A pochi chilometri dalla Medina, cuore geografico, storico e spirituale di Marrakech, si erge il jardin Majorelle, uno dei luoghi più magici della città. Tra colori esotici, cinguettio degli uccelli e tinte primarie, il giardino accoglie i visitatori attraverso un abbraccio sensoriale capace di suscitare emozioni uniche.
I giardini magici di Marrakech, devono la loro nascita a Jacques Majorelle, decoratore e pittore orientalista, figlio del famoso ebanista Louis, fondatore della Ecole des Beaux Arts di Nancy. Negli anni ’20, durante un viaggio in Marocco, ne rimane incantato, al punto tale da decidere di trasferirsi acquistando un piccolo terreno.
È a Guélize, quartiere francese vicina all’antica medina di Marrakech, che costruisce prima la sua abitazione, ispirato allo stile moresco, e poi un atelier di forme cubiste che colorerà di un cobalto profondo, conosciuto in seguito come blu Majorelle.
Una delle magie dei giardini Majorelle, riguarda proprio l’intensità del blu, che incanta e fa sognare. In realtà questo colore non fu di invenzione di Jacques, ma una riscoperta. Veniva infatti utilizzato nelle povere dimore berbere in terra rossa cruda, per incorniciare finestre e facciate.
Il giardino vanta una collezione botanica unica. Jacques infatti, era un appassionato e, nel corso degli anni, ha organizzato e finanziato viaggi per il mondo per portare nei giardini le piante più sconosciute. Questo matrimonio tra arte e natura, ha conquistato proprio tutti, la proprietà infatti è stata acquistata da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, innamorati del piccolo e misterioso giardino, dipinto nei colori di Henry Matisse.
L’acqua, elemento fondamentale della cultura islamica e moresca, è presente all’interno dei giardini in molteplici forme: depositi, fontane, canali e vasche, trasformano la proprietà in un’oasi felice, lontana dal caldo torrido che si trova nelle città circostanti.
Quando il sole tramonta, i giardini Majorelle regalano il loro più bello e suggestivo spettacolo. La luce, penetra negli strati più bassi, illuminando tutti i colori presenti, anche quelli più chiari prima offuscati dai contrasti forti. Il bianco delle dature velenose, il giallo dei fiori di loto, gli azzurri e i viola, il blu dei muri e le screziature dei bambù si fondono e si confondo in uno spettacolo di luci e colori. Quando tutto questo accade, la magia ha inizio.