Gola del fiume Uvac, spettacolo incredibile

Alla scoperta di un vero e proprio capolavoro della natura: la gola del fiume Uvac in Serbia, un posto da visitare almeno una volta nella vita

Pubblicato: 14 Febbraio 2023 11:01

SiViaggia

Redazione

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C’è chi è pronto a giurare – commettendo un enorme errore – che la gola del fiume Uvac sia artificiale, frutto dell’ingegno umano e del suo lavoro. La verità, però, è che non è assolutamente così: lo spettacolo surreale che regala questo canyon è solo merito della natura, anche se di primo impatto è davvero difficile crederci.

Tutte le meraviglie della gola del fiume Uvac

Ci troviamo in Serbia e, più precisamente, tra le montagne Zlatar e Zlatibor e le città di Nova Varoš e Sjenica. Un angolo del Paese dove prendono vita delle meravigliose anse create dal fiume Uvac che sembrano essere troppo perfette ed eccessivamente complesse per essere vere. Invece è tutto merito della natura che nel corso degli anni qui ha deciso di dare il meglio di sé, regalandoci archi ad anello e profondi canyon con pareti che si innalzano fino ai 100 metri sopra le acque vorticose che, in alcuni punti, formano persino un angolo di 270 gradi.

Oltre che per la bellezza paesaggistica, la gola del fiume Uvac si distingue perché è una riserva naturale protetta per il suo famoso e raro abitante, il leggendario grifone, affascinante uccello che simboleggiano il potere e libertà.

Definita da molti il “Colorado serbo”, vanta un paesaggio impreziosito da questa specie rara di aquila-avvoltoio che ha un’apertura alare che arriva fino a 3 metri. Un volatile di una potenza inaudita, tanto che il suo volo è stato studiato da scienziati aeronautici e utilizzato nella costruzione di aerei.

Ma non solo, perché il grifone ha un ruolo nella catena alimentare nell’ecosistema che è unico e insostituibile: il suo cibo sono gli animali morti, che prevengono la diffusione delle infezioni e quindi rendono il “riciclaggio naturale”. Va da sé che, grazie alla presenza del grifone, la speciale riserva naturale Uvac è un patrimonio naturale di straordinaria importanza, vale a dire che è un bene naturale di 1° categoria.

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Il paesaggio creato dal fiume Uvac

Come visitare il canyon Uvac

Il modo migliore per scoprire un capolavoro della natura come il canyon Uvac è a bordo di una barca o di un kayak. In questa maniera, infatti, è possibile osservare direttamente dal letto del fiume l’impressionante gola e seguire sopra le proprie teste il volo di molte specie di uccelli rare e protette, così come il loro decollo dalle scogliere circostanti.

Non mancano ovviamente i belvedere che offrono una magnifica vista sul serpeggiante fiume. Inoltre, sulle pendici della gola sono presenti numerose grotte; tra queste domina il cosiddetto Sistema di Ušac, che comprende le grotte di Ušac, Ledena, Bezdana, Tubić e Baždarska. A seconda del periodo dell’anno, è possibile persino raggiungere l’entrata di alcune delle caverne con una breve salita o entrando direttamente con la propria imbarcazione.

La gola del fiume Uvac è anche ricca di boschi di peccio di Serbia e betulle, e nei prati circostanti si possono trovare molti tipi di erbe officinali. Il periodo migliore per fare quanto vi abbiamo appena detto è la stagione estiva, ma è bene sapere che le visite sono consentite esclusivamente con l’assistenza di guide professionali che conducono alla scoperta del magico Uvac attraverso percorsi segnati di oltre 30 chilometri. U’esperienza che senza ombra di dubbio vale la pena di essere vissuta.

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La visita da uno dei belvedere del Canyon Uvac

Cos’altro fare assolutamente in Serbia a contatto con la natura

Questo angolo di Serbia è un vero capolavoro, ma il Paese ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori quando si tratta di natura (e non solo). Una delle tappe imperdibili è la Città del Diavolo, o Đavolja Varoš, che si distingue per essere un sito caratterizzato da insolite formazioni rocciose che si trovano sul Monte Radan, a 700 metri sul livello del mare.

Si tratta di un tappeto di oltre 200 “sculture” di pietra che, secondo la tradizione locale, sarebbero che gli ospiti di un matrimonio che sono rimasti pietrificati dalla paura.

Se invece volete scoprire il cuore verde della Serbia non potete perdervi un viaggio sul treno della storica ferrovia Šarganska Osmica (Šargan 8) da Mokra Gora che permette di ammirare il paesaggio idilliaco della campagna del Paese.

La Serbia vanta anche diverse località termali e tra queste merita una menzione Sokobanja che sorge tra due montagne ricoperte di verdi boschi. Aria purissima e panorama incantevole accompagnano vari sentieri escursionistici assolutamente eccezionali.

Non meno straordinario è il Parco Nazionale di Tara dove scorre il Fiume Drina ,che col tempo ha scavato la roccia circostande creando un canyon dalla bellezza incredibile, tanto da essere il più profondo d’Europa. Uno spettacolo della natura che si è guadagnato un posto nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Oltre al fiume ci sono anche due meravigliosi laghi: Perućac e di Zaovine, ideali per una nuotata o per un giro in kayak.

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Un angolo del Parco Nazionale di Tara

Occasioni interessanti ci sono anche per coloro che amano fare trekking: un sentiero conduce al punto panoramico di Banjska Stena. La salita fino a 1065 metri è sì impegnativa, ma dura solo 30 minuti e in cima si potrà godere di un panorama da sogno.

Zlatibor, dal canto suo, è una delle località di montagna più frequentate della Serbia. Una zona lambita dallo scintillante fiume Veliki Rzav, da sorgenti minerali, ripidi canyon e versanti boscosi. Ma non solo. Grazie alle sue caratteristiche naturali, è una meta molto richiesta del turismo rurale, sportivo e del benessere.

Infine, vale la pena fare un salto al Parco Nazionale di Đjerdap che prende vita in uno scenario naturale di rara bellezza e che è considerato il confine naturale tra Serbia e Romania. Da queste parti il Danubio mostra uno dei suoi punti più stretti: 150 metri di larghezza a fronte di una profondità di 82 metri.

Non solo bellezze naturalistiche. Il parco è anche custode di importanti resti archeologici tra cui le tracce del Ponte di Traiano, struttura che fu utilizzata per le campagne di Dacia.

Insomma, la Serbia è un vero e proprio scrigno di bellezze create dalla natura. Dalla pianura del nord fino alle alte vette del sud, regala paesaggi che cambiano di angolo in angolo e abitati da molteplici specie che, in alcuni casi, sono persino scomparse dal resto d’Europa.

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Il Parco Nazionale di Đjerdap, il confine naturale tra Serbia e Romania

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