Il Giappone è un luogo unico al mondo, per la sua cultura e per la sua architettura. Tra templi e foreste, qui è possibile visitare splendidi castelli dell'era samurai. I più belli? Sono raccolti in un libro, "Samurai Castles", curato da Jennifer Mitchelhill e dal fotografo David Green, che hanno trascorso tre anni tra i 24 castelli più importanti di quest'epoca. Ecco i 10 più significativi.
Ad una settantina di km da Kyoto, il castello di Hikone sorge sulle rive del lago Biwa e - perfettamente conservato nella sua struttura - è parte del patrimonio nazionale giapponese. Anzi, insieme al castello di Himej è considerato uno dei più pregevoli dell'intero Paese, con la sua vista panoramica (è infatti posto sulla cima di una collina) e col museo che ospita una ricca collezione di armature, spade e costumi da teatro.
Sul delta del fiume Abu-gawa, la cittadina di Hagi - circondata dal mare e dalle montagne - è stata costruita attorno l'omonimo castello, oggi una sorta di museo a cielo aperto con un particolare accento su quelle ceramiche rosa-arancio famose in tutto il mondo.
Edificio militare sito a Himeji, nella prefettura di Hyōgo, l'omonimo castello è una delle più vecchie strutture del periodo Sengoku ad essere giunte sino ai giorni nostri. Nel 1993 è stato nominato Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO e - insieme a castelli di Kumamoto e Matsumoto - fa parte dei cosiddetti "Tre Castelli Giapponesi", un classico per i turisti che visitano il Paese.
Complesso fortificato di Nakagyō-ku, a Kyōto, il castello di Nijo fu il simbolo del potere e della ricchezza dello shōgunato di Edo, nonché residenza degli shōgun per quasi 270 anni. Patrimonio dell'Umanità UNESCO, la sua costruzione fu cominciata nel 1601; oggi, grazie alla sua posizione nel cuore della città, è tappa imperdibile per tutti i turisti che arrivano a Kyoto.
Sito nell'omonima città, il castello di Nagoya fino all'inizio dell'era Meiji (1868-1912) fu la sede del gruppo Owari, del potente clan Tokugawa. Distrutto dai bombardamenti della II Guerra Mondiale, nel 1959 il torrione principale fu costruito e convertito in museo. Oggi, si sta per concludere l'ambizioso progetto di restauro cominciato nel 2009, e volto a restituire alla struttura i fasti d'un tempo.
Costruito nel 1603 sulla cima del monte di Katsuyama, alto 132 metri, il castello di Matsuyama fu in parte distrutto dai bombardamenti della II Guerra Mondiale e ristrutturato poi a partire dal 1966. Oggi lo si può visitare, e raggiungere a piedi oppure in seggiovia.
Sito sulla sommità di una collina, nel quartiere di Chūō-ku nella prefettura di Kumamoto, il castello di Kumamoto presenta oggi un dongione in cemento datato 1960, sebbene numerose siano le parti in legno appartenenti alla struttura originaria. È considerato uno dei tre principali castelli del Giappone, insieme al castello di Himeji e al castello di Matsumoto.
Architettura militare sita a Tokyo, il castello di Edo fu la residenza del guerriero Edo Shigetsugu, alla fine del XII secolo. Divenuto poi un importante centro militare, prima, e una residenza imperiale poi, è stato a lungo l'edificio più vasto del mondo. Distrutto da un incendio nel 1873, che colpì le sue parti più antiche, nel 1888 si iniziò qui la costruzione di nuovi edifici, volti ad accogliere l'attuale palazzo imperiale, il Kyūden.
Allo sbocco del fiume Kii, nell'omonima città, il castello di Wakayama era anticamente chiamato Ōta. Negli anni, diede rifugio a monaci e samurai, e nella sua travagliata storia si ricordano un'alluvione distruttiva e un suicidio di massa. Ricostruito come tempio, fu distrutto da bombardamenti americani durante la II Guerra Mondiale e ricostruito nel 1958. Oggi è aperto al pubblico come simbolo della città e luogo di interesse storico.
Posizionato sulla costa, il castello di Imbari permetteva di controllare il traffico marittimo. I suoi fossati venivano riempiti dalle maree e - ancora oggi - chi lo raggiunge per visitare il suo museo può godere di una bellissima visita dal sesto piano.