Una terrazza panoramica naturale da cui ammirare in tutta la sua maestosità il Monte Bianco, la vetta delle vette, la montagna più alta d’Italia e d’Europa che, con i suoi 4.810 metri di altezza, domina le Alpi. La balconata del Monte Bianco è il percorso più bello da fare in Italia a primavera, quando il sentiero, con lo sciogliersi della neve, diventa accessibile.
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Camminare lungo la balconata del Monte Bianco
Si tratta di una passeggiata facilissima e fattibile da chiunque, anche dai meno esperti. Un trekking affacciato su due delle vali alpine più suggestive della Valle d’Aosta, la Val Vény e la Val Ferret, che, una destra e l’altra da sinistra, abbracciano il Bianco, da cui godere di scorci mozzafiato del Tetto d’Europa.
Il percorso si sviluppa tra boschi di larice per poi, intorno ai 2000 metri, passare tra gli ultimi esemplari di conifere, data l’altitudine, la prateria alpina e gli abbondanti cespugli fioriti. A primavera è meraviglioso poter ammirare i rododendri in fiore, ma anche le violette, le genziane e le orchidee selvatiche.
La balconata della Val Veny
La Val Veny, detta anche il “Balcone sul Bianco”, è un trekking classico, che unisce i sentieri dall’Arp Vielle al Col Chécrout passando per il Mont Fortin e Chetif. È uno dei migliori itinerari per godere di Sua Maestà il Monte Bianco in tutta la sua imponenza e a distanza ravvicinata.
La camminata è di fatto un percorso ad anello: si parte dalla Visaille in Val Vény, passando per il sentiero del Mont Fortin, si incontrano i laghetti alpini delle acque color smeraldo dei Vesses e del Col Chécrout fino ad arrivare al rifugio Maison Vielle.
Questo facile trekking è un buon modo per vivere il comprensorio sciistico anche nella bella stagione. Una volta arrivati alla Maison Veille, si può scegliere se proseguire a piedi verso la Val Vény oppure fermarsi per un bagno ristoratore e una sauna nella piscina alpina di Plan Chécrouit.
La balconata della Val Ferret
La balconata della Val Ferret è uno spettacolo nello spettacolo: qui il panorama la fa da padrone. Si percorre il sentiero n.1 (TMB) che si affaccia sul Monte Bianco e la catena montuosa è così vicina che sembra poter toccare la neve delle Jorasses e il granito del Dente del Gigante con le dita, alcune delle più alte e maestose cime delle alpine.
L’itinerario prevede diversi sentieri e varianti più o meno difficili e impegnative (Mont de la Saxe, Col de Malatrà, Valle Arminaz). La via classica, e anche la più semplice, parte da Planpicieux e arriva al Rifugio Bertone. Da qui, giunti alla baita di Leuchey, si imbocca un sentiero pianeggiante immerso tra prati punteggiati di rododendri e pascoli fino al Rifugio Bonatti, dedicato al celebre alpinista. Dal Rifugio Bonatti, che si trova a 2.025 metri di quota sopra il Comune di Courmayeur, si riparte verso l’Apr Nouvaz in discesa.
Fuori stagione è facile incontrare cervi e caprioli che amano sostare sui prati che lambiscono il sentiero. Davvero una passeggiata imperdibile.
Il punto di partenza del trekking
Il migliore punto di partenza per raggiungere la passeggiata è da La Thuile, regina degli sport invernali, ma anche paradiso del trekking, dell’alpinismo, della mountain bike e delle passeggiate estive. In alternativa, si può cominciare da La Visaille, in Val Vény, risalendo dal Pont Combal le praterie dell’Arp Vieille, fino al lago Chécrouit e l’omonimo colle. Questo percorso scende fino a Courmayeur per poi risalire dal Villair di Courmayeur, dove il sentiero s’inerpica verso il Rifugio Bertone, al Mont de La Saxe. Il periodo consigliato per l’escursione va da metà giugno a metà settembre.