Rufisque: viaggio nei colori del Senegal

Una città del Senegal da sconoscere per la sua storia importante, dove sorrisi, colori, sapori e splendidi luoghi da vedere sono ancora di casa.

Pubblicato: 30 Luglio 2024 16:42

Giovanna Malfiori

Content Writer & Travel Expert

Nerd nel cuore. Innamorata della Gran Bretagna, dei libri, della musica e delle serie tv. Scrive di mondo, cibo e cose che fanno ragionare.

Un viaggio in Senegal rappresenta un’ottima occasione per entrare in contatto con i colori, i sorrisi, i profumi, la storia e la bellezza dell’Africa Occidentale. Sono molte le cose da fare a Dakar e anche nei suoi dintorni, così come sono svariate le cose da vedere in tutta la nazione. Se, alloggiando a Dakar, ti venisse voglia di vedere altro oltre la capitale, Rufisque potrebbe essere una meta perfetta per un giorno che possa unire sia esplorazione naturale, voglia di andare in spiaggia e tanta conoscenza di una nazione piena di cose da dire come il Senegal.

Malgrado Rufisque sia una città decisamente molto abitata, è considerata attualmente come una vera e propria estensione di Dakar ma, a tutti gli effetti, mantiene una sua identità ed è fiera di mostrare tutte le sue peculiarità.

Rufisque e il suo mercato: un viaggio fatto di tessuti e sapori

I mercati, in generale, sono spesso dei grandi amici di molti viaggiatori e il mercato di Rufisque potrebbe diventare il tuo nuovo migliore amico in viaggio. Ci sono vari mercati in città e quello principale da vedere e dove fare acquisti è il Marché Central, ovvero il mercato centrale di Rufisque. Si tiene tutti i giorni, nelle vie tra il porto, la stazione e il centro città. Stiamo parlando di un mercato storico, istituito molto prima che il Senegal diventasse colonia francese ma totalmente cresciuto proprio in epoca coloniale. Nel XIX Secolo, era il punto di contrattazione per i carichi di arachidi che, proprio da Rufisque, partivano alla volta dei porti francesi e, successivamente, verso quelli di mezzo mondo.

Al di là di questo, il Mercato di Rufisque è un luogo dove il colore regna sovrano, sia nel cibo che nei tessuti venduti proprio dalle molte bancarelle presenti. Se, girando per questo mercato, troverai un tessuto che ti piace, chiedi a chi lo vende se può confezionarti una camicia, una gonna o un abito. Solitamente, molti venditori di tessuti sono anche sarti o hanno un sarto che lavora per loro. Vai al mercato di prima mattina e, qualche ora dopo ritorna a prendere quanto hai ordinato. È o non è il migliore dei souvenir da portare a casa da Rufisque?

Il cibo, in Senegal, racconta la mescolanza di genti, cultura e tradizioni che sono approdati in questa fetta di Africa Occidentale, soprattutto negli ultimi cento anni. La cucina senegalese subisce ancora oggi delle splendide influenze da parte di Capo Verde nonché si ispira spesso ai piatti portati in Senegal dai cristiano-maroniti che sono arrivati qui dal Libano. Un piatto speciale da assaggiare, anche tra i banchi del mercato di Rufisque, è il Thiéboudienne. Si tratta di un piatto unico a base di riso e pesce, da gustare assolutamente in compagnia, condividendo il piatto e mangiando, come da uso locale, con le mani.

Un consiglio: controlla bene quando se il tuo viaggio in Senegal cadrà in concomitanza col Ramadan. Durante quel periodo molto importante per i musulmani, gli unici venditori di cibo che troverai al mercato saranno, solitamente, quelli di religione cristiana. In quest’area del Senegal, non sono molti ma ci sono.

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Un sarto, come i molti che incontrerai a Rufique

Rufisque e la sua moschea: un viaggio nella devozione del Senegal

Il Senegal è una repubblica presidenziale laica. Stato e religione sono perfettamente slegati e indipendenti tra loro. I senegalesi, però, sono un popolo molto devoto, sia quando parliamo di cristianesimo che, soprattutto, parlando di religione islamica. La maggior parte della popolazione locale è musulmana, vivendo la propria religione con costanza ma non permettendo troppe ingerenze nella vita di tutti i giorni. Un buon modo per rendersene conto è visitare la moschea di Rufisque.

La città ha oltre duecento mila abitanti e conta molte moschee di diversa grandezza e importanza. La Grande Mosquée de Rufisque è uno dei punti di riferimento e può essere visitata. Basta solo tener presente alcuni accorgimenti. Nell’area di preghiera della moschea, si entra senza scarpe. Se non vuoi stare scalzo, porta dei calzini puliti da usare in quell’occasione.

Rispetto religioso e regole igieniche vogliono che si entri sui tappeti di preghiera con i piedi puliti. Quindi non si possono usare le calze che, di norma, si indossano con le scarpe. Meglio avere un paio di calzini puliti da usare solo in quell’occasione. Alle donne è chiesto di coprirsi la testa. Tutti dovrebbero avere le spalle coperte e dei pantaloncini non troppo corti. All’interno della moschea è facile trovare gli imam, con i quali poter chiacchierare. Potrebbe essere un qualcosa di molto profondo e istruttivo da provare durante il tuo viaggio in Senegal.

Rufisque e le sue case coloniali: il fascino del passato in stile francese

Molte città del Senegal hanno storia da vendere: la più importante, da questo punto di vista, è Saint Louis ma anche Rufisque si difende bene. A Rufisque si sono conservate nel tempo molte case storiche, risalenti all’arrivo dei portoghesi, prima, e dei francesi, successivamente. Lo sapevi che molte infrastrutture in Senegal portano la firma di Gustave Eiffel? Le città di questa nazione africana sono un vero e proprio tesoro se ami l’architettura di fine ‘800 e Rufisque non fa eccezione.

L’architettura importata dall’Europa si fonde con influenze più arabeggianti e con tantissima identità africana che, in un luogo come il Senegal, non manca davvero mai. La città ha subito una forte urbanizzazione dagli Anni ’50 in poi con una successiva battuta d’arresto dovuta alla grande espansione di Dakar. Questo però non ha permesso a Rufisque di alterare o mettere in pericolo l’immagine di alcuni edifici storici che vanno proprio visti durante un giorno di viaggio nei dintorni proprio di Dakar stessa.

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Il Thiéboudienne da assaggiare a Rufisque

Rufisque e il suo porto: la storia in tutte le sue sfaccettature

Ci sono alcune informazioni errate in rete su Rufisque: molti risultati di ricerca localizzano la Maison des Esclaves, Patrimonio UNESCO, in questa città del Senegal ma quel monumento storico importantissimo si trova, al contrario, sull’Isola di Gorée, di fronte la capitale.

La storia di Rufisque è decisamente legata, nel bene e nel male, al colonialismo e anche alla storia della schiavitù africana. Lo sa bene il porto di Rufisque, ancora oggi in uso per tutto ciò che riguarda pescatori e pescherecci. Questo porto non vanta, attualmente, delle aree storiche preservate e visitabili ma non mancherai di notarlo, una volta arrivo in questa città del Senegal.

Fin dai tempi dei Portoghesi, questo luogo era uno dei punti di partenza dei carichi più grandi di tutta l’Africa, sia quelli fatti di merce che quelli fatti, purtroppo, di persone. La città sorse, infatti, proprio grazie ai molti traffici commerciali. Un tempo si chiamava Tenguedj e acquisì poi il nome di “Rio Fresco”, da cui derivò Rufisque. Già ai tempi dei Portoghesi, molti schiavi provenienti da diverse zone diverse dell’Africa venivano portati sull’Isola di Gorée e, una volta lì, venivano divisi tra i vari carichi commerciali. È a quel punto che entrava in gioco il porto di Rufisque perché le persone catturate venivano portate proprio in questo porto e trasbordate in imbarcazioni più grandi, a pieno carico e pronte a partire.

Abolita la schiavitù e arrivati i Francesi, il porto di Rufisque divenne il primo scalo per quantità di esportazione di arachidi. Ancora oggi, i “cacauchètes” – come vengono chiamati in francese – sono la principale merce esportata dal Senegal.

Fonte: iSrock
La Spiaggia di Sangalkam, di fronte a Rufisque

 Rufisque e le sue spiagge: andare al mare in Senegal

La parte di costa senegalese su cui si trova Rufisque si chiama Petite Côte, ovvero la costa piccola. Viene chiamata così perché, di norma, le onde dell’oceano sono molto meno impattanti e sono meno potenti di quelle della costa del Senegal a nord di Dakar, molto più sferzata dalle correnti oceaniche.

Questa caratteristica fisica e geografica fa del golfo su cui si affaccia anche Rufisque un posto dove andare in spiaggia è facile, oltre che molto bello. Più a sud, lungo la cosa, si trovano alcune delle località di mare più celebri del Senegal (come Popenguine, Saly o Joal Fadiouth, per esempio) ma anche nei dintorni di Rufisque ci sono delle spiagge ben frequentate e dove è proprio bello passare qualche ora di relax.

Una di esse è la spiaggia di Sangalkam, molto vasta, di sabbia chiara e spesso utilizzata dalle tartarughe come luogo per deporre le uova. Le spiagge senegalesi sono, di norma, libere e gratuite ma, nel caso volessi usufruire di un ombrellone e di un lettino, troverai molti luoghi che offrono questo tipo di servizio.

Si tratta, d’abitudine, di ristoranti e bar che si sono trasformati in veri e propri “lidi”. Molti utilizzano la formula “mangi qui e stai in spiaggia quanto vuoi”, mentre altri hanno dei prezzi fissi per gli ombrelloni. Non farti confondere dal nome Sangalkam: si chiama così anche una città dell’entroterra. La Plage de Sangalkam è la spiaggia principale, proprio davanti a Rufisque.

Una seconda alternativa da tener presente per la tua giornata a Rufisque è costituita dalle tante e innumerevoli piccole spiagge senza nome che troverai fuori città, sia in direzione di Dakar, che nella direzione opposta. Questa seconda soluzione è la migliore per trovare dei pezzi autentici di costa senegalese.

Qui non mancherai di notare, per esempio, le tradizionali imbarcazioni dei pescatori approdate sulla riva e molta gente che contratta per il pescato del giorno. Fare il bagno e prendere il sole è comunque possibile e, scegliendo queste spiagge più comuni, potrai vivere una vera e propria giornata di mare senegalese.

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