in modo uniforme in tutta l’Unione.

L’IT Wallet non solo rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione dei servizi, ma si prefigge quindi anche di uniformare gli standard di identificazione digitale a livello europeo, facilitando l’interazione con le piattaforme digitali e migliorando l’efficienza amministrativa per milioni di cittadini.

I test di sperimentazione dell’IT Wallet

I cittadini coinvolti in questa prima fase della sperimentazione riceveranno la patente e la tessera sanitaria sull’app IO, con accesso garantito tramite autenticazione a due livelli (Cie o Spid). La seconda fase dei test, prevista per settembre-ottobre 2024, includerà ulteriori documenti personali, come la carta d’identità elettronica e la carta europea della disabilità. Entro la fine dell’anno, l’IT Wallet dovrebbe essere disponibile per un numero sempre maggiore di persone, fino a coinvolgere potenzialmente una platea di 44,5 milioni di italiani, inclusi molti anziani che ancora non possiedono carta d’identità digitale o Spid.

I vantaggi del portafoglio digitale

A pieno regime, l’IT Wallet permetterà di svolgere numerose attività direttamente dal proprio smartphone. Sarà possibile, ad esempio, acquistare farmaci che richiedono la ricetta medica, comprare e attivare una nuova SIM per il cellulare, noleggiare auto e accedere ai servizi della pubblica amministrazione senza dover presentare i documenti di persona. Una svolta significativa nella vita quotidiana dei cittadini, che semplificherà l’accesso a molti servizi, riducendo la necessità di portare con sé documenti fisici.

L’introduzione dell’IT Wallet segna un passo importante verso la digitalizzazione completa dei servizi pubblici in Italia. La sperimentazione iniziale e le successive fasi di test permetteranno di affinare lo strumento e garantirne la massima efficienza e sicurezza. Con l’IT Wallet, il Governo italiano punta a migliorare la qualità della vita dei cittadini, rendendo più semplice e immediato l’accesso a una vasta gamma di servizi. Rappresenta quindi un valido esempio di come l’innovazione tecnologica possa essere al servizio della comunità, facilitando la transizione verso una società sempre più digitale e interconnessa.

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