Chi visita Parigi per la prima volta lo mette sempre nell’itinerario, ma alcuni cambiamenti in arrivo potrebbero far desistere molti viaggiatori: dopo gli aumenti già consistenti del 2023, il museo del Louvre a partire dal 14 gennaio del 2026 ha stabilito un nuovo +45% sul biglietto che riguarderà chi arriva da Paesi extra-UE. Il ticket d’ingresso passerà dunque da 22 a 32 euro, parole confermate da AFP e fonti interne.
Nessun problema però, la capitale francese ha tantissimo da offrire e vogliamo mostrarvi alcuni musei alternativi, meno turistici ma altrettanto affascinanti da visitare assolutamente. Ecco 6 musei meno noti di Parigi da scoprire.
Indice
Conservatoire national des Arts et Métiers
Se amate la scienza, la tecnologia o il semplice stupore, il Musée des Arts et Métiers è viaggio nella creatività umana che vi conquisterà. Potrete scoprire da vicino oggetti che hanno cambiato la storia: il pendolo di Foucault che dimostra la rotazione terrestre, l’aeroplano n. 3 di Clément Ader (una meraviglia volante anteprima dell’aviazione moderna), strumenti scientifici, macchine geniali, invenzioni che sembrano gadget steampunk.
È una collezione enorme e sorprendentemente “viva”: non si ammira soltanto i reperti, si capisce come funzionano. Le installazioni come la “Sala dell’Eco” sono perfette per trasformarvi in scienziati per un giorno. Bonus: anche se non entri, fai uno stop alla fermata della metro Arts et Métiers: pareti di rame battuto, bulloni giganti, oblò… sembra di entrare nel Nautilus raccontato da Jules Verne. La stazione più bella di Parigi, senza discussioni.
Cité de l’architecture et du patrimoine
A due passi dalla Torre Eiffel, dentro l’ala orientale del Palais de Chaillot, c’è un tempio silenzioso e visionario: la Cité de l’architecture et du patrimoine. Oltre 350 modelli in gesso riproducono chiese, castelli, cattedrali e monumenti francesi in scala reale: portali gotici che sembrano respirare, cupole illuminate, vetrate che raccontano storie. Dalla pietra medievale alle linee moderne, capisci come evolve una città… e perché Parigi è Parigi.
Casa museo di Victor Hugo
In Place des Vosges, una delle piazze più eleganti del Marais, la Maison de Victor Hugo fa entrare i visitatori nel salotto del mito. Si tratta proprio della casa dove Hugo ha vissuto 16 anni, tra il 1832 e il 1848 e si può visitare gratuitamente. È tra queste mura che sono nate opere monumentali, come Ruy Blas o i versi visionari di Les Voix intérieures.
Museo Dalí Paris
Nel quartiere bohémien di Montmartre, tra vicoli pieni di street-art e viste mozzafiato, c’è un luogo dove la logica fa un passo indietro: il Museo Dalí Paris. Non si entra “per vedere quadri”, ma per salire su una giostra surrealista. Circa 300 opere ti trascinano nel mondo del genio catalano: sculture impossibili, litografie visionarie e design iconici… sì, il divano-labbra vi aspetta.
Museo del profumo Fragonard
Pochi passi dall’Opéra Garnier, e all’improvviso si entra in un hôtel particulier stile Napoleone III: soffitti affrescati, parquet lucidissimo, lampadari che sembrano cristalli liquidi. È il Musée du Parfum Fragonard, dove si scopre cosa c’è dietro l’arte invisibile più sensuale del mondo: il profumo.
Dal 1926 Fragonard produce essenze e eau de toilette secondo tradizione francese, e il museo ti mostra come nascono le fragranze. Ampolle, essenze naturali, tecniche raffinate, strumenti vintage e soprattutto il celebre Orgue à parfums, dove ingredienti e note olfattive si accordano come una sinfonia. Il percorso attraversa 3.000 anni di storia del profumo, dagli Egizi fino ai “nasi” contemporanei. Un motivo in più per visitarlo? Si entra gratuitamente.
Parigi ha mille storie, ma solo uno è il museo che le racconta tutte: il museo Carnavalet o Museo della storia di Parigi. È il più antico museo della città e vive in due palazzi rinascimentali del Marais che sembrano usciti da un romanzo storico. Dentro, un labirinto di stanze d’epoca ti fa viaggiare dalla Parigi preistorica alla città delle rivoluzioni, passando per salotti aristocratici, manifesti vintage e oggetti quotidiani che hanno fatto la Ville Lumière. La cosa più bella? L’ingresso è gratuito. Solo le mostre temporanee sono a pagamento. Inoltre, ha un bellissimo giardino interno dove fermarsi e godersi l’atmosfera parigina.