Ci sono laghi e …laghi subglaciali. Finalmente gli scienziati russi son riusciti ad addentrarsi nel famoso lago Vostok in Antartide. Scopriamo le particolarià di questo vero e proprio blocco di ghiaccio che si trova a una profondità di 3.768 metri.
Ci son voluti ben 40 anni di lavoro ed ecco che, grazie a una trivella di ben 13 cm di diametro, il perforatore è entrato nel lago e l’acqua è risalita per via della pressione riempiendo un campionatore alto circa un metro. Effettuato il tutto, non sono bastati ben vent’anni di lavoro e condizioni proibitive, attraverso chilometri di ghiaccio antartico.
Perché tutta questa attenzione? Si tratta del più anomalo tra tutti i bacini d’acqua presenti sulla Terra. È il primo contatto diretto con uno degli oltre 200 laghi subglaciali coperti dalla calotta dell’Antartide in epoche remote. Si trattava infatti di una superficie, quando il Polo Sud ancora non esisteva. Poi per 20 milioni di anni è rimasto sigillato a circa 3 km e mezzo sotto il ghiaccio mantenendosi allo stato liquido a causa del calore proveniente dal centro del pianeta.
Le operazioni dell’Istituto dell‘AARI (Istituto di ricerca russo dell’Artico e dell’Antartico) hanno proseguito con grande attenzione proprio per evitare di contaminare l’ecosistema.
I ricercatori erano in un clima di attesa: “Sarà un momento straordinario per la scienza e per l’esplorazione quando riusciremo a penetrare in questo lago enorme di cui conosciamo l’esistenza solo dal 1990″, affermava John Priscu, docente presso l’Università di Stato del Montana, negli Stati Uniti, che ha lavorato per molto tempo al progetto. “Se tutto andrà nel verso giusto sarà aperto un capitolo completamente nuovo nella comprensione del nostro pianeta, di alcune lune del nostro sistema solare e anche di pianeti lontani”.
La squadra ha lavorato a lungo a circa 40 gradi sotto zero. Nel 2013 i ricercatori annunciarono la presenza di batteri sconosciuti all’interno del lago Vostok. Il team russo progetta ora di inviare un robot nel lago per raccogliere campioni di acqua e sedimenti dal fondo. Senza dubbio verranno fuori forme di vita autoctone, che non sono mai entrate a contatto con il mondo in superficie, ma anche scoperte straordinarie come per esempio certe specie aliene. Non da meno la leggenda che imperversa sulla possibile presenza del Dna del Führer…