Cosa vedere in Thailandia in 15 giorni, viaggio alla scoperta del Paese del sorriso

Una piccola guida per scoprire cosa vedere in Thailandia in 15 giorni, un itinerario tra terra e mare per conoscere e ammirare tutto il meglio di Paese del sorriso

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 18:05

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

La Thailandia è uno di quei Paesi in grado di farti innamorare all’istante: incanta con le sue curiose contraddizioni, con la tradizione culinaria straordinaria, le migliaia di templi che connettono i visitatori con la propria spiritualità, per la facilità di spostarsi da un luogo all’altro (e anche in modo abbastanza economico) e per la natura che, dalle montagne al mare, riesce persino ad emozionare. E poi ci sono le persone, accoglienti e gentili, che ti danno il benvenuto con le mani giunte al petto ed un gigantesco sorriso.

È un posto ideale per chiunque voglia fare un viaggio indimenticabile, sia da solo che in compagnia, uno di quelli che ti entra nel cuore e non ne esce più. Per scoprire tutto il Paese occorrerebbe quasi una vita, ma per fortuna in 15 giorni si possono ammirare tante meraviglie diverse e autentiche. Per questo motivo abbiamo preparato per voi un fantastico itinerario di 15 giorni in Thailandia.

Giorno 1 e giorno 2: alla scoperta di Bangkok

Attualmente, in partenza dall’Italia, ci sono numerosi voli diretti che atterrano nella meravigliosa Bangkok di prima mattina. Riuscendo a dormire in aereo, quindi, è possibile sfruttare il giorno stesso dell’arrivo per scoprire la Capitale. Bangkok si rivela un frullatore di emozioni perché, mentre i moderni grattaceli sembrano voler toccare il cielo con i loro tetti, gli antichi templi con le statue del Buddha invitano a ritrovare la propria spiritualità.

A Bangkok c’è il caos del traffico, ma anche il silenzio dietro l’angolo che sembra quasi surreale. Ci sono i mercati colorati per comprare prodotti a buon prezzo, poi vie eleganti in cui è assolutamente piacevole passeggiare. A Bangkok tutti sorridono, mentre tra un passo e l’altro si assaggia uno street food eccezionale. Tante le cose da visitare in città, ma in due giorni le attrazioni da non perdere sono:

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Il gigantesco Buddha sdraiato nel Wat Pho

Giorno 3 e 4 in mezzo alla natura del Parco nazionale di Khao Sok

Dopo aver passato due notti a Bangkok, la mattina presto vale la pena prendere un volo diretto per Surat Thani, città senza monumenti di particolare interesse ma che rappresenta la porta di accesso al Parco nazionale di Khao Sok. Si tratta di una magnifica riserva naturale ricoperta da un’antichissima foresta pluviale, impreziosita da enormi montagne calcaree, piena di vallate, laghi, grotte e popolata da numerosi animali selvatici. Da queste parti le esperienze da fare a completo contatto con la natura sono davvero tante poiché questo magnifico parco copre un’ area di 739 km quadrati, ma se le notti a disposizione sono solo due vi consigliamo:

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Un affascinante angolo del Parco nazionale di Khao Sok

Giorno 5, 6 e 7 alla volta di Phuket

Dalla notte trascorsa sul Cheow Lan si rientra più o meno ad ora di pranzo, momento perfetto per salire su un bus o su un taxi alla volta di Phuket. È la più grande isola della Thailandia ed è nota come “la Perla delle Andamane”, soprannome che fa capire sin da subito che è una meta che occorre visitare almeno una volta nella vita. La destinazione è ideale a tutte le età, perché ci sono spiagge anche per i bambini, attrazioni sia culturali che naturali imperdibili, e persino vie e locali affollate dai più giovani.

Concentrandoci esclusivamente sulla città di Phuket e gli immediati dintorni, quindi non sul resto dell’isola, e considerando che seguendo questo itinerario si hanno solo 3 notti a disposizione, le cose da visitare assolutamente sono:

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Veduta aerea della bellissima Freedom Beach

Giorno 8 e 9 per scoprire le Phi Phi Island

Per viaggiare da Phuket alle Phi Phi Island ci sono a disposizione numerosi traghetti che richiedono circa 2 ore di navigazione. Già pochi minuti prima dell’arrivo, però, sembra di stare per attraccare in paradiso: si viene accolti da incredibili formazioni calcaree ricoperte di vegetazione color smeraldo che spuntano dal mare.

L’arcipelago è formato da due isole principali (Phi Phi Don e Phi Phi Leh) e diverse isole e isolotti minori che, senza ombra di dubbio, da sole valgono il viaggio. Si presentano come dei veri e propri paradisi naturali grazie alla presenza di enormi scogliere a picco su un mare dalle mille sfumature, spiagge bianche, una barriera corallina emozionante e fondali pieni di biodiversità marina. Non mancano, tra le altre cose, ristoranti e locali per il divertimento. Molti sono i luoghi da visitare, ma tra i posti da non perdere assolutamente segnaliamo:

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Una magnifica vista dall’alto di Maya Bay

Giorno 10, 11, 12, 13 e 14 (o in base al volo di ritorno) a Krabi

Per arrivare Krabi basta circa un’ora di navigazione da Phi Phi Island. Le imbarcazioni conducono nel cuore di questa provincia che si specchia sul bellissimo mare delle Andamane e composta di diversi piccoli arcipelaghi e candide spiagge, popoli nomadi, grotte e luoghi che hanno spesso fatto da sfondo cinematografico. Un paradiso adatto a tutte le età, dove potersi rilassare, divertire e scoprire angoli che rimangono impressi nel cuore.

Per conoscere l’intera provincia servirebbero chiaramente molti più giorni da poter utilizzare, ma 4 o 5 notti sono abbastanza per coglierne l’essenza e per esplorare dei posti che non dimenticherete facilmente:

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Il Wat Pham Suea, conosciuto anche come il Tempio della Grotta della Tigre

Si può anche scegliere di rinunciare a qualcosa di quanto suggerito sopra e optare per una gita a Koh Lanta, isola eccezionale che, a differenza di molti altri luoghi della Thailandia, conserva ancora un’atmosfera autentica e selvaggia.

Un’altra alternativa è organizzare un’escursione presso un santuario degli elefanti per trascorre una giornata insieme a questi animali, ma è estremamente importante prendere in considerazione alcune cose: occorre assicurarsi che siano dei santuari etici, ovvero dei reali centri di salvataggio e di riabilitazione dove il visitatore ha la possibilità di entrare in contatto con questi magnifici mammiferi proboscidati, ma rispettandoli completamente e aiutandoli a sopravvivere come dovrebbero.

Purtroppo non tutte le strutture che offrono questo tipo di esperienza in Thailandia rispettano quanto appena detto, e per questo è fondamentale essere certi di scegliere quello giusto. Da evitare, per esempio, sono quelli che consentono di salire in sella a questi (dolcissimi) pachidermi.

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