Più che un’isola, una vera e propria opera d’arte situata nel Mare Interno di Seto, in Giappone. Siamo a Naoshima, destinazione raggiunta dai viaggiatori di tutto il mondo soprattutto per il suo patrimonio storico, artistico e culturale.
I primi insediamenti sull’isola sono avvenuti in quello che oggi è diventato il porto di Tsumuura, ma la zona più popolata oggi è sicuramente Honmura, una cittadella fortificata durante il periodo bellico tra il 1467 e il 1568.
Si tratta di un’isola collinare da percorrere in bicicletta o a piedi. Naoshima infatti è davvero uno spettacolo e un percorso lento consente di ammirare tutti i capolavori di arte contemporanea che la caratterizzano. Gli edifici pubblici sono stati tutti progettati dall’architetto giapponese Kazuhiro Ishii nel 1944. Il design è davvero unico, al punto tale che lo stile è stato identificato come “Architettura di Naoshima”.
L’isola è famosa soprattutto per i musei di arte contemporanea e per le sculture presente su tutto il territorio, come la celebre zucca gigante che si staglia contro l’azzurro del cielo e del mare.
Questa isola, una volta soltanto covo di pescatori, è diventata meta d’obbligo per gli appassionati d’arte contemporanea. Passeggiando per Naoshima è possibile ammirare diverse opere d’arte che si fondono in maniera naturale con il paesaggio circostante. La più famosa è sicuramente la zucca gialla a pois di Yayoi Kusama. Diventata celebre in tutto il mondo, questa opera d’arte si trova spiaggiata in riva al mare posizionata in prospettiva per ammirare l’orizzonte infinito.
Ma la zucca non è l’unica protagonista di Naoshima: poco distante infatti si trova un iceberg stilizzato con il quale il visitatore può interagire e un pomodoro rosso a pois neri che si trova proprio in prossimità del porto. All’interno del pomodoro si può entrare e, come se foste in un sottomarino, potrete osservare il mondo sotto l’acqua da un oblò.
Più che un’isola Naoshima è davvero un museo contemporaneo a cielo aperto dove perdersi e immergersi in qualcosa di davvero straordinario. Pronti a partire?