A proposito di Villa Durazzo: uno scorcio del suo splendido giardino, affacciato su un parco secolare che domina la costa con grazia senza tempo. Nel corso dell’Ottocento, il giardino di Santa Margherita Ligure viene arricchito con fontane e raffinati marmi in stile neoclassico, mentre dal 1998 è gemellato con i rinomati Giardini Hanbury di Ventimiglia. Nel 1892, in occasione delle celebrazioni colombiane, la villa si trasforma per un breve periodo in un Grand Hotel, accogliendo ospiti d’eccezione come la Regina Margherita di Savoia. È stato poi Alfredo Chierichetti, nel 1919, a dare forma definitiva al parco con essenze esotiche, vialetti in pietra, statue e fioriere che ancora oggi ne definiscono l’eleganza.
Uno scorcio del Parco del Flauto Magico, un unicum disegnato dal grande artista genovese Emanuele Luzzati, "perla" del centro cittadino. A pochi passi dal mare, in Viale Rainusso, sorge un luogo speciale: l’unico parco giochi ideato e illustrato da Luzzati, maestro della scenografia e dell’immaginazione. Ispirato al Flauto Magico di Mozart, il parco si apre in un percorso su due livelli, tra figure visionarie e giochi colorati. È un viaggio leggero ma carico di significato, dove arte, fiaba e natura si fondono in una scenografia urbana che invita alla scoperta.
La provinciale per Portofino, ai cui lati insiste la passeggiata "Raffaele Bottino" che connette Punta Pedale con la baia di Paraggi, e che si affaccia su un'area marina protetta di grande pregio per la presenza della preziosa Poseidonia Oceanica. Questo tratto di costa, incluso nell’Area Marina Protetta di Portofino istituita nel 1999, conserva un patrimonio naturale raro nel Mediterraneo. Le falesie sommerse del Promontorio accolgono habitat unici, dove la vita marina si sviluppa in un equilibrio delicato. Lungo il litorale di Santa Margherita Ligure, la biodiversità incontra la bellezza del paesaggio ed è possibile la balneazione nonché l'immersione libera, nel rispetto delle regole di tutela dell'ambiente.
La splendida Villa Durazzo, vista dal mare, testimonia che Santa Margherita è molto di più di una località balneare. Per raccontare la bellezza di questo luogo, si può partire da un episodio recente ma che dice molto su Villa Durazzo. Il 10 settembre 1976, durante un convegno a Genova su San Tommaso d’Aquino, un giovane cardinale polacco si fermò ad ammirare il panorama dal Piano Nobile per almeno quindici minuti. Quel porporato era Karol Wojtyla, colui che due anni dopo sarebbe diventato Papa Giovanni Paolo II, il cui Pontificato si estese per oltre 27 anni. Oggi, la sua visita è ricordata con emozione grazie a una targa posta vicino al balcone da cui si affacciò.
La marina del borgo, tutt'uno con la città, è un "cocktail" naif di yacht da sogno e pescherecci: un caos armonico. Il Porto di Santa Margherita è strutturato come un ferro di cavallo incastonato nel tessuto urbano, in cui le banchine e la passeggiata si mescolano con i pontili galleggianti gestiti da concessionari. Sono diverse le realtà che convivono, dai grandi yacht fino a 65 metri, che trovano ormeggio temporaneo presso la Marina di Santa, gestita da Progetto Santa Margherita srl, società del Comune, fino ai tradizionali pescherecci a motore, ancorati nella zona portuale e collegati alle banchine dalle lance. E l’arrivo dei pescatori nel tardo pomeriggio è ancora oggi un momento verso il quale si rivolge lo sguardo, seguito con interesse da ospiti e turisti.
La passeggiata "Bottino" in tutto il suo splendore. Chi parte da Santa Margherita Ligure per scoprire il promontorio di Portofino trova accesso alla natura tra i più suggestivi della Liguria. Il primo è dalla Chiesa di Nozarego, con un sentiero panoramico che si apre su Punta Pedale e Punta Cervara, che porta a Portofino. Un altro punto d’ingresso è la baia di Paraggi, da cui si sale lungo un percorso che arriva all’antico Eremo di Sant’Antonio. Più in alto, tra la quiete del Parco, si incontra la cappelletta delle Gave, a 170 metri sul livello del mare, costruita nel Seicento e immersa nel verde.
La magnifica Chiesa di San Giacomo di Corte, vista da Piazzetta Sant'Erasmo, a ridosso della banchina portuale domina il paesaggio con la grazia sobria di un simbolo che unisce mare, storia e devozione. Alla questo luogo sacro è legato il sentito culto per Nostra Signora della Lettera, una statua lignea che – secondo la tradizione – fu ritrovata da alcuni pescatori il 20 giugno 1783. Dopo l’arrivo sulla spiaggia, furono dei bambini a scoprire la scultura nascosta, spingendo gli abitanti del borgo a convincere i marinai a donarla alla comunità. Più tardi si comprese che si trattava di una copia dell’effigie venerata nel santuario di Messina, un tempo collocata sulla dogana cittadina e dispersa in mare durante il terremoto che colpì il Sud Italia quello stesso anno. Le correnti la portarono fino alla costa ligure, trasformando il ritrovamento in un segno.
Il castello cinquecentesco, costruito dalla Repubblica di Genova per proteggere il borgo dai corsari e, alle sue spalle, l'antico Convento dei Frati cappuccini. “Gemello” del Castello di Rapallo, oggi ospita il Museo del Mare con installazioni multimediali che raccontano la storia del territorio. Dal terrazzo, lo sguardo abbraccia uno dei panorami più suggestivi della città. E ai suoi piedi, la scogliera è la pietra che racconta la leggenda di Letterina, una giovane che, pur di restare fedele alla sua vocazione religiosa, scelse di sacrificarsi di fronte alla minaccia di un soldato. Un antico scoglio, dalla forma umana, ne preserva il ricordo. Alle spalle del castello, l’antico Convento dei Frati Cappuccini veglia quieto sul paesaggio, testimone di secoli di storia e spiritualità.