Alla scoperta del borgo di Selva Malvezzi

Cosa vedere nel borgo di Selva Malvezzi, frazione feudale a poca distanza da Bologna

Pubblicato: 9 Febbraio 2021 11:14

SiViaggia

Redazione

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Tra le numerose perle nascoste nei dintorni di Bologna, Selva Malvezzi è senza dubbio una di quelle da visitare almeno una volta nella vita: si tratta di un borgo quattrocentesco di stampo feudale, frazione del comune di Molinella e situato poco distante dal torrente Idice a circa 30 chilometri dal capoluogo dell’Emilia Romagna.

Il nucleo abitato del borgo ha origini antiche ma conosce il suo massimo splendore con l’istituzione del feudo Malvezzi, alla fine del XV secolo, quando l’intera area fu concessa in amministrazione all’omonima famiglia nobiliare dalle radici bolognesi. È proprio ai Malvezzi che si deve la realizzazione di alcuni dei monumenti più belli e delle fortezze che oggi caratterizzano il paese emiliano.

Selva Malvezzi prende il suo originale toponimo all’ambiente naturale che lo circonda, un tempo ricco da fitti boschi e foreste ma ancora oggi contraddistinto da un legame profondo con il rigoglioso verde che lo ospita. Meritevole senza dubbio di un tour, anche in giornata, il borgo di Selva Malvezzi concede ai suoi visitatori un piacevole assaggio del suo antico charme.

Selva Malvezzi: cosa vedere nel borgo bolognese

Ad abbracciare Selva Malvezzi si trovano dolci vallate, campi coltivati, risaie e torrentelli, e già avvicinandosi al suo perimetro si percepisce l’aura di quiete che avvolge il paese: un piccolo universo che sopravvive lontano dal caos e dalla frenesia, tenendosi ben stretta la sua pace ormai rara. L’aspetto del borgo oggi è molto simile a quello originale anche se purtroppo molte delle sue costruzioni sono state soggette all’usura del tempo, riducendosi spesso a poco più che antichi ruderi.

Tra gli edifici più noti di Selva Malvezzi c’è sicuramente il Palazzaccio, una fortezza rinascimentale nata a scopo difensivo che oggi è una delle poche superstiti all’interno della pianura del bolognese. La rocca di Selva Malvezzi emana ancora il suo carattere imponente, con la sua struttura tipicamente difensiva, la sua torre ed il suo baluardo, nonostante i segni del tempo siano evidenti sulle sue pietre.

La sua realizzazione fu voluta a fine ‘400 da parte di Matteo IV, membro dei Malvezzi Campeggi, ma il forte restò incompiuto, per essere restaurato poi nel corso del XVII secolo. Le sue sorti non troppo fortunate lo fecero nuovamente cadere in abbandono, specialmente dopo lo scioglimento del feudo Malvezzi: le sua stanze finirono per essere utilizzate dai contadini della zona come abitazioni o depositi, oltre che per essere soggette a diversi crolli e danneggiamenti. Il Palazzaccio oggi verte infatti in condizioni certamente lontane dallo splendore che potevano avere in epoca feudale.

Sempre ad un discendente dei Malvezzi, il Conte Camillo, si deve invece l’edificazione del Palazzo del Governatore: è la seconda metà del ‘600 quando prende vita il complesso che oltre a fungere da residenza del Governatore della contea, ospitava abitazioni residenziali, botteghe, magazzini ed anche un ospedale. Passeggiando per il borgo non si può non notare la sua maestosa facciata, che è parte integrante del profilo di Selva Malvezzi.

Meritano una visita anche il Palazzo Comitale, costruito come residenza nobiliare nel 1455 per mano di Carlo Malvezzi, che si dedicò anche ad importanti opere di bonifica e difesa del territorio. Gli amanti del turismo religioso possono invece sbirciare qui tra le navate della Chiesa di Santa Croce, dall’aspetto certamente più moderno rispetto alle altre costruzioni del centro.

Selva Malvezzi oggi

Poche le attività che ancora sopravvivono in questo minuscolo borgo bolognese che conta solo qualche centinaio di abitanti: a tenere vivo il centro ci pensa però il mercatino di Selva Malvezzi, noto anche come Mercatino del Riuso, ossia un’esposizione di antiquariato, oggettistica antica, collezionismo e piccole curiosità che si tiene nel paese l’ultima domenica di ogni mese.

È ormai un appuntamento di tutto rispetto nella zona di Molinella, che gli appassionati di antiquariato non perdono per niente al mondo, ma che è popolato spesso anche da semplici curiosi che si divertono ad unire una passeggiata tra le originali bancarelle ad un’escursione culturale verso il fascinoso borgo di Selva Malvezzi.

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