È da poco riemersa un’isola al largo di Sciacca, in Sicilia, scomparsa dalle carte geografiche fin dal 1700. Una scoperta sensazionale, dovuta alle condizioni meteo degli ultimi giorni e alle maree, che hanno ridotto il livello dell’acqua di almeno 14 centimetri, sufficienti bastati a far riaffiorare alcuni scogli appartenenti a quella che era conosciuta come Isola di San Giorgio.
E a Sciacca non si sono fatti sfuggire questa incredibile novità, tanto da avere inserito una tappa in barca verso San Giorgio nei tour organizzati per i turisti. Ogni anno a primavera a Sciacca si tiene una rassegna intitolata “FerdinanDea” e quest’anno inizia tra pochi giorni, il 2 aprile. Per dieci giorni, ma soprattutto durante i due weekend (2-3 e 9-10), si tengono eventi, si organizzano visite guidate e il centro storico del borgo marinaro si illumina con suggestivi videomapping sulle facciate dei palazzi. L’edizione di quest’anno, organizzata con il Comune e con le associazioni del territorio, ha trovato il fil rouge proprio nella leggenda dell’isola emersa al largo di Sciacca.
A San Giorgio è ispirato il videomapping che già da venerdì 1° aprile alle 19.30 sarà proiettato sul prospetto del Museo del mare, appena intitolato a Vincenzo e Sebastiano Tusa, e che darà il via all’evento. Inutile dire che l’isolotto sarà il protagonista assoluto e che le escursioni per vederlo saranno richiestissime.
Nei weekend di questa edizione della rassegna, che fa parte di un più grande progetto chiamato “Le vie dei tesori”, verranno organizzate visite ai luoghi più interessanti di Sciacca, come il complesso gotico catalano del Fazello, la torre campanaria della chiesa di San Michele, i tetti della chiesa del Carmine e la cappella segreta, raggiungendo poi le campane. Dall’antica chiesa di San Nicolò La Latina, in stile arabo normanno, si passerà al giardino segreto di Palazzo Licata Borsellino e poi ad alcune residenze private che aprono le porte in via del tutto eccezionale, tra cui Casa de Cicco, all’interno del cinquecentesco Palazzo Rabingallo, e Casa Scaglione. I tour includeranno anche le grotte preistoriche del Caricatore, che divennero le granaie scavate nella roccia viva a forma di imbuto rovesciato.
E poi, mostre e laboratori di corallo, di ceramica, di oreficeria e di uncinetto, il tutto declinato sul mito dell’isola “che (non) c’è” o “isola pensante”, come invece la dipinge l’artista Franco Accursio Gulino che espone le proprie opere in vari luoghi della città in una sorta di museo diffuso.
Ma ci saranno anche attività più adrenaliniche, come il tour sulla città a bordo di un aereo biposto oppure quello su una coloratissima apecar, sfrecciando tra i vicoli stretti. E, per gli appassionati, anche battute di pesca notturna di alici e sardine.