Con l’avvicinarsi dell’estate, molte splendide località di villeggiatura si trovano ad affrontare nuovamente le conseguenze negative dell’overtourism. Tra queste c’è anche l’isola di Maiorca, una delle perle delle Baleari, amata soprattutto dai più giovani: l’amministrazione ha deciso di adottare così una particolare iniziativa che trae spunto da una campagna social diffusa lo scorso anno. Scopriamo di che cosa si tratta.
Maiorca e il problema dell’overtourism
L’overtourism è un problema che affligge tantissime splendide destinazioni in tutto il mondo, con conseguenze spesso nefaste: lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, l’aumento dei rifiuti, l’impossibilità di godersi l’esperienza di viaggio e, per i residenti, un gran numero di disagi nella vita quotidiana. Insomma, non sorprende che ormai da qualche anno si cerchi di combattere il fenomeno, anche a costo di perdere qualche turista. È il caso di Venezia, che nel 2024 ha introdotto il ticket d’ingresso per contingentare il numero dei visitatori.
All’estero, iniziative che hanno suscitato molto scalpore sono quelle adottate da Amsterdam, che ha deciso di non costruire più hotel per limitare gli arrivi, e da Ibiza, che – da capitale della movida – ha vietato in alcune località la vendita di alcolici nelle ore notturne. Anche Maiorca, un’altra delle meravigliose isole delle Baleari, ha introdotto una nuova misura che potrebbe finalmente aiutare a combattere l’overtourism, con gran vantaggio per i visitatori e per gli abitanti. Tutto nasce da una campagna social che, lo scorso anno, ha riscosso parecchio successo online.
L’iniziativa anti-turismo di massa
“Non taggare questa spiaggia”: ecco il nuovo mantra che si sta diffondendo sempre più rapidamente a Maiorca. Nell’estate 2023, questo slogan ideato da un’agenzia di comunicazione locale aveva fatto il giro del web ed era stato condiviso da moltissime persone, con l’obiettivo di spingere i visitatori a non taggare le località più esclusive dell’isola, per evitare che venissero prese di mira dalla folla. Quest’anno, l’amministrazione di Maiorca ha chiesto all’agenzia di fare un passo in avanti. E così lo slogan è stato stampato su centinaia di adesivi distribuiti ai residenti e ai commercianti.
Questi adesivi possono essere attaccati ovunque, invitando i turisti a non condividere online foto e indicazioni precise sul loro viaggio. L’obiettivo è sempre lo stesso: proteggere almeno quelle calette più nascoste e sconosciute ai più, così da preservare la loro bellezza incontaminata, a disposizione dei pochi che riescono a raggiungerle. “L’idea è nata dal successo della campagna online. La gente ci chiedeva qualcosa di tangibile, in modo che potesse raggiungere più persone anche al di là degli schermi” – ha spiegato Virginia Moll, direttrice dell’agenzia, in un’intervista al quotidiano Ultima Hora.
“Il sovraffollamento colpisce innanzitutto noi residenti, rendendo il soggiorno più costoso e peggiorando la nostra qualità della vita, ma a risentirne sono anche i turisti. Per questo motivo la nostra campagna cerca di coinvolgerli nella ricerca di soluzioni per risolvere questo problema” – ha concluso la Moll. Insomma, un’iniziativa decisamente originale, che porta la lotta contro l’overtourism ad un livello superiore: quello dei social network, dove in effetti si gioca in un ambito particolarmente favorevole ai più giovani, i veri destinatari di questa campagna.
Le proteste a Maiorca
Il problema dell’overtourism è sentito moltissimo dai cittadini, che hanno deciso di organizzare una manifestazione di protesta proprio nel bel mezzo della stagione turistica. “È il momento di dire basta. Vogliamo misure concrete per limitare e diminuire il numero di turisti in arrivo e migliorare il benessere della popolazione locale” – ha affermato la portavoce Pere Joan Feminia. Secondo quanto dichiarato dagli organizzatori della protesta, l’incremento dei visitatori ha provocato numerose conseguenze negative, tra cui il calo dei salari e l’aumento del prezzo delle abitazioni.