Nel periodo delle festività natalizie, il borgo di Chiusa, in provincia di Bolzano, si trasforma nel borgo di Natale. Non soltanto un mercatino, ma un intero villaggio si addobba, si illumina e si trasforma in un autentico borgo natalizio. I vicoli medievali illuminati dai caldi lampioni, gli zampognari che suonano arie natalizie e il vischio sugli usci di legno rendono questo abitato un vero presepe vivente.
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Chiusa, il borgo di Natale
Tutto l’anno, il Comune di Chiusa, una delle perle più affascinanti della Valle Isarco è uno di quei borghi che meritano di essere visitati. Da oltre vent’anni fa parte dell’associazione dei Borghi più belli d’Italia. Ma, durante il periodo dell’Avvento, diventa davvero magico. Dal 28 novembre al 23 dicembre 2025, ogni venerdì, sabato e domenica, oltre ai giorni 8, 22 e 23 dicembre, il borgo di Chiusa sembra uscito da una fiaba di Natale. Abeti verdi, ghirlande e decorazioni natalizie realizzate secondo le antiche tradizioni artigiane adornano le facciate delle case storiche affacciate sulla via principale, via Città Alta, e gli strettissimi vicoli medievali, illuminate da lanterne che creano un’atmosfera a dir poco magica e che si vanno ad aggiungere ai bovindi e alle insegne in ferro battuto che rendono questo paesino un bijoux.
Chiusa si gira esclusivamente a piedi anche perché è molto piccolo. Le casette di legno si snodano lungo i vicoli tortuosi e nelle piccole piazze di Chiusa, tra cui quella antistante la chiesa di Sant’Andrea del XV secolo, estendendosi fino alle antiche cantine, nei portoni e nei negozietti del paese dove si celano artigiani della valle che offrono i loro prodotti fatti a mano, originalissimi regali artigianali da donare ai propri cari. Dai presepi finemente lavorati alle pantofole di feltro, dalle tisane realizzate con le erbe aromatiche dei masi contadini all’immancabile speck.
L’aria frizzante dell’inverno in montagna si riempie del profumo dolce e speziato delle delizie natalizie, invitando a riscaldarsi con una tazza di vin brûlé e un dolcetto allo zenzero. Ma non è tuto: gli abitanti del borgo amano indossare i costumi tradizionali e insieme ai figurati e alla musica dal vivo trasformano l’Avvento in una vera esperienza immersiva come in pochi altri luoghi in Italia si può provare.
I luoghi storici di Chiusa diventano anch’essi protagonisti del borgo di Natale: all’ingresso del paese, alcuni locali allestiscono una mostra di presepi storici e artigianali. Dalla storica Torre del Capitano, un “angelo natalizio” scende in volo, portando con sé dolci sorprese per i visitatori. I vicoli del centro storico medievale, un intrico di viuzze pittoresche, case colorate e botteghe artigiane, sembrano parte di un grande presepe vivente.
Le cicche imperdibili
Se volete scattare una bella foto del borgo addobbato a festa, salite sulla scaletta semi nascosta nel giardino del convento dei Cappuccini, oggi Museo civico, che porta a una terrazza con vista su borgo (e sul Monastero di Sabiona che sorveglia la valle). E si può soggiornare nella casa più stretta di Chiusa – e di tutto l’Alto Adige – che risale XIII secolo e che misura solo 3 metri di larghezza. Fu realizzata quando Chiusa era una colonia di artisti.
L’artista tedesco Albrecht Dürer visitò Chiusa nel 1494 durante un viaggio in Italia. A lui è dedicata la Passeggiata Dürer che era solito percorrere per arrivare a un belvedere ancora oggi panoramico dove il pittore ammirava e dipingeva il borgo. Sebbene i suoi dipinti siano andati perduti, resta una preziosa incisione su rame a ricordare il suo passaggio.
Come arrivare a Chiusa
Oltre all’auto (prendere la A22 Brennero-Modena in direzione Brennero, uscita “Chiusa/Val Gardena-Klausen/Grödnertal e seguire la Strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero: appena fuori dal paese c’è un ampio parcheggio), il modo più comodo per raggiungere Chiusa è prendendo il treno che parte da Bolzano che in 20 minuti vi porta alla stazione ferroviaria che si trova appena fuori dalle mura cittadine; è sufficiente attraversare il ponte sul fiume Isarco.