Sogni di visitare una capitale europea economica che sia un simbolo di storia, cultura e creatività? Berlino fa al caso tuo. Modernissima oggi, un tempo al centro delle contese politiche di dominazione in Europa, è sicuramente in cima a molte wishlist di viaggio. Chi non ha mai visto la Germania non può che partire da qui… ma cosa vedere a Berlino? Tra luoghi iconici, quartieri e musei ha davvero tanto da offrire.
Indice
Reichstag
Tra le cose da vedere a Berlino c’è il Reichstag: costruito tra il 1884 e il 1894 seguendo il progetto dell’architetto Paul Wallot è un edificio storico in stile neorinascimentale. Originariamente progettato per ospitare il parlamento dell’impero tedesco per poi diventare il Reichstag durante la repubblica di Weimar.
Non si può certo dire che non abbia subito aggressioni: basti pensare che nel febbraio del 1933 è stato incendiato, probabilmente per contestare la nomina di Adolf Hitler come cancelliere ma in realtà le cause sono tutt’oggi dibattute. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale era oggettivamente danneggiato e con la divisione è stato attribuito alla parte occidentale senza essere utilizzato fino al 1990. Negli anni dal 1995 al 1999 si sono occupati del restauro grazie all’impresa dell’architetto britannico Norman Foster che ha curato personalmente il progetto. Una chicca? La cupola che regala una vista panoramica.
Memoriale dell’olocausto
La Germania si è macchiata del genocidio degli ebrei ad opera del partito di Hitler: per ricordare la pagina nera della storia è stato costruito un memoriale dell’olocausto, così che l’orrore capitato non succeda mai più. Si trova non distante dalla porta di Brandeburgo ed è stato progettato da Peter Eisenman per essere inaugurato nel 2005. A comporlo sono 2711 blocchi di cemento che creano un effetto labirintico per rappresentare la disumanizzazione dell’olocausto. L’idea dell’artista era evocare paura, smarrimento e solitudine provando a far rispecchiare quello che devono aver provato le vittime in quegli anni.
Al di sotto è possibile accedere ad un centro di documentazione che al suo interno custodisce approfondimenti sulla tragedia. Il luogo di informazione include mostre permanenti e temporanee che hanno lo scopo di ripercorrere quella che è stata una delle pagine più nere della storia europea.
Porta di Brandeburgo
Simbolo indiscusso di Berlino, la porta di Brandeburgo è un esempio incredibile di architettura neoclassica ed è anche la testimone silenziosa degli eventi che hanno segnato la capitale. Imponente da lasciare senza fiato, è stata costruita nel XVIII secolo e ha visto con i suoi occhi prima l’epoca prussiana, la divisione della Germania e la sua riunificazione. La porta di Brandeburgo ha segnato il confine tra Germania Est e Germania Ovest, oggi è invece un simbolo di pace e unità tanto che milioni di visitatori ogni anno si fermano a visitarla.
Muro di Berlino
Potremmo definire ciò che resta del muro di Berlino come una cicatrice che taglia in modo netto in due la capitale tedesca. Un monumento da visitare che sembra fare ancora male alla città; un divisorio di cemento che fino al 1989 ha dettato le sorti di una località condannandola ad astio e tensione con l’altra parte.
Oggi non è più tutto in piedi, alcuni pezzi sono ancora ben visibili mentre altri sono stati distrutti: il percorso però è ancora percorribile e da modo di scoprire quello che è stato Berlino nei momenti di tensione tra l’Unione Sovietica, l’Europa e gli Stati Uniti. Tra i luoghi da vedere in zona c’è la East Side Gallery.
East Side Gallery
Tra le attrazioni più amate dai turisti che visitano Berlino, è una galleria d’arte a cielo aperto: circa 1,3 km in cui oltre 100 murales e opere di street art si susseguono in quella che è la sezione rimasta in piedi del muro di Berlino. A firmare le opere ci pensano gli artisti di tutto il mondo che hanno fatto a gara per parlare di libertà, speranza e riconciliazione attraverso le proprie opere postume al 1989.
Oltre a tanti bellissimi scatti, qui ci si immerge in una storia recente europea fatta di democrazia e giustizia. Lungo la passeggiata si osservano murales diventati famosi come il bacio fraterno di Dmitri Vrubel, che raffigura il bacio tra Leonid Brezhnev e Erich Honecker, o test the rest di Birgit Kinder in cui Trabanat sfonda il muro. A conquistare è l’atmosfera che si respira, un mix tra storia, cultura e voglia di libertà.
Palazzo di Charlottenburg
Un altro luogo must da visitare a Berlino è il palazzo di Charlottenburg. Costruito alla fine del XVII secolo, è stato la residenza estiva della prima regina di Prussia Sophie Charlotte. L’edificio, in stile barocco e rococò è circondato da giardini rigogliosi all’inglese e all’italiana ed è tra le tappe imperdibili per chi desidera scoprire com’era la corte prussiana. Gli spazi outdoor alternano l’ordine dei viali alle imponenti sculture mentre le fioriture e i laghetti diventano uno sfondo perfetto per scatti ricordo.
La residenza è visitabile all’interno; se sceglierai di farlo potrai trovarti davanti sale riccamente decorate come la grande orangerie, il padiglione nuovo e l’incantevole sala delle porcellane. Ogni stanza ha qualcosa da raccontare ma se dovessi dirti il mio posto preferito sarebbe la sala degli specchi che, nel design, sembra strizzare l’occhio a quella di Versailles… seppur molto più piccola.
Museumsinsel
Patrimonio Unesco, la Museumsinsel è conosciuta ai più con il nome di “Isola dei musei”. Il complesso vanta al suo interno cinque musei posizionati proprio su un isolotto sullo Sprea. A due passi dal centro, è tra le attrazioni più suggestive della città.
L’Altes Museum, il Neues Museum, l’Alte Nationalgalerie, il Bode-Museum e il Pergamonmuseum sono le tappe imperdibili: ciascuno ha il desiderio di raccontare arte, storia e cultura in un modo tutto suo. Un viaggio immersivo che, oltre alle esposizioni permanenti, dà modo di scoprire eventi culturali e mostre temporanee.
Berliner Dom
La cattedrale di Berlino è forse il simbolo religioso per eccellenza: si trova proprio sull’Isola dei Musei, uno dei punti più suggestivi della città. In stile neobarocco e costruita tra il 1894 e il 1904, è stata un simbolo dell’impero tedesco e ancora oggi attira visitatori e curiosi, ma anche religiosi. L’interno è tanto suggestivo quanto l’esterno, o forse potremmo persino dire di più. Decorata con mosaici, vetrate e sculture, regala subito un aspetto solenne. Tra i luoghi da non perdere al suo interno la cripta degli Hohenzollern in cui sono ospitate le tombe dei membri della famiglia reale prussiana.
Alexanderplatz
Non possiamo dire di aver visto Berlino se non abbiamo fatto almeno una sosta in Alexanderplatz: cuore pulsante della città e simbolo della capitale tedesca, è dominata dalla Fernsehturm, una torre di 368 metri che conquista il titolo dell’edificio più alto della città. Al di sopra c’è persino un ristorante girevole panoramico tra i più belli d’Europa. Ovviamente la piazza è anche un polo nevralgico dello shopping.
Kreuzberg
Tra i quartieri di Berlino da vedere e che ti conquisteranno c’è Kreuzberg: si trova a sud del centro e non è molto lontano. Qui si vive un’atmosfera alternativa che testimonia lo spirito ribelle, tanto da essere teatro artistico e musicale oltre che culturale della capitale tedesca. Se in passato si trattava di un quartiere operaio, oggi è un punto di riferimento tanto per gli artisti quanto per gli attivisti politici. Forse il quartiere più cosmopolita della città ospita al suo interno tantissimi ristoranti fusion, cafè dall’anima hipster e bar trendy in cui vivere la movida tedesca. Tra le tappe da non perdere c’è la visita agli spazi culturali come Kunsthaus Bethanien e il SO36 dove vengono esposte opere d’arte contemporanea o si svolgono concerti e performance teatrali.
Museo Ebraico di Berlino
Inaugurato nel 2001, il museo ebraico è tra i monumenti più visitati della città. Si trova all’interno di un edificio firmato dall’architetto Daniel Libeskind che riflette già dall’esterno un profondo simbolismo. Linee spezzate e angoli acuti ricordano quelli che abbiamo già visto nel memoriale. L’idea è comune: generare disorientamento e la perdita di se stessi. All’interno si ripercorre quella che è stata la Germania ebraica fino agli anni bui dell’Olocausto. Tutto è documentato con lettere, testimonianze, fotografie e altri dettagli che fanno immergere non solo in una storia di un popolo ma in tante vicende personali. Tra gli elementi più significativi c’è il giardino dell’esilio che si unisce alla torre dell’olocausto: due esperienze sensoriali che invitano a riflettere rivivendo sofferenza e resilienza, due caratteristiche che hanno contraddistinto il popolo ebraico.
Topografia del terrore
Tra le tappe da non perdere a Berlino c’è anche la topografia del terrore: il museo vuole essere un centro di documentazione che sorge proprio sulle rovine dell’ex sede della Gestapo e delle SS. Il luogo non è stato scelto casualmente ed è stato inaugurato nel 2010 per poter mostrare quelli che sono stati tutti i meccanismi di repressione e paura impiegati dal Terzo Reich.
Quartiere Nikolai
Per vedere una delle rare testimonianze di una Berlino medievale non distrutta durante la Grande Guerra imperdibile è il quartiere Nikolai. Cuore della vecchia capitale, ha come simbolo principale la chiesa di San Nicola e il palazzo Ephraim oggi sede di esposizioni artistiche.
E se tutto ciò non fosse stato abbastanza, spingiti oltre la capitale: visita i dintorni di Berlino e scopri altri luoghi interessanti che rappresentano la Germania.