Cosa fare ad Augusta, in Sicilia: viaggio nella città imperiale

Tour di Augusta, splendida città della costa sudorientale della Sicilia, la favorita dall’imperatore Federico II di Svevia

Pubblicato: 22 Ottobre 2017 15:00Aggiornato: 13 Giugno 2018 15:31

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Redazione

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Augusta deve il suo nome al suo grande passato di città imperiale, fondata nel XIV secolo da Federico II di Svevia, l’imperatore-intellettuale dell’Impero Germanico che amava più i meravigliosi paesaggi del sud Italia rispetto alla vita di corte tedesca. Situata sulla costa sud orientale della Sicilia, a pochi chilometri da Siracusa, Augusta è una splendida città portuale dove la storia fatta di una incredibile varietà di popoli e culture che hanno attraversato l’isola si è fusa alla perfezione con il paesaggio naturale.

La città nuova venne fondata nel 1232 a poca distanza dalle rovine di un’antica polis greca, Megara Hyblaea, e la sua storia è legata a doppio filo agli eventi che portarono dapprima gli angioini e poi gli aragonesi ed infine i Borbone a dominare la Sicilia. Dotata di due importanti porti e di una salina, Augusta visse per secoli nella ricchezza e prosperò sviluppando un rapporto di equilibrio con l’ambiente naturale e il mare. Una delle curiosità “urbanistiche” del centro cittadino venne eseguita nel corso del XVII secolo, quando si decise di tagliare artificialmente l’istmo che legava il cuore del centro urbano di Augusta trasformandolo di fatto in un isola.

Oggi Augusta è un centro turistico molto importante, secondo solo a Siracusa in zona, e offre la possibilità di entrare in contatto con la storia, la cultura, l’arte e la gastronomia siciliana in una delle sue espressioni più autentiche. In questa guida scopriremo le mete da non perdere e le attrazioni più interessanti in un viaggio ad Augusta, la città imperiale preferita da Federico II.

Una volta entrati nel centro storico di Augusta il primo monumento che salta agli occhi è la cosiddetta Porta spagnola, la più spettacolare e imponente tra le porte di accesso alla città antica. Questa struttura difensiva, risalente al XVII secolo, fa parte della serie di interventi che interessarono la città durante la dominazione spagnola in Sicilia (dal 1412 al 1713), volti a migliorare la capacità di resistere agli assedi che i pirati turchi scatenavano frequentemente tra Quattro e Cinquecento contro le città costiere. Dal punto di vista artistico è interessante notare i due meravigliosi grifoni di marmo a tutto tondo che sorreggono la cornice sulla sommità della porta, testimonianza della grande abilità degli scalpellini e degli maestri intagliatori dell’epoca aragonese.

Poco oltre la porta si arriva alla principale attrazione del centro storico, il castello svevo, la struttura difensiva voluta da Federico II di Svevia come simbolo del suo dominio sulla neonata città. Il forte fu eretto intorno a una più antica torre romana, che oggi è ancora visibile al centro della cinta muraria, e nel corso dei secoli passò da avere una funzione difensiva a essere trasformato in carcere fino alla metà del Novecento. Sebbene attualmente il forte versi in uno stato di non eccellente conservazione è ancora ben chiara la forza e l’imponenza che la fortificazione doveva avere a metà del Trecento, con i vessilli e le bandiere dell’imperatore catturati dal vento.

Le strutture militari di difesa sono una presenza costante sul territorio di Augusta e testimoniano la storia burrascosa che nel corso dei secoli ha attraversato la città, soprattutto durante il Cinquecento, quando vennero eretti il Forte Vittoria, il Forte Avalos e il Garcia, ancora oggi ben distinguibili nel tessuto urbano anche se non è possibile visitarne gli interni.

Rimanendo nel centro storico vale la pena visitare anche gli edifici religiosi che popolano il cuore della città, coma la splendida chiesa di Santa Maria Assunta, un vero gioiello del barocco siciliano, ricostruita dopo il devastante terremoto che colpì l’isola nel 1693, e la suggestiva chiesa delle Anime Sante, realizzata con una commistione di elementi barocchi e rococò di squisita fattura. Inoltre, al confine tra la città vecchia e la nuova urbanizzazione di Augusta si trova il suggestivo parco comunale, una splendida cornice dove passeggiare nelle sere d’estate al fresco degli alberi secolari e ascoltando la musica dal vivo che spesso anima il palco della musica nel cuore della zona verde.

Per scoprire il passato più antico della zona di Augusta non ci si può perdere una visita nel magnifico sito archeologico di Megara Hyblaea, l’antica polis greca fondata nel 700 a.C. da esuli provenienti dalla città di Megara e abbandonata dopo la devastazione portata dalla seconda guerra punica nel 202 a.C. Il grande sito è oggi un parco archeologico di primaria importanza nel panorama siciliano e al suo interno si possono ammirare, l’agorà, i bagni ellenistici, l’heroon, le tracce delle mura di cinta e i resti di un tempio ellenistico in elegante stile corinzio.

Alcune località di grande bellezza che non si possono perdere in una visita ad Augusta sono appena fuori dal centro cittadino la baia di Brucoli e la suggestiva salina antica. Brucoli è una piccola località sulla costa a qualche chilometro da Augusta ed è una spettacolare cittadina dove godersi il mare siciliano e organizzare una bella escursione nel magnifico ambiente naturale delle scogliere.

Appena oltre la scogliera è anche possibile visitare il castello della Regina, una fortezza difensiva spagnola dove si può salire per godersi lo splendido panorama di tutta la baia. La salina antica, invece, è ciò che rimane della fiorente attività che per secoli ha trainato l’economia di Augusta grazie all’estrazione e la vendita del sale in tutta la Sicilia, oggi trasformata in un’oasi naturalistica dove è possibile osservare un connubio unico nel suo genere tra strutture umane e ambiente naturale.

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