Montefiore dell’Aso: nelle Marche, il colle dei pittori

Ben tre pittori sono stati catturati dalla bellezza di Montefiore dell'Aso, piccolo borgo del Piceno con un centro storico caratteristico e ben conservato

Pubblicato: 27 Maggio 2024 11:41

SiViaggia

Redazione

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Sulla cresta collinare che spunta tra le valli del fiume Aso e del torrente Menocchia si trova Montefiore dell’Aso, un delizioso paese del Piceno divenuto famoso per i suoi scorci pittorici, tanto da essere stato inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Nel piccolo borgo di Montefiore dell’Aso è nato Adolfo De Carolis, protagonista dell’arte italiana idealista e simbolista fra Ottocento e Novecento. Ma non solo: qui ha trovato il suo ambiente ideale Carlo Crivelli ed è divenuto cittadino onorario Domenico Cantatore. Tutti e tre gli artisti hanno lasciato il segno in questo piccolo paese, stregati dagli incantevoli scorci e dalle preziose testimonianze del passato storico. Il centro infatti è ben conservato, con notevoli tratti di cinta muraria muniti di porte e sei torrioni risalenti ai secoli XV e XVI.

Montefiore dell’Aso: cosa vedere

Passeggiare lungo i vicoli e le viuzze del borgo è un piacere per gli occhi, ma anche per la mente. La sua atmosfera rilassata, dove la vita quotidiana scorre lenta e tranquilla come nei classici paesini italiani, invita i viaggiatori a rallentare. Per scoprirla bisogna lasciarsi avvolgere dallo spirito meditativo e osservatore dei pittori che in questo borgo hanno trovato ispirazione per creare le loro opere d’arte più belle.

Il punto di partenza è sicuramente il suggestivo Belvedere De Carolis, terrazza panoramica dalla quale si accede al centro storico. Da qui si può godere di una meravigliosa vista sui Monti della Laga, sul Gran Sasso, sui Monti Sibillini e sul Monte Vettore. Attraversando la porta Aspromonte si arriva nel cuore del paese in provincia di Ascoli Piceno, rappresentato da Piazza della Repubblica dove è presente la Torre dell’orologio, l’ex convento delle Domenicane e la Collegiata di Santa Lucia.

La chiesa è completamente rifatta in stile neoclassico, ma le sue origini sono antichissime, tra il III e il V secolo. Nell’edificio è stato reinserito il portale della Chiesa Madre, costituito da conci di arenaria con formelle scolpite a bassorilievo raffiguranti simboli paleocristiani risalenti ai secoli XI-XII. Si può ammirare il portale, detto della Pinnova, nel retro della Collegiata.

La passeggiata alla scoperta di Montefiore dell’Aso prosegue verso l’ex convento di San Francesco, ora divenuto polo museale, dove è possibile ammirare la pala d’altare di Carlo Crivelli. L’opera era stata dipinta per la chiesa e, del polittico a cinque scomparti più predella e cimasa lignea, rimane oggi un trittico: al centro c’è la figura di San Pietro che contrasta nettamente con le immagini di Santa Caterina d’Alessandria a sinistra, con la ruota e la palma del martirio, e di Santa Maria Maddalena a destra. Nella parte superiore sono rappresentati San Ludovico da Tolosa a destra, Santa Chiara al centro e un altro santo francescano a sinistra.

Adiacente l’ex convento si trova la Chiesa di San Francesco, costruita tra il 1247 e il 1303 con i proventi delle elemosine raccolte dai frati. Una testimonianza splendida del passato di questo borgo perché riassume secoli di storia e di evoluzioni artistiche. Nel complesso conventuale vi sono la Sala Carlo Crivelli, il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, il Museo Adolfo de Carolis, il Museo della Civiltà Contadina e la Collezione Domenico Cantatore.

Fuori dal centro storico del borgo sorge poi la chiesa di S. Filippo Neri, mentre nei paraggi c’è la chiesa del Corpus Domini con l’annesso monastero. Nel territorio di Montefiore dell’Aso, precisamente a Carassai, sono presenti la deliziosa chiesetta campestre di S. Maria delle Grazie e la chiesa S. Maria della Fede. Infine, lungo la via che conduce a Campofilone, sorge la chiesa di S. Giovanni Battista. Tra gli edifici costruiti tra il Seicento e il Settecento, che caratterizzano l’epoca d’oro del borgo, ci sono inoltre i palazzi Egidi, De Vecchis, Montani, Vitali, Farsinelli, De Scrilli, Rossi, Ciarrocchi e Simonetti.

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Una via del borgo Montefiore dell’Aso

Cosa fare nei dintorni di Montefiore dell’Aso

Per chi vuole approfondire la conoscenza del territorio circostante, questi i luoghi da non perdere.

Poco distanti dal borgo ci sono le Grotte Sepolcrali o “li Grotti”. Adagiate sulla collina di arenaria vicino al torrente Menocchia, sono lunghe 6 metri e larghe 2.40 metri, mentre all’interno custodiscono delle nicchie o colombari di varie dimensioni, utilizzate al tempo per conservare le urne cinerarie.

Per chi ha voglia di respirare l’aria del mare, a 15 km da Montefiore dell’Aso troverà l’antico borgo medievale di Grottammare. Qui non solo si può passeggiare alla scoperta di uno dei Borghi più belli d’Italia, ma anche fare il bagno e rilassarsi in una delle sue spiagge, così belle da essere classificate Bandiera Blu.

La provincia di Ascoli Piceno è davvero ricca di borghi particolari e tra le cose da vedere nei dintorni di Montefiore dell’Aso non può mancare Ripatransone, il paese conosciuto anche come il “belvedere del Piceno”. In questo affascinante borgo marchigiano è possibile godere non solo di un paesaggio mozzafiato, ma anche immergersi nella cultura folkloristica e gastronomica del territorio.

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Scorcio del borgo di Grottammare

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