Visitare il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è un'entusiasmante esperienza alla scoperta della natura, della biodiversità e di un territorio unico disseminato di antichi borghi abbracciati alla montagna. Il Parco, la cui parte abruzzese copre le province di Teramo, L’Aquila e Pescara e 41 comuni, è uno dei più estesi d'Italia e custodisce una biodiversità tra le più ricche d'Europa: qui, infatti, vivono circa 2300 specie vegetali e numerosi esemplari della grande fauna come il Camoscio d'Abruzzo, il lupo appenninico e l'orso bruno marsicano.
Il Lago di Campotosto è il fiordo del Parco, il secondo bacino artificiale più grande d'Europa, riconosciuto come Sito di Interesse Comunitario e luogo di grande importanza per l'avifauna: in autunno, inverno e primavera le sue acque si popolano di migliaia di uccelli acquatici per uno spettacolo incredibile. Circondato da una lussureggiante vegetazione con boschi e prati dalle mille sfumature, è meta di turisti e sportivi appassionati di windsurf, canoa, cicloturismo e pesca.
Un autentico spettacolo naturale dai mille scorci mozzafiato: ecco Campo Imperatore, il vasto altopiano ai piedi del maestoso Gran Sasso. Conosciuto anche con il nome di "Piccolo Tibet", si sviluppa a una quota che oscilla tra i 1500 e i 1900 metri e, grazie alle sue caratteristiche uniche, i laghetti sparsi tra i monti, le incantevoli specie botaniche, il silenzio e la primordialità, regala emozioni indescrivibili in ogni stagione.
Peculiarità del Parco sono gli splendidi giochi d'acqua sui salti rocciosi: i Monti della Laga, infatti, sono ricchissimi di ripidi torrenti, rapidi ruscelli e spettacolari cascate. Tra le cascate più visitate troviamo le Cascate dei Fossi del Molinaro, quelle di Selva Grande, dell'Ortanza, la Cascata della Morricana e la Cascata delle Barche. Uno dei sentieri più freschi, ideale per una gita estiva, è quello delle Cento Cascate che da Cesacastina raggiunge la vetta di Monte Gorzano tra faggete, pascoli, brughiere e il canto di cento ruscelli che precipitano a valle.
Il lato a sud del Gran Sasso è un vero e proprio monumento alla storia dell'agricoltura e della pastorizia: in nessuna area d'Italia, infatti, possiamo ammirare tanti paesaggi agrari così antichi e diversificati in un ambiente ristretto. Come un mosaico paesaggistico irripetibile, si incontrano e si alternano pascoli d'alta quota, mandorleti, coltivazioni di zafferano, campi aperti, terrazzamenti, oliveti e vigneti. Numerose sono le colture sopravvissute al tempo come la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, la pastinaca di Capitigano e la cicerchia di Castelvecchio Calvisio.
È un'atmosfera davvero suggestiva quella regalata da Rocca Calascio, imponente e maestoso castello medievale a circa 1.400 metri di altitudine, inserito dal National Geographic tra i 15 castelli più belli al mondo. Eccellenza storica e architettonica del Parco, il castello è comodamente raggiungibile con un breve percorso in salita dal borgo di Calascio e, circondato da montagne a perdita d'occhio, offre un paesaggio che definire mozzafiato è davvero poco.
Inserito a pieno titolo nel circuito dei Borghi Più Belli d'Italia, Castel del Monte è un pittoresco borgo arroccato a 1345 metri di altezza in posizione privilegiata sulla bellissima Valle del Tirino. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi e il suo nucleo medievale è perfettamente conservato nell'atmosfera e nel fascino. Sorprendono le originali case-mura e gli sporti, tipici tunnel sotterranei scavati nella roccia per collegare le varie parti dell'abitato.
Farindola, arroccato su un colle a 530 metri di quota, è un centro rurale di origine medievale dove venne realizzata la prima Area Faunistica del Camoscio nel Parco nel 1992 nei pressi della stupenda Cascata della Vitella d'Oro. Qui è possibile visitare il Museo del Camoscio, museo interattivo che contiene pannelli e strutture didattico – informative sull'ungulato e sul progetto del suo reinserimento nel territorio.
Un gioiello incastonato tra i monti, uno dei Borghi Più Belli d'Italia e più suggestivi del Parco: ecco Santo Stefano di Sessanio, arroccato a 1251 metri di altitudine. Di epoca medievale, si presenta ancora oggi perfettamente conservato con le case e le strade costruite in pietra calcarea. Qui il tempo sembra essersi fermato ed è stupendo passeggiare tra le stradine lastricate, le case antiche, le scalinate e le tipiche case-mura che si susseguono senza lasciare spazi.
Immerso nella natura a 1000 metri di quota, Pietracamela è un magnifico centro montano dalle case in pietra con stradine lastricate che attraversano il centro storico abbellito da graziose chiesette in stile romanico. Dal paese si gode di una spettacolare vista sulle verdeggianti foreste dei Monti della Laga e da qui partono incantevoli sentieri verso la Madonnina del Gran Sasso, le sorgenti del rio Arno e il Rifugio Branchetti.