Esistono luoghi estremamente affascinanti e di una bellezza unica, dove Madre Natura ha sicuramente dato il meglio di sé: spiagge bianchissime, isolette sperdute, panorami mozzafiato e natura rigogliosa. Pensiamo spesso ai luoghi paradisiaci che rendono spettacolare il mondo in cui viviamo, ma vi siete mai soffermati a pensare, invece, ai luoghi più infernali?
Se vi chiedete se esista l’inferno sulla terra la risposta è affermativa e ha una collocazione ben precisa: la Danakil Depression. Un caleidoscopio di colori, vulcani, distese saline e acque termali che contribuiscono a formare un paesaggio “marziano” unico, anche perché è questo il luogo più caldo del mondo.
Danakil Depression, la zona più calda del mondo
Se vi siete immaginati l’inferno in terra come un luogo estremamente caldo e inospitale, possiamo vederne un esempio concreto visitando la Danakil Depression. La Depressione della Dancalia (chiamata così in italiano) è una vasta zona del Corno d’Africa che si estende lungo la parte settentrionale dell’Etiopia, Gibuti e parte dell’Eritrea, e si trova a sud del deserto di Afar.
L’Etiopia del nord (nella regione di Afar) ospita i paesaggi più suggestivi della Danakil Depression, con distese saline desertiche, bacini d’acqua bollente e acido solforico, vulcani, colori vividi e calore estremo. È questo, infatti, il luogo più caldo e inospitale del mondo, con temperature medie molto elevate, tra i 35°C e i 40°C e con punte che toccano i 48°C durante la stagione estiva. Ci troviamo in una delle aree geografiche più basse della terra (in zona equatoriale), a più di 100 metri sotto il livello del mare.
In questo territorio inusuale si trova l’Erta Ale, un vulcano a scudo basaltico che rientra tra i gli unici 6 crateri al mondo al cui interno si trova un lago di lava attivo. È possibile affacciarsi a questo suggestivo spettacolo dopo una camminata (con una guida esperta) di circa 3 ore risalendo il vulcano.
Ciò che rende la Danakil Depression così suggestiva ed “extraterrestre” sono anche i vasti laghi salini e l’area delle sorgenti di acqua calda dalle tinte variegate e brillanti (Dallol).
Troviamo infatti i Salt Lakes, ovvero Lake Afdera e Lake Karum, una distesa salina che si mostra agli occhi molto simile a un deserto artico (ma la temperatura e la sua composizione sono decisamente diverse!). Ma il vero spettacolo è l‘area di Dallol che sembra uscita da un film di fantascienza ambientato in un paesaggio marziano.
Dallol, la zona più suggestiva
Dallol è il luogo più spettacolare della Danakil Depression con i suoi colori brillanti e variegati, dal rosso al giallo, fino al verde e all’azzurro, che si mescolano per dare vita a una variopinta tela mozzafiato.
Si tratta di un insieme di geyser e sorgenti calde acide delimitate da cumuli di depositi di sale che sembrano formare dei laghetti multicolore. Quest’area (che ricorda la Grand Prismatic Spring del Parco di Yellowstone) si trova su un vulcano (o meglio un cono di scorie) dall’aspetto inusuale visto che non presenta la forma tipica di un cratere vulcanico. Le acque sotterranee vengono riscaldate dal magma sottostante e poi spinte verso l’esterno, portando con sé e sciogliendo i minerali e i sali che poi si ossidano con l’aria, formando le intense sfumature di colore che si possono ammirare in questa zona.
Se siete intenzionati a vivere l’esperienza di addentrarvi in questo paesaggio “infernale” unico al mondo il periodo migliore va da settembre a maggio, con temperature medie tra i 35°C e i 40°c. Sono sconsigliati i viaggi da giugno ad agosto, quando le temperature salgono ulteriormente e diventa arduo trascorrere del tempo piacevole in un ambiente tanto estremo.