La bellezza salverà il mondo, scriveva il filosofo bulgaro Cvetan Todorov che andava alla ricerca dell’assoluto attraverso la via dell’arte. E le persone, quelle che hanno fatto del viaggio una missione di vita, non possono che confermarlo. Perché è arte tutto ciò che ci circonda, che sia merito di un artifizio o di Madre Natura.
È una bellezza che muove le masse, che invita i viaggiatori di tutto il globo a esplorarlo in lungo e in largo per conoscere, guardare e toccare con mano la meraviglia che gli appartiene, quella che incanta e sorprende, quella che lascia senza fiato.
E oggi è proprio in un posto meraviglioso che vogliamo portarvi, un luogo così bello da non sembrare reale. Un villaggio pittoresco dove il tempo si è fermato, immortalato e reso eterno da uno dei pittori più celebri della storia dell’impressionismo. Ci troviamo in Francia e stiamo parlando di Giverny, una cittadina a pochi passi da Parigi, che ha incantato e ispirato Claude Monet. Scopriamo cosa vedere in questo luogo capace di regalare suggestioni uniche.
Indice
Dentro un quadro di Monet: benvenuti a Giverny
Bastano appena 74 chilometri, e poco più di un’ora di viaggio con partenza da Parigi, per raggiungere un luogo incantato che non assomiglia a niente di tutto ciò che abbiamo visto fino a questo momento. Si tratta di Giverny, un villaggio bucolico situato nel dipartimento dell’Eure, nella regione della Normandia, che ha conquistato il cuore e lo sguardo del grande Monet, proprio lui che ha scelto con la sua arte di renderlo immortale.
Situato sulla Rive Gauche (la riva destra) della Senna, a poco più di un’ora di auto da Parigi, il villaggio di Giverny è uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. La sensazione, una volta arrivati fin qui, sarà proprio quella di entrare dentro a un quadro impressionista, quello dipinto da Monet.
Il villaggio è molto piccolo ed è abitato appena da 500 anime, eppure la sua bellezza è così grande e straordinaria che lo sguardo non potrà fare a meno di scrutarne ogni dettaglio. Le cose da fare e da vedere qui non sono tantissime, eppure tutte sono destinate a lasciare senza fiato.
Giverny e Claude Monet: un legame indissolubile
Il pittore impressionista arrivò nel villaggio di campagna di Giverny nel 1883, e qui scelse di restare fino alla sua morte, avvenuta nel 1926. Il motivo? “La luce qui è come in nessun altro luogo”, spiegò Monet, rendendo Giverny protagonista di alcuni dei suoi più celebri capolavori.
Oggi tutto ciò che riguarda questa cittadina parla di Monet e viceversa, di una storia d’amore e di ispirazione destinata a durare per l’eternità. Dopo aver scelto il piccolo villaggio come sua dimora, il pittore decise di realizzare dei giardini floreali e acquatici che, ancora oggi, caratterizzano in maniera univoca lo scenario di questo luogo, attirando migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo.
Monet, che era anche un appassionato orticoltore, costruì nella sua tenuta, il cosiddetto Clos Normand, un giardino incantato fatto di fiori, laghetti e ponticelli, attraversato dal fiume Epte, che divenne la sua più grande ispirazione.
Cosa vedere a Giverny
A Giverny potrete ammirare quegli scenari bucolici e suggestivi che sembrano sospesi nel tempo e nello spazio e che hanno incantato Claude Monet. Potrete passeggiare tra le pittoresche vie del villaggio, quelle puntellate da negozi di souvenir, gallerie d’arte e caffetterie eleganti. Ma le attrazioni imperdibili di Giverny sono la casa di Monet con i suoi incantevoli giardini e il Museo impressionista.
La casa di Monet a Giverny
Potrete entrare all’interno della casa rosa, con le finestre verdi che spiccano sulla facciata, per ammirare gli ambienti in cui il pittore viveva, disegnava, sognava e si ispirava. Una casa dai colori brillanti e finemente decorata, che decise di acquistare all’età di 43 anni e in cui si trasferì con l’intera famiglia, composta dalla sua compagna e i suoi 6 figli, oltre ai 3 figli dell’artista.
Il fienile della tenuta divenne il suo atelier e di fronte a esso si apre ancora oggi lo spettacolare giardino, il Clos Normand, che regala alla vista un’incantevole tavolozza di colori.
I giardini di Monet
Inizialmente era un orto, ma Monet lo ha trasformato in un capolavoro di fiori colorati che sbocciano in diversi periodi dell’anno, donando una vista sempre differente con il trascorrere dei giorni, quella su cui l’artista si è ispirato per realizzare numerose opere indimenticabili, come Il giardino dell’artista a Giverny dipinto nel 1900 con il suo tipico stile impressionista.
È qualche anno più tardi, nel 1893, che Monet arricchisce il suo giardino con ulteriori fantasie di colori unite alla magia dei riflessi d’acqua: il giardino acquatico delle ninfee. Nello specchio ottenuto dalla deviazione del Ru, un affluente dell’Epte, l’artista creò un bacino in cui coltivava questa nuova specie di pianta, ottenuta dall’incrocio delle ninfee bianche con altre varietà tropicali. Monet si innamorò delle ninfee quando il vivaista Bory Latour-Marliac le mostrò per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 (la stessa occasione nella quale venne inaugurata la Tour Eiffel).
Visitare il giardino di Monet è un’esperienza sorprendente, con scorci di rara bellezza sul celebre ponte giapponese che viene immortalato nella serie delle Nymphéas (1914 e 1917) e nell’opera olio su tela Il ponte giapponese (1899).
Attraversare i giardini di Monet è un viaggio incredibile immersi tra iris e ninfee, con il ponte giapponese e il laghetto, resi immortali dall’artista.
Il museo dell’impressionismo di Giverny
A pochi passi dai giardini di Monet sorge il Musée des impressionnismes Giverny, il centro museale dedicato all’impressionismo, movimento artistico di cui Monet è stato capofila e che ha ispirato diversi artisti dell’epoca. La visita al museo permette di addentrarsi nella storia di questa corrente, ma focalizzandosi anche sul post-impressionismo e sulle ripercussioni che hanno avuto nella seconda metà del XX secolo. Anche qui sono presenti meravigliosi giardini variopinti da visitare.
Il vecchio mulino di Vernon
A soli 4 chilometri da Giverny spicca Le Vieux Moulin di Vernon: arroccato su un vecchio ponte quasi completamente abbattuto dai bombardamenti, rimane come sospeso questo antico edificio utilizzato un tempo per la lavorazione del mais. Anche Monet rimase incantato dalla bellezza suggestiva di questa struttura a picco sulla Senna, tanto che la raffigurò in una sua opera del 1883, l’anno in cui si trasferì a Giverny.
Le Vieux Moulin non è visitabile al suo interno, ma dall’esterno regala scorci di puro incanto, arricchiti dalla presenza di 7 statue in bronzo realizzate da un artista locale.