24 ore a Waterloo, in Belgio, inseguendo Napoleone e Wellington

Cosa vedere a Waterloo, nel Belgio centrale, suggestiva città che è indissolubilmente legata alla battaglia che decretò la sconfitta di Napoleone nel 1815.

Pubblicato: 29 Dicembre 2017 14:30

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Waterloo, nel Belgio centrale, è una suggestiva città da 25.000 abitanti che porta legata al suo nome quello della battaglia del 18 giugno 1815 quando l’armée di Napoleone Bonaparte venne definitivamente sconfitto dagli eserciti del Duca di Wellington e Gebhard Leberecht von Blücher. La battaglia di Waterloo venne combattuta nei pressi dell’odierna città, per la precisione nella frazione di Mont-Saint-Jean, a circa 4 chilometri dal centro cittadino, e per la sua importanza storico-culturale l’intera area è stata trasformata in un grande parco storico.

Sebbene sia poco conosciuta, la storia di Waterloo è molto più antica e fa risalire le sue origini all’XI secolo, quando per la prima volta venne citata in un documento che stabiliva i confini del bosco circostante. La cittadina di Waterloo rimase per quasi 400 anni solo un piccolo centro del Brabante Vallone nei paraggi di Bruxelles, ma nel corso del XVII secolo crebbe di importanza grazie ai commerci e l’abitato si ingrandì dotandosi di nuove chiese e monumenti.

Negli anni della Rivoluzione Francese l’intero Belgio visse un periodo di tumulti contro il governo dell’Impero germanico che culminarono con l’annessione alla Francia Rivoluzionaria nel 1794 e anche a Waterloo l’onda di questa grande storia arrivò in pieno. Il caso volle che proprio in questo piccolo centro si combatté l’ultima battaglia tra Napoleone Bonaparte e le forze della VII coalizione, trasformandola per sempre nella città della battaglia. In questa guida scopriremo le mete più interessanti e le attrazioni da non perdere in un viaggio a Waterloo sulle tracce di Napoleone e Wellington.

Prima di raggiungere l’area del campo di battaglia vale la pena prendersi qualche ora per esplorare Waterloo e il suo suggestivo centro storico, una realtà dal tipico aspetto nordeuropeo con bassi edifici a schiera sui marciapiedi in mattoni rossi. L’asse viario principale che divide in due il centro di Waterloo è Chaussée de Bruxelles, la strada che dirigendosi a nord porta fino alla capitale del Belgio e che qui in città caratterizza la passeggiata preferita per gli amanti dello shopping o per chi è alla ricerca di un ricordo del viaggio.

Il monumento che più di tutti svetta sui bassi edifici del centro di Waterloo è la maestosa chiesa di Saint-Joseph, una struttura in elegante stile neoclassico che alla fine del Settecento ha preso il posto dell’antica chiesa cittadina. Nel 1965, a 150 anni esatti dalla battaglia di Waterloo, ha subito un grande intervento di restauro. La chiesa è profondamente legata alla memoria degli eventi bellici del 1815, e ancora oggi sono conservati al suo interno molti cimeli ritrovati sul campo di battaglia. Nel piano superiore dell’edificio principale si può anche visitare il Museo civico di Waterloo che permette di conoscere in modo approfondita la storia più antica di questa città.

Sempre nel centro storico di Waterloo si può visitare il Wellington Museum, dedicato ad Arthur Wellesley, il generale dello schieramento britannico-prussiano della battaglia. Il museo permette di conoscere ogni dettaglio di questo celebre personaggio e di osservare un gran numero di reperti ritrovati sul campo di battaglia, opere d’arte e modellini della battaglia di Waterloo. Una delle sale più interessanti è quella della camera di Wellington, che conserva l’arredo originale usato proprio dal generale in questo edificio in giorno prima dello scontro con Napoleone Bonaparte.

Prima di continuare verso il campo di battaglia è una buona idea fermarsi in uno dei numerosi chioschi che vengono delizie come le gaufres, versione belghe dei waffles, patatine fritte di ogni tipo e ottime birre d’abbazia.

Non appena si esce dal centro abitato di Waterloo si comincia a intravedere il Monte del Leone, la grande collina artificiale realizzata nel 1826 dal governo del Belgio come memoriale della battaglia di Waterloo, nel punto dove il sovrano Willem II venne colpito e disarcionato nel pieno dello scontro. L’accesso al monumento è a pagamento e solo dopo aver scalato una ripida e lunga scalinata si può ammirare uno spettacolare panorama su tutto il campo di battaglia, che è rimasto sostanzialmente nelle medesime condizioni del 1815.

Alla base della collina si trova il cosiddetto Panorama, la grande struttura realizzata ad inizio Novecento dove si può ammirare un affresco a 360° che ripercorre ogni attimo della battaglia di Waterloo. All’interno della struttura vengono anche proiettati per i visitatori documentari e filmati che narrano le vicende delle guerre napoleoniche e di quanto accaduto in Belgio nel 1815.

L’intero campo di battaglia è stato dotato di 5 punti di osservazione panoramici che permettono ai visitatori di ammirare i luoghi più importanti dell’area seguendo gli stessi spostamenti di Napoleone e Wellington, nei momenti più importanti dello scontro e attraverso un ricco apparato di pannelli didattici scoprire i segreti delle strategie militari di entrambi gli schieramenti.

Per visitare, invece, uno dei monumenti legati alla memoria francese della battaglia bisogna dirigersi per circa un chilometro e mezzo a sud della collina del Leone e raggiungere in questo modo l’Aigle blessè, situata nel luogo dove i membri della Vecchia Guardia di Napoleone si prepararono all’ultima difesa. A poca distanza dal campo di battaglia di Waterloo, precisamente nel centro di Mont-Saint-Jean, si può vedere il monumento eretto in memoria di Victor Hugo, che nel 1860 visitò questo luogo del Belgio per completare Les Miserables.

Per vivere il momento di massimo splendore di questo sito del Brabante Vallone lo si può visitare il 18 di giugno, quando vengono rimessi in scena da gruppi storici locali in abiti d’epoca i momenti salienti dello scontro di Waterloo e si possono vedere in prima persona le sgargianti livree dei soldati, ascoltare le fanfare di guerra e assistere ad una grande simulazione in scala 1:1.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963