Il Molise dei Sanniti che nessuno conosce

L'Appennino molisano conserva i resti e le tracce di un popolo valoroso da scoprire e riscoprire

Pubblicato: 5 Giugno 2021 12:17

SiViaggia

Redazione

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C’era una volta, una popolazione di guerrieri forti e valorosi, che scelsero come casa l’Appennino molisano. La storia li descrive come degli strateghi, avversari della repubblica romana che però furono sconfitti e annientati definitivamente da Silla.

Le tracce della presenza di questo fiero popolo antico in Molise, sono oggi un vero e proprio tesoro da riscoprire, legato in maniera indissolubile alle valli appenniniche e al territorio montano.

I Sanniti sono stati i primi abitanti del Molise ed erano divisi in cinque tribù, rispettivamente Caraceni, Irpini, Caudini, Pentri e Frentani. La loro quotidianità era dedita alla pastorizia, per questo si stabiliranno nelle valli dell’Appennino molisano. Il territorio era stato da loro organizzato in vici, piccoli villaggi, che si estendevano soprattutto a Isernia, Trivento, Sepino, Larino, capoluogo dei Frentani, e Boiano, capoluogo dei Pentri.

Fonte: iStock
Pietrabbondante

Il centro del culto, però, era Pietrabbondante che oggi rappresenta l’area archeologica sannita più importante della storia di questo popolo. Altri centri religiosi sono stati ritrovati a Campochiaro, in località Civitella, a San Giovanni in Galdo, a Vastogirardi e Carovilli.

Le divinità ai quali i Sanniti si affidavano erano diverse, tra queste c’era sicuramente Ercole, al quale è stato dedicato un santuario a Boiano. Questa figura mitologica, inoltre, appare in diverse statuette di bronzo che risalgono proprio all’epoca sannita.

Come anticipato, il borgo molisano di Pietraabbondante è sicuramente il luogo che conserva le tracce più importante dell’insediamento di questa popolazione. Nella piazza principale del grazioso paesino arroccato sulle morge, è possibile ammirare la statua dedicata al Guerriero Sannita, simbolo di tutto il Molise.

Qui è possibile salire in cima del Santuario Italico dei Sanniti Pentri, la testimonianza architettonica più importante del culto di questa popolazione. L’area archeologica si trova in una posizione fortemente scenografica a circa mille metri di altitudine, con una vista mozzafiato su tutta la Valle del Trigno e sui paesi arroccati.

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Area archeologica di Pietrabbondante

A Vastogirardi, Isernia, è possibile avventurarsi in una piccola area archeologica nella località di Sant’Angelo per osservare i resti di un tempio sannita del II secolo. Secondo fonti storiche, l’area sacra era frequentata soprattutto dai pastori.

Per completare il viaggio alla scoperta dei Sanniti, il consiglio è quello di recarsi ad Agnone, anche se i resti della popolazione non sono visibili, la storia ci racconta che la città è sorta sulle rovine dell’antica Aquilonia distrutta dai romani.

In questa zona sono stati recuperati diversi reperti archeologici, tra cui anche la Tabula Osca, una tavoletta di bronzo con spessore di circa 4 mm che contiene informazioni preziose sui culti e le divinità di questa popolazione e che oggi è conservata presso il British Museum di Londra.

Fonte: Wikimedia/Jononmac46
Tabula Osca

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