Haut-Koenigsbourg, la fortezza che domina l’Alsazia tra imperi, vigneti e montagne d’Europa

Sulla sommità dei Vosgi, Haut-Koenigsbourg fonde storia millenaria, architettura difensiva e panorami spettacolari, offrendo un'esperienza unica tra pietra e paesaggio

Pubblicato:

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Sopra la distesa ordinata dei vigneti alsaziani, là dove la pianura perde continuità e il rilievo si irrigidisce, Haut-Koenigsbourg impone una presenza verticale e dominante su uno sperone roccioso a oltre 750 metri di quota. Una scelta precisa, quella di costruirla proprio lì, che risponde a esigenze militari, economiche e simboliche. Da qui, infatti, si controllavano vie commerciali cruciali tra Reno e Vosgi, passaggi di uomini, merci e potere.

Haut-Koenigsbourg agisce come una piattaforma geografica più che come un semplice edificio, in quanto la pianura del Reno si apre come una mappa tridimensionale incorniciata dai monti e dalla Foresta Nera, con un orizzonte che in certe giornate raggiunge persino le Alpi. E a tal proposito, non è azzardato affermare che pochi altri castelli europei possiedono una simile continuità visiva tra architettura e territorio.

Qui nulla appare come rovina romantica o semplice scenario pittoresco, perché l’edificio propone una visione compatta e intenzionale, capace di trasmettere una precisa idea di potere, ordine e controllo. Chi arriva fin quassù sceglie quindi un confronto diretto con un’architettura che domina lo spazio e guida lo sguardo.

Dalle origini medievali al progetto imperiale

La prima menzione scritta del sito risale alla metà del XII secolo, quando il castello apparve con il nome di Castrum Estuphin, legato alla dinastia degli Hohenstaufen. In seguito assunse la denominazione di Koenigsbourg, castello reale, a testimonianza del valore politico del luogo. La posizione consentiva il controllo delle vie commerciali che collegavano il bacino renano alle miniere d’argento, alle saline e alle aree cerealicole dell’entroterra.

Tra il XV e il XVI secolo la fortezza conobbe una fase di massimo splendore grazie alla famiglia dei Tierstein, che introdusse sistemi difensivi aggiornati in risposta allo sviluppo dell’artiglieria. Bastioni spessi, feritoie adattate alle armi da fuoco e piattaforme per cannoni trasformarono Haut-Koenigsbourg in una macchina bellica avanzata.

Il conflitto della Guerra dei Trent’Anni segnò una frattura decisiva. Nel 1633 il castello subì assedio, saccheggi e incendi, seguiti da un lungo periodo di abbandono durato circa 2 secoli. Le rovine vennero classificate come monumento storico nel XIX secolo, prima di essere donate dalla città di Sélestat a Guglielmo II nel 1899. L’imperatore affidò a Bodo Ebhardt il compito di restituire vita al maniero, trasformandolo in un emblema della continuità germanica in Alsazia. Dal 1919 il complesso appartiene allo Stato francese e oggi rappresenta un patrimonio culturale di rilievo europeo.

Cosa vedere al Castello di Haut-Koenigsbourg

La scoperta del castello avviene attraverso una sequenza di spazi pensati per raccontare funzioni diverse, dalla difesa alla vita quotidiana, dalla rappresentanza politica alla dimensione simbolica.

Le fortificazioni esterne e il grande bastione

L’accesso introduce subito al carattere militare della struttura. Mura possenti proteggono il perimetro, mentre il grande bastione occidentale rivela l’area più esposta agli attacchi storici. Da questa piattaforma si apre una visione quasi circolare sul paesaggio alsaziano, utile in passato per l’avvistamento e oggi per comprendere la relazione tra architettura e territorio.

Il cortile interno e le strutture di servizio

Superato il ponte levatoio, il cortile principale raccoglie edifici funzionali alla vita autonoma della guarnigione. Qui trovano posto il mulino, la fucina, la fontana e la locanda. Questi elementi illustrano l’organizzazione economica di una fortezza che ha dimostrato di essere in grado di sostenersi durante lunghi periodi di isolamento.

Gli appartamenti signorili del corpo meridionale

Il lato sud ospita gli ambienti più confortevoli, beneficiando di maggiore esposizione solare. Sale arredate, rivestimenti in legno e stufe in ceramica restituiscono l’atmosfera di una residenza aristocratica del tardo Medioevo. L’anticamera dell’imperatrice e la stanza dei Lorena sfoggiano arredi ispirati a modelli rinascimentali.

La sala delle armi e la sala dei trofei

Questi spazi sono la culla di una collezione di circa 100 spade e numerose armature risalenti tra XV e XVII secolo. Uno spazio che non deve essere assolutamente sottovalutato, perché tali oggetti testimoniano l’evoluzione delle tecniche di combattimento e l’importanza simbolica delle armi nella rappresentazione del potere.

Il mastio e le torri panoramiche

La salita al mastio conduce al punto più elevato del complesso. Da qui si coglie la vastità del panorama che abbraccia pianura, catene montuose e confini naturali. Un piccolo sforzo che vi consigliamo di fare: la funzione di osservazione strategica appare immediata e concreta.

La sala del Kaiser

La sala del Kaiser è una vera e propria eccezione rispetto ai criteri filologici della ricostruzione. Ideata come stanza di prestigio per Guglielmo II, presenta un Medioevo reinterpretato secondo l’estetica del primo Novecento. Le mura sono impreziosite dagli affreschi di Léo Schnug che raffigurano tornei, scene di guerra e simboli imperiali. A dominare la volta, invece, c’è un’impressionante aquila germanica.

Il giardino medievale

All’esterno della cinta meridionale si estende un giardino didattico ispirato alle coltivazioni medievali. Ospita più o meno 200 specie tra piante medicinali, alimentari e ornamentali, organizzate secondo criteri d’uso. Il percorso mette a disposizione una chiave di lettura sulla vita quotidiana e sulle conoscenze botaniche del XV secolo.

Raggiungere il castello e informazioni utili

Haut-Koenigsbourg si trova in Francia, a circa 26 chilometri da Colmar, 55 da Strasburgo e 12 da Sélestat. Per la precisione prende vita a Orschwiller, un comune di approssimativamente 600 abitanti che ha sempre vissuto all’ombra della sua maestosa rocca. L’accesso stradale è possibile tramite l’autostrada A35 con uscita a Kintzheim o Saint Hippolyte, seguita dalla strada dipartimentale D1059.

Getty Images
Il Castello di Haut-Koenigsbourg in inverno

Un servizio di navetta collega la stazione ferroviaria di Sélestat al castello durante i periodi di apertura. Esistono anche percorsi ciclabili dedicati che attraversano la Strada del Vino e le foreste dei Vosgi, oltre a itinerari escursionistici segnalati per chi preferisce raggiungere il sito a piedi.

L’ingresso risulta gratuito la prima domenica del mese tra novembre e marzo, durante le Giornate Europee del Patrimonio e la Notte dei Musei. Sono disponibili tariffe ridotte secondo condizioni specifiche e i pagamenti vengono accettati in contanti e con carte bancarie principali.

In sostanza, Haut-Koenigsbourg rappresenta oggi una delle testimonianze più complete di fortezza di montagna europea, capace di raccontare nove secoli di storia attraverso pietra, paesaggio e visione politica.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963