I siti UNESCO rappresentano un patrimonio importantissimo che racchiude e protegge la ricchezza naturale e culturale del mondo. Questi luoghi fanno sognare e ispirano molti a viaggiare per andare a scoprirli e ammirarli di persona. C’è chi fa liste per vederne il più possibile e li annota con cura nei propri diari d’esplorazione. La stessa definizione ufficiale di Patrimonio UNESCO è ricca di magia: “Un bene del Patrimonio Mondiale è un prodotto dell’uomo o della natura che possiede un eccezionale valore universale (Outstanding Universal Value) per l’intera umanità, indipendentemente dall’appartenenza politica del luogo in cui si trova”.
Alla lista di quelli esistenti ne sono stati aggiunti altri 24 tra cui la Via Appia a Roma, i Moidams in India (l’ultima dimora dei reali della dinastia Ahom), il sito archeologico di Gedi in Kenya e il Castello di Schwerin in Germania.
Nuovo Patrimonio UNESCO in Italia
Tra i nuovi arrivati nella lista dei Patrimoni UNESCO italiani (con questo arriviamo a 60 siti) c’è la Via Appia a Roma. La Via Appia rappresenta una testimonianza eccezionale come modello per la viabilità dell’epoca, espressione della ricca tradizione culturale e svolta importante per la diffusione della civiltà urbana e per l’unificazione di tutte le genti del mondo romano. Un simbolo di storia, arte e cultura che, dopo questo riconoscimento, porterà a una maggiore valorizzazione di tutti i territori e dei comuni attraversati dalla Regina Viarum.
I nuovi siti UNESCO riconosciuti in Europa
Se siete in procinto di organizzare una vacanza in Europa, fate un salto in Germania dove il Castello di Schwerin ha ottenuto il riconoscimento come nuovo Patrimonio UNESCO. Sembra un castello uscito dalle favole, circondato dall’acqua e immerso in una tranquilla area verde. Sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale senza subire danni, è stato protagonista del film “Kingsman – Il cerchio d’oro” con Colin Firth e Julianne Moore e oggi viene impiegato come centro di formazione per insegnanti di scuola materna, come museo e come sede del Parlamento statale.
La Romania, invece, si aggiudica ben due riconoscimenti: l’Ensemble scultoreo di Constantin Brâncuși a Târgu Jiu e la Dacia – ultima frontiera della Romanità. La Scozia vede riconosciuto il paesaggio selvaggio del Flow Country e la Bosnia ed Erzegovina la Grotta di Vjetrenica, considerata un tesoro di biodiversità.
L’elenco completo dei nuovi 24 siti UNESCO
Questo l’elenco completo dei nuovi siti riconosciuti dall’UNESCO a fine luglio a New Delhi, in India.
- Beijing Central Axis, Cina
- Ensemble scultoreo di Constantin Brâncuși a Târgu Jiu, Romania
- Parco nazionale del lago Kenozero, Russia
- Dacia – ultima frontiera della Romanità, Romania
- Ecbatana, Iran
- Nelson Mandela Legacy sites, Sudafrica
- Melka Kunture e Balchit, Etiopia
- Moidams, India
- Phu Phrabat Bat Historical Park, Thailandia
- La corte reale di Tiébélé, Burkina Faso
- Sado Island Gold Mines, Giappone
- Il monastero di Saint Hilarion / Tell Umm Amer, Palestina
- Il castello di Schwerin, Germania
- Parco nazionale di Niah, Malesia
- L’area archeologica di Al-Faw, Arabia Saudita
- Pleistocene Occupation Sites, Sudafrica
- La città storica e il sito archeologico di Gedi, Kenya
- Umm Al-Jimāl, Giordania
- Via Appia, Italia
- Il deserto di Badain Jaran, Cina
- Il parco nazionale Lençóis Maranhenses, Brasile
- The Flow Country, UK
- La grotta Vjetrenica, Bosnia ed Erzegovina
- Te Henua Enata – The Marquesas Islands, Francia