Ci troviamo a circa 30 minuti dal centro di Roma, percorrendo la via Tiburtina arriviamo nell'antica Tibur città molto amata dai romani perché ricca di acque e di acquedotti. Molti imperatori e personaggi importanti poi, vi costruirono magnifiche residenze.
Villa Adriana fu la residenza imperiale dell'Imperatore Adriano, creata nel II secolo d.C. in origine abbracciava un territorio di 120 ettari, oggi sono 40 gli ettari visitabili, protetti dall'UNESCO. Il tema molto amato all'imperatore era l'acqua per questo motivo moltissimi edifici hanno giochi d'acqua spettacolare, come il suo studio privato.
Villa d'Este fu fatta costruire dal desidero del Cardinale Ippolito II d'Este di creare una dimora che ricordasse la magnificenza di quella di Adriano. Ci troviamo nella metà del 1500 quando lui rimase profondamente turbato dal non essere nominato Papa. I suoi meravigliosi affreschi interni ci trasportano subito a quell'epoca, mentre i giardini furono ampliati qualche anno dopo da Pirro Ligorio.
Villa Gregoriana fu fatta costruire nel 1836 su desiderio di Papa Gregorio VI, che volle creare qualcosa di innovativo per contenere le continue esondazioni dell’Aniene, incanalando le sue acque in un doppio traforo scavato nel monte Catillo e ingrossandole poi artificialmente dando così vita ai 120 metri di salto della nuova Cascata Grande, seconda in Italia dopo le Marmore.
Una struttura mastodontica ed unica nel suo genere, il Santuario di Ercole Vincitore è uno dei maggiori complessi sacri di epoca Repubblicana, realizzata su un terrazzamento a picco sul fiume Aniene.
Nei secoli una parte del Santuario di Ercole Vincitore fu inglobata in complessi industriali, cartiere, pastifici, magazzini, mulini, armerie. Molte sono le grotte che combinano strutture romane a sviluppi industriali ottocenteschi. Furono molto ritratti nei dipinti del Grand Tour.
Il monumento forse più iconico della città visto che si trova sul belvedere con sotto le grandi cascate di Villa Gregoriana, nel cuore del centro storico. Fatto costruire nel II secolo a. C. da Lucio Gellio, a pianta circolare con 14,25 metri di diametro, su un podio in calcestruzzo alto 2,39 metri, cinto in origine da un ordine architettonico in travertino con 18 colonne d’ordine corinzio, finemente intagliate e scanalate di cui ora ne restano solo 10.
Rocca Pia ricorda con la sua forma un castello, nel cuore del centro storico di Tivoli. Fu fatta costruire da Papa Pio II Piccolomini verso il 1461 sulla sommità di una collinetta, sia per controllare la valle dell’Aniene, sia per evitare eventuali insurrezioni popolari.